<<Dimmi Erika, come intenderesti sconfiggerli?>>domanda la contessa, curiosa.
<<Non lo so ancora di preciso, e per questo volevo farmi consigliare da lei. Ma prima devo tornare sulla terra. Devo prendere una cosa...o meglio due. Sono sicura che potranno servirci>>.
<<Ma Erika, è pericoloso tornare ora nel tuo mondo. Ricordi che prima di arrivare qui c'erano gli Scrunch? Se torni ora, cattureranno Spartan. È per lui che sono venuti sulla terra>> si lascia sfuggire Maia, ma poi si copre subito la bocca con le mani.
<<Cosa hai detto? Perché vogliono Spartan? Maia dimmelo!>> sto quasi urlando.
La fatina si mette a piangere <<Non so nient'altro, ho sentito Alyscia parlare con un'altra fata prima di partire...ma poi si sono accorte di me e son dovuta andare via. Ti prego credimi...non so nient'altro>>
Guardo Spartan, e i suoi occhi incontrano i miei. Non posso perderlo, non riuscirei a sopportare la sua mancanza.
<<Ti credo. Allora, Spartan resterà qui, io andrò da sola>>. Ho deciso. Non posso mettere a rischio la vita del mio amico.
<<Erika>>dice la contessa <<Sei molto coraggiosa e buona. Ti prego, accetta un mio dono.>> Si alza e va a chiamare una delle guardie. Quando quest'ultima torna, ha in mano una longhina, alla quale è attaccato un baio.
<<Lui si chiama Piccadilli>> mi spiega Camilla <<Portalo con te, ti proteggerà. Non può essere catturato dagli Scrunch, dato che è protetto da un incantesimo che lo rende invisibile>>.
Mi avvicino al cavallo. È davvero bellissimo e i suoi occhi sono dolci e comprensivi.
Ringrazio la contessa e le prometto di ritornare al più presto per chiedere consigli e per riportarle il cavallo. Poi, una volta usciti dal castello, saltiamo il burrone e Maia mi aiuta a buttare a terra un albero con delle accette che ci hanno prestato alcuni boscaioli. Lo posizioniamo in modo da creare un ponte e facciamo passare Piccadilli. Galoppiamo fino a Flyworld e poi mi faccio accompagnare da Alyscia e Calypso fino al muro di alghe, dopo aver salutato Spartan. Verrà ospitato nel castello.
<<Allora Principessa, quando attraverserà questa barriera, il tempo sarà indietro di quindici minuti. Deve allontanarsi quanto più possibile dalla spiaggia, o la troveranno. Buona fortuna>> dice Alyscia dandomi le istruzioni.
<<Alyscia>> la fermo <<perché vogliono Spartan?>>
<<Devo andare. A presto Principessa>> risponde, poi corre via con la sua Calypso.
Mi abbasso sul collo di Piccadilli e lo abbraccio. Non voglio metterlo in pericolo, ma non ho avuto la possibilità di rifiutare il dono della contessa.
<<Ok, Piccadilli. Facciamolo!>> gli dico. Attraversiamo il muro. La luna splende in cielo. È tutto esattamente come l'ho lasciato. Mi riscuoto dai miei pensieri e sprono Piccadilli al galoppo. Le sue falcate sono più piccole di quelle di Spartan, quindi procediamo un po' più lenti. Arrivo nel giardino di casa mia e faccio entrare Piccadilli. Per fortuna le nostre porte sono grandi. Quando mi volto per fargli una carezza, mi accorgo che è diventato invisibile. Appena chiudo la porta alle mi e spalle suonano le campane di mezzanotte. Giusto in tempo. Marley mi viene in contro, e cerca di saltarmi di fianco, ma quando mi raggiunge sbatte contro qualcosa che non riesce a vedere. Piccadilli!!! Ahahah!!! Faccio salire lentamente le scale al cavallo, poi entriamo nella mia stanza. Lo porto vicino al mio letto e capisco che si è steso per terra quando sento la longhina tirare e un tonfo. Mi infilo sotto le coperte e provo a escogiatare un piano, ma la stanchezza è tanta e cado in un sonno profondo.***
Quando mi sveglio il sole è già alto e i suoi raggi invadono la stanza. Mi ricordo di Piccadilli e abbasso una mano per cercare di toccarlo, ma l'unica cosa che tocco è l'aria. Lo chiamo e lui fa un piccolo verso. Si rende per un attimo visibile, in modo che possa vedere dove si trova, poi ritorna trasparente. Sento dei passi sulle scale e decido di far finta di dormire. Mamma entra in camera e viene a scuotermi. Quando apro gli occhi, la sua faccia disgustata mi diverte e comincio a ridere.
<<Perché quella smorfia?>> le chiedo, divertita.
<<Cos'è questa puzza di cavallo?>>
<<Puzza di cavallo?>> cerco di rimanere impassibile. Spero non si sia accorta che sono diventata bianca come il muro.
