Il riflesso di Emma fu quello di afferrare il corpo di Regina che le cadeva tra le braccia. Cadde di peso sul pavimento, con Regina in una stretta. Grugnì all'impatto. Gli occhi di Regina erano spalancati, lo shock dell'attacco assoluto nella loro oscurità.
"Congratulazioni, Regina. Questa è la cosa più stupida che abbia mai visto. Mai." Cercò di sollevare Regina perlomeno fino ad una posizione seduta, ma il corpo della donna era rigido e non collaborava.
"'Gina?"
Puoi sentirmi?
Non c'è niente che non vada con le mie orecchie.
Niente che non vada. L'avevano già fatto.
"Non riesco solo... a respirare..."
"Già, ok, ci siederemo qui finché non riprendi fiato, ok?"
"'chei"
"Puoi crederci? Questa è come la madre di tutte le suocere..." Emma scostò i capelli di Regina dal suo viso, il vecchio corpo di Bertha che lentamente tornava quello di Regina. "Così tanto per dare la sua vita per la mia, eh?"
La simpatia che sembrava aleggiare nella stanza per la vecchia donna che aveva dato la propria vita per la principessa declinò e scomparve quando la faccia contorta di Regina rimase tra i detriti di Bertha.
"È sempre un azzardo affidarsi ad un principe." Regina tentò di sorridere.
"Me lo ricorderò la prossima volta."
"Non c'è. Emma. Niente prossima volta." Gli occhi spalancati di Regina si chiusero. È solo un incantesimo, pensò Emma. Solo un piccino, piccolo incantesimo.
"Vorrei poterti aiutare."
"Lo stai facendo." La sua voce era stanca ed i suoi occhi non si riaprirono. "Solo non lasciarmi, ok? Tutti mi lasciano."
"Non lo farò."
(Ci sono così tanti modi di dire ti amo.)
SQ~SQ~SQ~SQ~SQ~SQ~SQ~SQ
Il pugnale fu fuori dalle pieghe del suo vestito e puntata alla gola di Rowena prima che Snow potesse perfino pensare chiaramente. Non era Emma. Non era Emma. Ma sarebbe potuta esserlo. Sarebbe potuta essere così facilmente lei se Regina non si fosse buttata sul percorso di quell'incantesimo.
Sentì i nani muoversi come pezzi degli scacchi, ognuno da un membro della famiglia, ognuno con un pugnale sguainato, ma il senso di sicurezza che sarebbe dovuto arrivare con ciò si annullò col panico nel suo petto quando la faccia di Bertha si sciolse in quella di Regina. Il suo cuore si fermò quando il vestito simile ad acqua di Emma perse tutta la magia e divenne semplicemente lo stesso vestito di mussolina celeste che aveva commissionato per lei.
Regina aveva perso il controllo della propria magia, gli occhi chiusi, nessun respiro.
Il pugnale premette dimenticato sulla gola di Rowena, un sottile rivolo di sangue che iniziava a scendere sulla pelle bianca. La vedova Lucas prese il pugnale in mano e carezzò la schiena di Snow dolcemente, facendo sì che lei lasciasse l'elsa, lasciando Rowena alla sua guardia.
Non era Emma. Era solo l'unica donna che avesse mai avuto come madre. Quella che l'aveva formata in ogni modo possibile. Snow era abbastanza ignara delle lacrime che versò quell'orribile sera.
SQ~SQ~SQ~SQ~SQ~SQ~SQ~SQ
Emma si svegliò con un sussulto, ancora seduta sulla stessa sedia crudele su cui era seduta dall'ultima eternità o due.

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Educating Emma
FanfictionEmma ha delle difficoltà ad adattarsi alla corte: dice sempre le cose sbagliate, ha i modi di fare di una plebea ed una famiglia che desidera il trono di Snow la vuole eliminare. C'è una sola persona capace di insegnare ad Emma cosa le serve per sop...