CAPITOLO 7

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Mi sveglio alle 9.00. Mi fa male il collo, devo essermi addormentata sulla scrivania. Il panico mi assale. È se fosse stato solo un sogno? Per fortuna mi tranquillizzo quando vedo la foto di Sara sul computer. Allora non ho sognato, era tutto reale!!! Inizio a saltellare per la stanza come una bambina che ha ricevuto a Natale il regalo tanto atteso! Mia mamma entra in camera, forse preoccupata perché mi sono messa a ridere come una pazza per la gioia!
<<Erika!>> mi grida <<FAI SILENZIO! Ricky dorme ancora! Perché ridevi in quel modo?>>.
<<Niente mamma, niente!>> inizio a gironzolare per la stanza, mettendo in ordine qualche maglietta fuori posto e i calzini sparsi sul pavimento <<Ho ricevuto una mail da Sara che dice che tornerà presto e che le manco!>>.
<<E c'era bisogno di reagire in quel modo? Dai scendi, ho bisogno di una mano per pulire in soggiorno>>.
<<Arrivo subito!>> rispondo. Appena mamma esce, io ricomincio a saltare, stavolta facendo attenzione a non fare rumore. Anche se ho dormito solo quattro ore, mi sento più viva che mai! Vado in cucina, bevo un bicchiere di latte e poi aiuto mamma con le pulizie. Senza che me ne renda conto abbiamo già finito ed è ora di pranzo.
<<Mamma cucino io, tu occupati di Ricky>> dico, guardando il mio fratellino, che nel frattempo si è svegliato.
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<Ok>> annuisce, guardando mi in modo strano. Decido di prepare la pasta con il pesto e per secondo insalata, cotoletta e patate al forno, tutto con il sorriso sulla mia faccia. Quando ci mettiamo a tavola, mia madre si stupisce:<<Come mai tanta voglia di fare le cose oggi?>>.
<<Beh...volevo darti una mano, tutto qui>>.
<<Se lo dici tu. Erika sei sicura che non devi dirmi nulla? Sei...strana negli ultimi tempi>>.
<<Ma no, mamma. Cosa mai dovrei dirti? Sto benissimo, mi sto solo godendo le vacanze!>>.
Aiuto a pulire la cucina e poi mi sistemo per andare a correre. Prima arrivo in spiaggia, prima vedo Spartan! Esco di casa come un razzo e vado dritta al mare. Corro più veloce che mai, ma quando raggiungo la spiaggia non c'è nessuno...neanche lui. Gli occhi si riempiono di lacrime e mi rannicchio vicino allo scoglio. Gocce fresche solcano le mie guance. Non è vero...ditemi che è uno scherzo vi prego... non ho immaginato tutto, lo so. Io ho visto davvero quel cavallo...non può essere vero... Mi avvicino allo solito scoglio e mi accoccolo lì, sotto la luce del sole pomeridiano...in attesa che i miei pensieri scivolino via, così come spero lo faccia anche la tristezza che ha preso il sopravvento dentro di me...
Quando decido di tornare a casa è ormai sera tardi. Mi alzo e mi avvio verso la strada, ma un rumore attira la mia attenzione.

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