Capitolo 11 - If this is what you want then fire at will

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Mikey si risvegliò con un cerchio alla testa. Sentiva il vibrare del suo cellulare provenire dal pavimento, dove aveva lanciato i jeans dopo esserseli tolti durante la notte dopo essersi addormentato completamente vestito.
Suo fratello si era proposto anche di restare lì con lui, ma Mikey aveva detto di voler stare da solo. Aprì gli occhi lentamente, infastidito.
Sua madre probabilmente era in cucina a preparare il pranzo, perché doveva aver dormito davvero fino a tardi, e stava facendo un casino insopportabile. Continuando a stare sdraiato si allungò verso i jeans, e quasi cascò a terra per prendere il cellulare dalla tasca.
Era ancora troppo stordito dagli alcolici mandati giù la sera precedente per ricordarsi appena sveglio di come erano andate le cose la sera precedente. Però si era svegliato con una strana sensazione di tristezza e solitudine e ben presto come di getto gli tornò in mente tutto quanto. O almeno, le parti più importanti: lui aveva baciato Alicia, o viceversa; Frank gli aveva tirato un pugno; Alex era venuta a saperlo - sia del pugno che del bacio e alla fine gli aveva detto di sparire da casa sua. E secondo Gerard non era nemmeno il caso di provare a parlarle né niente.
Così lo aveva portato a casa di Donna, dove Mikey aveva vomitato un altro pò, e alla fine si era addormentato coi vestiti addosso sul suo vecchio letto, quello che non vedeva da quando si era stabilizzato con Gerard a casa di Alex, da quando lei era stata in coma... Mikey sbuffò d'un tratto, come se si fosse risvegliato da un sogno. «Cazzo, sono un coglione...» borbottò strofinandosi gli occhi pesanti.
Il cellulare smise di squillare e Mikey guardò il display cercando di mettere a fuoco il nome che lampeggiava sullo schermo. La A maiuscola gli fece balzare il cuore. Però poi sforzò gli occhi e lesse Alicia, con una smorfia. Sono un idiota, Alex non richiamerà mai, si disse sospirando, sollevandosi dal letto.

Alex aveva dormito tra Gerard e Frank, e al suo risveglio aveva trovato i due intenti a trattarla da principessa. Gerard era andato a comprarle delle riviste e qualche fumetto, Frank le aveva preparato la colazione, e la casa era completamente ripulita ed ordinata, e non c'era alcun segno della festa della sera precedente.
Frank aveva preparato una colazione che avrebbe sfamato almeno la metà della popolazione del terzo mondo, ed Alex non aveva affatto voglia di mangiare. La prima cosa che le venne in mente quando aprì gli occhi fu Mikey. E il cuore nel petto le faceva ancora male.
«Frank, non è che ora oltre che single e sfigata devo diventare pure cicciona. Non ho fame, non rompere...» aveva detto sbuffando. Frank provò ad insistere inutilmente, e alla fine aveva lasciato perdere rassegnato.
Voleva solo rendersi utile e far capire ad Alex che lui e Gerard non avevano intenzione di abbandonarla, per nessun motivo al mondo.
Così se ne stavano seduti sul letto a guardare vecchi film in tv riempiendo gli attimi di silenzio con qualche chiacchierata ogni tanto.

Dopo aver bevuto due caffè ed aver fatto una doccia rinfrescante, Mikey si sentiva pronto ad affrontare Alex. Sentiva il bisogno di parlarle e chiederle scusa per essere stato un coglione e tutto il resto. Ok, forse non era del tutto pronto, perché c'erano domande alle quali nemmeno lui sapeva rispondere, e tutte includevano Alicia. Però aveva l'urgenza di vedere Alex, e sopratutto di dirle che voleva rimediare all'errore commesso e tante altre cose.
Si guardò allo specchio un'altra volta, poi si sistemò il cappuccio della felpa sulla testa perché fuori stava piovendo a dirotto, e prese il cellulare per chiamare Gerard ed avvertirlo che stava andando da loro per vederla.
Ma non appena tirò fuori il telefonino dalla tasca dei jeans, questo riprese a squillare come quella mattina. Era ancora Alicia. Mikey fece un respiro profondo. Non era certo di volerle parlare, ma sapeva di doverle dire che era meglio se smettevano di vedersi e sentirsi. Così dopo qualche secondo accettò la chiamata, mentre a passo svelto si dirigeva sotto la pioggia di Belleville verso casa di Alex.
«Pronto?»
Alicia fece una risatina prima di parlare, e a Mikey parve di avercela davanti «Ehi, finalmente! Che fine hai fatto?» domandò la ragazza subito dopo.
Mikey sospirò «Ehm... nessuna fine in particolare...» disse imbarazzato. Ok, se per lui era complicato stare con una ragazza, quanto lo era doverle dire di non essere interessato a lei?
«Vabbè. Questa sera usciamo? Io e la mia amica non sappiamo che fare e ce ne andremo da Belleville domani mattina, quindi stasera volevamo andare a fare un giro da qualche parte...» propose lei.
«Ehm... no, Alicia, ascolta... Non credo sia il caso di uscire insieme. O di sentirci al telefono. O qualsiasi altra cosa. Ok?» disse d'un fiato, arrossendo come se qualcuno lo stesse osservando.
Sentì Alicia ridacchiare dall'altro lato del telefono «Ieri sera sembravi molto più rilassato...».
«Ieri sera ho fatto un gran casino, ora devo proprio andare, ok?» sbuffò lui.
«Posso chiamarti più tardi? Ora sembra che ti girano le palle...» chiese lei come se niente fosse. A Mikey sembrava di parlare da solo.
«Alicia, dico davvero, è meglio evitare di sentirci e vederci, capito?» disse suonando quasi disperato. Aveva il fiato corto perché stava camminando a passo svelto per arrivare da Alex il prima possibile.
«Mikey, non essere stupido, ok? Lo sappiamo tutti che tu vuoi continuare a frequentarmi. Quindi dimmi solo a che ora vieni a prendermi all'albergo...» Mikey non disse nulla, così parlò di nuovo lei «Perfetto, decido io. Ti aspetto per le 20. Ci vediamo stasera. Non vedo l'ora!» disse convinta, poi riagganciò, senza lasciare a Mikey il tempo di opporsi.

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