Capitolo 6

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Era assurdo: la stanza era lucente e brillante, c'era musica e tutti a quel tavolo indossavano i loro vestiti migliori. Eppure tutto trasudava odio ed infelicità. Ti si insinuava addosso come una muffa che non potevi togliere.

Il vestito fece buona impressione, un frufru di voci e di occhi che si giravano nella sua direzione. Certo, forse era stata solo la vibrazione da la principessa è arrivata, ma Emma era certa che fosse il vestito: risaltava, chiamava tutta l'attenzione a sé. Snow andò da lei, le mani tese ed un sorriso sul volto. Quella era la faccia da la merda sta per colpire il ventilatore di Snow. Oh cavolo!

"Cos'è questo vestito?"

"Oh, giusto una cosetta che ho trovato in giro..."

"Di' a Regina che la ucciderò per questo."

"Calmati, Snow. Proviamo a farne un divertente sport."

James scivolò accanto a Snow.

"Andiamo signore, facciamo iniziare questo spettacolo. Sei stupefacente, bambina mia."

"Bambina mia?" Emma sarebbe sempre stata a disagio con le dimostrazioni d'affetto. Specialmente con quelle dirette a lei.

James prese il braccio di Snow nel suo e le carezzò la mano. Le sussurrò qualcosa nell'orecchio che Emma non sentì (e la maggior parte delle cose che sussurravano, comunque, avrebbe preferito non sentirle, grazie ma no grazie.)

Regina camminava leggermente dietro di lei ed Emma si voltò. "Andiamo."

"Cammina avanti, Principessa. È così che va."

Forse, ma si sentiva un po' sola e la tendenza era di cercare conforto dietro di sé. E per questo i suoi piedi si aggrovigliarono nel vestito e lei per poco non si piantò di faccia nel pavimento di marmo – se non fosse stato per Regina, che la fermò con un po' di magia. "Grazie..."

"Ti ringrazio. Per favore ricordatene."

"Sì, sì, Non camminare, scivola."

"Concentrati."

"Scivolare, scivolare... Guarda come scivolo."

Se solo avesse potuto vedere il sorriso che Regina non era riuscita a fermare.

Emma prese un profondo respiro. Certo. Concentrazione, Scivolosità, Garbo, Eleganza. Ok. Poteva farlo. Chip e Ciop stavano scivolando per conto loro. Sembrava che fossero entrambi su di lei. Ognuno prese un braccio ed assieme la separarono da Regina.

"Cugina Emma, apparite positivamente... affascinante."

Emma si concentrò. Disse ti ringrazio anziché grazie e sorrise anziché mutilare gli incredibili coglioni che ghignavano.

"Potrei avere l'enorme piacere di scortarvi al tavolo delle libagioni?"

È possibile vomitare nella propria bocca. Ma Snow la stava studiando da oltre la sala dove la famiglia ed il consiglio si scambiavano convenevoli e mazzate e lei decise di impegnarsi al massimo su questa cosa. Strinse il braccio attorno a quello di Alvin ed inclinò la testa. Aveva visto Regina farlo, quindi sembrava appropriato.

"Sarebbe un mio enorme piacere."

SQ~SQ~SQ~SQ~SQ~SQ~SQ~SQ

Decise che era capace di fare tutto correttamente. Era un impeto di confidenza e lei non aveva alcuna idea da dove provenisse ma era benvenuto. Lasciò che Alfred le tirasse fuori la sedia anziché farlo da sola ed ignorò il servitore invece di salutarlo con la solita familiarità quando versò il vino. Che comunque non era intenzionata a bere nonostante la sua precedente predizione di diventare perlomeno brilla per essere capace di sopportare la serata. Regina aveva ragione: non poteva intorpidire i propri sensi in mezzo ai serpenti.

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