<<Si c'è una puzza incredibile>> ripete, tappandosi il naso.
<<Ma cosa dici? Mamma, non sarai mica incinta?>>
<<Eh?! Che dici?!?!>> chiede, poi esce stizzita dalla camera. Rido divertita per il pericolo scampato. Sto per alzarmi dal letto, quando in camera si intrufola Ricky.
<<Erika, oggi andiamo al mare tutto il giorno!>> mi urla, stordendo per qualche secondo il mio timpano.
<<Divertitevi, io non vengo>>
<<Perché?>>
<<Non mi sento molto bene. Resterò a casa a leggere un pochino.>>mento. <<Puoi dirlo tu alla mamma, per favore?>>
Appena Ricky comunica alla mamma le mie parole, la sento salire le scale di corsa e sbatte la porta della camera mentre entra.
<<Erika, cos'hai?>> chiede agitata.
<<Solo un po' di mal di pancia. Non è niente, preferisco stare a riposo però>>
<<Come vuoi, ma appena ti senti male chiamami>>
<<Lo farò>> la rassicuro <<Mamma, a quale spiaggia andate?>>
<Volevamo andare in quel paesino vicino a casa degli zii. È un po' lontano da qui, e visto che stai male quasi quasi andiamo al solito lido, così...>>
<<No no no>>la interrompo <<Ricky ci rimarrà malissimo. E anche Marley vorrebbe fare un viaggietto un po' più lontano ogni tanto. Andate pure, io starò bene, ve lo prometto>>.
<<Sei sicura?>>. Annuisco. La mamma e Ricky escono dalla mia stanza e vanno a chiamare papà per dirgli che possono partire. Appena sento la porta di casa chiudersi e la macchina che si allontana, balzo giù dal letto e vado ad abbracciare Piccadilli, che nel frattempo è diventato visibile. Mi metto un paio di pantaloncini comodi e una maglietta con su scritto "Never give up". Sono le cose più comode e fresche che trovo nell'armadio. Poi scendo in cucina con Piccadilli e inizio a riempire uno zainetto con alcune cose da mangiare e qualcosa che credo potrà tornarmi utile: un coltellino, una corda e un altro paio di scarpe da ginnastica. Usciamo di casa e, aiutandomi con il gradino vicino alla soglia monto in groppa a Piccadilli. Ci dirigiamo verso la piazza velocemente. Tutte le persone mi guardano come un alieno. Non hanno mai visto una ragazza a cavallo. Si, certo che l'hanno vista, ma magari non per le strade del loro paese,non mentre monta a pelo poi. Arriviamo alla nostra destinazione, ma...la biblioteca è chiusa.
<<Erika sei proprio tu?>> domanda una voce a me familiare. È Carlotta. Era la mia migliore amica, alle elementari. Poi un giorno l'ho sentita che mi prendeva in giro con Elisa, la gallinella della scuola. Non ho più voluto sapere niente di lei, mi ha solo usata per avvicinarsi a Matt, un mio vecchio amico. Da quel giorno mi ha sempre odiato, e la cosa è reciproca. Ma ora non ho tempo di pensare al passato, l'unica cosa che conta è il futuro. Di Spartan, e di tutta Flyworld.
<<Ma come siamo carine su quel ronzino>> mi provoca. Ok, posso sopportare tutto, tranne che prendano in giro i cavalli.
<<Sempre meglio che andare in giro con delle galline>> le rispondo a tono. Lei mi guarda infuriata ma non risponde. <<Buona domenica, Erika>> dice, e va via. Sono soddisfatta. Probabilmente un tempo non avrei avuto il coraggio di risponderle, ma con Piccadilli accanto a me e Spartan nel cuore, mi sento invincibile. Dopo un po' rifletto sulle ultime parole che mi ha rivolto... è vero oggi è domenica! Ma io non posso aspettare. Sfioro Piccadilli e lui parte al trotto, poi al galoppo. Quando arriviamo a destinazione, scendo dalla sua groppa e vado a suonare il campanello di una delle case. La padrona di casa mi apre e appena mi vede resta stupita.
<<Erika, cosa ci fai qui? E di chi è quel cavallo?>>.
<<Bea, ho bisogno del tuo aiuto!>>~Nota autrice~
Ed eccovi un nuovo capitolo! Cosa succederà a Erika? E Spartan? Se la caverà da solo fino al ritorno della sua Principessa? Vedrete😏
Ragazzi state diventando davvero tanti a seguire la mia storia!!! Sono a 418 visualizzazioni, e vi volevo dire...GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!! È la prima storia che scrivo qui e sono molto contenta che stia piacendo. ❤❤❤ Un bacio a tutti e al prossimo capitolo!💜
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Spartan
ФэнтезиErika è una ragazza di 15 anni che vive in un piccolo paesino vicino al mare, con i suoi genitori, il fratellino Ricky e il loro cane, Marley. Da sempre innamorata dei cavalli, non ha mai pututo praticare equitazione per la paura della madre. Ma un...