8:34 pm
Non successe nulla, lo giuro. Però mi sembrava strano, imbarazzante più che altro, stare in una stanza sola con il ragazzo della mia nuova migliore amica. Okay, era molto carino, ma non avrei mai fatto nulla con lui. Nulla di nulla. Da una parte ero ancora la bambina che guardava ogni sera i film della Disney solo per avere delle immagini felici come le si ha durante l'infanzia, non sapevo quasi nulla sui temi dell'adolescenza, pensavo a divertirmi e ad avere amici, non mi interessava più di tanto avere una relazione o provare a tradire qualcuno. Proprio una delle sere prima di partire per Hollisland avevo smontato e rimontato una casetta dei LEGO e mi ero messa a giocare con i personaggi, facendo finta che fossero reali. Non potevo pensare a cose da grandi dopo che era successa questa cosa.
Nonostante la convinzione con cui pensai ciò, iniziai un discorso con Jason, o almeno, lui lo iniziò con me. Mi chiese quale fosse il mio libro preferito. Non sapevo cosa rispondergli dato che ne ho molti, così gliene ho elencati alcuni. Li aveva letti quasi tutti e da lì è nato un discorso sulla nostra vita che durò fino all'arrivo di Lucy.8:42 pm
-Cosa ci hai portato di bello, splendore?- chiese Jason alla sua ragazza.
-Pizza, sushi e giochi da tavolo.- rispose lei sorridendo. Poi mi sussurrò nell'orecchio: -tua madre mi ha detto che ti piace guardare la TV prima di andare a dormire così ho portato anche un film, forse due.
-Grazie!- sorrisi. Forse, dopo tanti anni, avevo trovato una vera amica, una che sa cosa ti piace, che realizza nei modi più assurdi i desideri più profondi del tuo cuore che solo lei sa, una che ti aiuta nei tuoi momenti difficile, che se la chiami arriva in due minuti. Forse, dopo tanto tempo avevo ritrovato la strada della felicità, qualcuno stava riuscendo piano piano a farmi evadere dal mio mondo personale, imboscato tra le foreste più oscure, stava riuscendo a farmi tornare a vivere come ognuno meriterebbe. Ma sapevo che i momenti tristi e le situazioni del tipo "non vorrei che succedesse" capiteranno lo stesso. Però non mi importava, volevo vivere, e ci stavo riuscendo.
Guardammo un film e poi giocammo a un gioco stranissimo, mangiammo pizza, sushi, caramelle e cioccolatini. Ballammo e cantammo a ritmo di musica (non troppo alta, eravamo in un ospedale dopotutto). Chiamai Mark, e dei bambini, ma mi disse di no. Voleva riposare. Però io non mi arresi, non mi arresi perché ci tenevo a chiarire con lui. Andai in camera sua e lasciai Lucy e Jason con delle ragazzine e dei ragazzini piccoli che volevano giocare. Appena varcai la soglia della sua porta lo trovai da solo a guardare la TV.
-Mark? Possiamo parlare?- dissi. Lui non rispose, io la presi come un "si" ed entrai del tutto fino a sedermi su una sedia vicino al suo letto. -Devo dirti una cosa.
-Cosa vuoi Ashley?
-Io, beh, non ho capito come mai te ne sei andato dalla mia camera per andare in bagno e non se più tornato. Solo questo. Io e Jackson...
-È proprio questo il problema. Tu e Jackson.- non capivo, cosa intendeva? -Prima mi baci, balli con me, dici di odiare Jackson; poi lo baci, vi abbracciate e lui si dichiara?! Ma che fai, mi prendi in giro?! Sai benissimo che provo qualcosa per te, dal momento in cui ti ho vista. Ho pensato "carina quella ragazza ,secondo me non è come le altre", ma mi sbagliavo. Sono disposto a perdonarti, sono una brava persona in fondo, ma ti prego, tu mi devi dire cosa vuoi Ashley.
-I...io...- non sapevo cosa dire. Dopotutto aveva ragione, l'avevo baciato e poi avevo baciato Jackson. Però poteva almeno avvisarci che se ne stava andando. Mi ero preoccupata così tanto per lui!
-Dai Ashley, non è difficile. Devi solo scegliere, chi vuoi nella tua vita, me o Jackson?
-Okay, non so che cosa tu possa pensare, ma non puoi aspettarti una risposta così, su due piedi. Dammi tempo. Non so nemmeno io cosa voglio. Non è che perché ho baciato Jackson non devo più essere tua amica o qualcosa di più e non è che perché ho baciato te non devo più vedere Jackson ed essergli amica o qualcosa di più. Io ti voglio bene, e dopo quella sera, alla festa, mi sono affezionata a te, abbiamo parlato e tutto. Però non voglio che ti arrabbi per certe cose che si possono risolvere anche solo parlando, è stato un malinteso con Jackson, magari è stato solo un bacio di amicizia, non è durato niente, davvero... Adesso, dovrei tornare in stanza, Lucy e Jason mi aspetteranno. Spero che tra noi sia tutto chiarito, anche perché non voglio perdere i miei primi amici qui a Fort Pierce. Ci vediamo in giro Mark.
-Ci vediamo Ashley.- lasciai la stanza di Mark e tornai nella mia, dove trovai Lucy che beveva qualcosa che sembrava altamente buono e alcolico. Le avevano fatto portare alcol in un ospedale? Mi aggiunsi alla folla (formata da due persona, con me tre...) e chiesi se potevo bere anche io dato che non bevevo nulla a parte acqua e succo d'arancia lì in ospedale.
-Ma certo amica mia!- Lucy mi passò un bicchiere con un whisky abbastanza forte, lo sentivo dal profumo. Però il sapore era buono. Dopo due bicchieri e mezzo di Bourbon stavo morendo dal ridere. Non riuscivo ad urlare per via dei farmaci che mi avevano dato prima dell'arrivo di Lucy, ma sparavo cavolate enormi, o almeno così mi disse Jason. Non ricordavo nulla il mattino dopo, ma era normale. La mia amica mi raccontò anche che avevo accennato qualcosa su Jackson. L'avrò fatto davvero?
-Cosa ho detto?- le chiesi il mattino dopo. Avevamo dormito lì tutti e tre, sul pavimento, nonostante ci fosse un letto molto grande a nostra disposizione.
-Qualcosa su un bacio, ma nulla di vero ovviamente.- Lucy sorrise e lo feci anche io, ma in cuor mio sapevo che dovevo dirle la verità, e l'avrei fatto, solo... aspettavo il momento giusto.
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THE WAY YOU LOVE ME - #Wattys2016
Novela JuvenilDopo un incidente d'auto che le ha portato via suo fratello, Ashley decide di trasferirsi a Fort Pierce, Florida, e cambiare vita. Ma non sarà così facile. Riuscirà a sopportare tanto peso sulle spalle o si lascerà andare al primo problema? Perdona...