CAPITOLO 8

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Mi giro, ma non vedo nessuno. Era come se qualcuno avesse sbattuto qualcosa sugli scogli. Forse è colpa della stanchezza, che mi ha fatto immaginare tutto.
Poi però...
Un sorriso si fa strada sul mio volto... Eccolo! Poco lontano da me, esce da dietro uno scoglio e fa per entrare in acqua.
<<Spartan!>> lo chiamo. Spartan si volta, non so se perché riconosce il suo nome o perché ha sentito la mia voce. Si alza sulle zampe posteriori e lancia un forte nitrito. È ancora più bello che nei miei sogni!!! Spartan ritorna con le zampe a terra e mi corre incontro. Si inchina, di nuovo. Perché lo fa? Allungo una mano, così da poterlo accarezzare, ma lui è più veloce di me. Infatti strofina il muso sulla mia maglietta, e io passo una mano sulla sua guancia. Poi salgo sulla fronte, e lo accarezzo anche lì. Inizio a correre, per vedere se mi segue. Quando mi giro lui è ancora lì, che mi guarda con occhi divertiti.
<<Spartan! Vieni qui!>>. Lentamente si avvicina. Quando è di fianco a me, mi mordicchia i capelli, e stavolta è lui a correre, nitrendo! Vuole che lo segua! Non me lo faccio ripetere due volte! Quando riesco finalmente a raggiungere la sua groppa, corro nella direzione opposta e lui mi viene dietro! È una cosa fantastica. Mi sembra di essere in un film, con la luna riflessa sul mare come sfondo! Ora so che è tutto vero. So che sto finalmente realizzando il mio sogno. Continuo a correre con Spartan, finché non suonano le campane di mezzanotte. È arrivata l'ora di andare. Do' un bacio sulla guancia di Spartan e lo abbraccio forte, poi mi avvio verso casa. Mi scende una lacrima quando vedo che lui mi sta ancora seguendo sulla sabbia. Abbiamo già legato tanto? Per me è già il mio migliore amico, ma per lui? So che i cavalli hanno bisogno di un po' per legare davvero con qualcuno.
<<Spartan, tu devi restare qui>> gli dico dolcemente. Lui sembra capire e nitrisce, poi ritorna indietro verso il mare, nascondendosi di nuovo dietro lo scoglio dal quale era uscito.
<<A presto, amico mio>> sussurro, ma le mie parole si perdono nel vento.

Torno di corsa a casa e quando entro c'è mia madre seduta al tavolo ad aspettarmi.
<<Ciao mamma, come mai non sei a letto?>>.
<<Potrei farti la stessa domanda sai?>> risponde, arrabbiata <<Si può sapere dove vai e perché torni così tardi?>>.
Caspita è davvero infuriata. Ma non posso confessarle di Spartan. Mi chiuderebbe nel sottoscala come il povero Harry Potter.
<<Sai che sono in spiaggia. Rimango lì fino a tardi perché la luna a quest'ora è molto più bella>> è una mezza verità. È vero che sono in spiaggia, però sulla luna ho mentito.
<<Non puoi semplicemente vederla dal terrazzo?>>.
<<No!!!>> mi affretto a rispondere, forse con troppa enfasi, quindi ripeto con più calma <<No. Perché... Il riflesso sul mare crea uno spettacolo unico. Per favore mamma, non vietarmi anche l'unico momento di pace che ho. Ho bisogno di stare per un po' da sola a pensare, e al mare, di notte...con la luna...beh mi riesce meglio. Per di più sto tranquilla. Per favore.>> la prego.
<<Eh va bene. Ma ad una condizione: da domani, la mattina penserai solo ai compiti, dato che con la scusa di giocare con Ricky ne stai facendo pochi. Siamo intesi?>>.
Mi lancio ad abbracciarla <<Grazie mille mamma!!! Si, ok farò tutto quello che vuoi!>>.
Salgo in camera saltellando per la gioia e, dopo essermi lavata, mi metto a letto. Ma la mia mente non vuole ancora dormire. Non ci credo, sono riuscita a convincere mia madre! Il che è un'impresa praticamente impossibile dato che vuole sempre aver ragione! Datemi una coppa ahahahahahaha. Quando mi rendo conto che i miei occhi non ce la fanno proprio più, li chiudo. Morfeo mi accoglie tra le sue braccia, ma non avrei mai potuto immaginare che la notte avrei avuto una bruttissima sorpresa.

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