CAPITOLO 9

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Mi ritrovo di nuovo in spiaggia. Inizio subito a preoccuparmi però. Spartan non c'è. Mi guardo intorno, alla sua ricerca...niente. Sembra scomparso. Ok, questo sogno non mi piace per niente, perché so che è un sogno. Dei nitriti disperati mi giungono all'orecchio, accompagnati da urla umane. Mi dirigo verso quella direzione, gridando a mia volta il nome di Spartan a squarciagola. Quando vedo ciò che sta accadendo dietro uno scoglio, il mio cuore perde un battito. Tre piccoli uomini, somiglianti quasi a degli Elfi, stanno cercando di portare via Spartan.
<<NOOO!!!>> urlo loro, ma è come se non mi sentissero. Ad un certo punto, uno dei tre uomini tira fuori un lungo coltello.
<<Se non vuoi salire con le buone, allora te lo farò fare con le cattive>> dice, poi infilza il coltello in una delle zampe di Spartan.
<<NOOOO!!! CHI SIETE E COSA VOLETE DA LUI??? LASCIATELO STARE!>> urlo ancora, ormai in lacrime. Solo allora mi accorgo di ciò che c'è sullo scoglio. È un'astronave. Un UFO, per la precisione.
<<NOOOOO!!! SPARTAN! SPARTAN NON MI LASCIARE TI PREGO!!! COSA VOLETE DA LUI?!?!? LASCIATELO STARE! LASCIATECI IN PACE!!! SPARTAN, NO!!!>> urlo, urlo ancora...ma non mi sente nessuno. L' UFO parte, senza lasciarmi il tempo di salutare, almeno per l'ultima volta, il mio amico... cado sulla sabbia. Mi manca il fiato, e non smetto di singhiozzare... Chi erano quei tipi? E perché hanno portato via Spartan? Non ci credo...avevo finalmente trovato un cavallo, che era sbucato così, dal nulla, regalandomi momenti stupendi... Poi mi ricordo...È un sogno. È solo un sogno! Provo in ogni modo ad aprire gli occhi ed uscire da questo incubo, tirandomi pizzicotti sulle  braccia, e alla fine ci riesco. Mi alzo di botto a sedere sul letto. Sono in un mare di sudore, e il mio volto è bagnato dalle lacrime. Perché? Perché ho sognato tutto questo. Guardo la sveglia, che segna le 3.00 di notte. Capisco che non riuscirò più a prendere sonno, così vado in cucina a prendere un bicchiere d'acqua e accendo la TV per distrarmi. Le immagini continuano a frullarmi in mente, mi passano davanti agli occhi e la testa comincia a farmi male. Mi sembra di impazzire!!! Torno in camera e prendo un quaderno pulito dalla mensola. Ho deciso di iniziare a tenere un diario. Comincio a scrivere.
"Caro Diario,
È notte, ma io non riesco a dormire. Ho fatto un incubo e ho paura che possa avverarsi, come l'altro sogno che ho fatto... Vorrei tornare in spiaggia da Spartan, ora. Ma non posso. Se mia mamma mi scoprisse non mi farebbe più uscire di casa. Perché? Perché sto facendo questi strani sogni? Cosa vuol dire?... Vorrei tanto scoprirlo...".
Nascondo il quaderno sotto il materasso e poi ritorno a letto. Ma gli occhi non si chiudono. Sono spalancati verso il soffitto. Non vedono il muro però, rivedono solo il coltello nella zampa di Spartan, i suoi nitriti di sofferenza. E i suoi occhi. Erano vuoti. Non erano i soliti occhi neri, dove posso vedere l'infinito. No. Erano diversi, come spenti...
Finalmente riesco a riprendere sonno, ma è un sonno agitato, molto agitato.
Mi risveglio alle 6.00. La testa è pesantissima, e mi sembra di aver dormito appena 5 minuti. Quando un ricordo si fa strada dentro di me, accompagnato dalla paura.

~nota autrice~
Ciao a tutti ragazzi! Allora innanzitutto volevo ringraziarvi per tutte le stelline e dirvi che quando ho visto più di 150 visualizzazioni sono saltata e volevo offrire addirittura una pizza a due persone che mi hanno sostenuto! Lo so non sono tante, ma per me sono un traguardo. Poi...non so voi, ma io ho scritto questo capitolo con le lacrime agli occhi e ci tenevo davvero tanto a pubblicarlo perché, specialmente per la prima parte, ci ho lavorato quasi due giorni interi. E niente, credo di aver detto tutto. Grazie ancora a tutti quelli che stanno leggendo la mia prima storia!!!

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