Capitolo 20 - Would you carry me to the end?

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Nonostante non potesse dirglielo, Mikey era intensamente grato ad Alex perché senza saperlo, gli aveva fatto dimenticare di Alicia e del fatto che fosse incinta. Per un attimo gli era sembrato proprio di essere tornato a casa, così com'era quando l'aveva lasciata. La serata era densa di risate e racconti, chiacchiere ed altre risate, e non c'era davvero tempo per piangersi addosso o disperarsi, perché Alex sembrava entusiasta come una bambina a Disneyland, e quella sua energia era travolgente. Così sembrava proprio che tutto fosse normale, con lei che non la smetteva un attimo di parlare o di scherzare, e Gerard e Frank che si lanciavano occhiate dense di messaggi nascosti durante tutta la cena.
I due nuovi amici di Alex, poi, non erano male, secondo Mikey. Anzi, era lieto di sapere che Alex aveva trovato qualcuno con il quale passare il suo tempo a Belleville mentre lui non c'era.
Così mangiarono e bevvero e scherzarono per tutta la serata, tutti insieme. Fino a quando fu ora per Ian ed Ann di tornarsene a casa, anche se entrambi sarebbero rimasti volentieri ancora un pò.
Ann aveva bevuto abbastanza da sciogliersi un pò, quanto bastava per confessare a Mikey che era il suo idolo e che voleva imparare a suonare il basso come lui. Così se ne tornò a casa soddisfatta e contenta, guidata da Ian che era lievemente più lucido ma altrettanto allegro. Pensava a come quei ragazzi avessero ottenuto il successo così velocemente e così all'improvviso, e pensava che forse avrebbero potuto farcela anche loro. Così si disse che doveva lavorare duro con Alex, che aveva buone possibilità di migliorarsi a suonare. Ci voleva un pò di tempo e tanto allentamento, ma ce l'avrebbero fatta, ne era certo.

«Quei due tipi sono davvero forti, comunque!» sorrise Frank sbadigliando, mentre Gerard con una mano lo aiutava a tirarsi su dal divano.
Alex annuì. Era incredibilmente contenta, per varie cose. Per il fatto che fossero finalmente tornati, per il fatto che avessero fatto amicizia con Ian ed Ann, perché Mikey sembrava davvero felice di essere al suo fianco, e perché finalmente in quella casa era tornata la normalità, ed anche se sarebbe durata solo qualche giorno, lei voleva assaporarne ogni secondo.
«Ok, noi ce ne andiamo a letto!» esclamò Gerard sorridendo malizioso. Frank aveva bevuto un pò troppo, e per una volta i ruoli si erano invertiti ed era lui quello che doveva aiutare qualcunaltro a non inciampare sulle scale o roba simile. Era incredibilmente lucido e ne era fiero.
Così anche Alex propose a Mikey di salire in camera. Frank si voltò verso i due ridendo, aggrappandosi al corrimano delle scale «Ehi, voi due state attenti! Potreste rimanere incinti!» disse continuando a ridere, mentre Mikey lo guardò sgranando gli occhi e Gerard lo trascinò improvvisamente via.
E in meno di un secondo, Mikey tornò triste e pensieroso.
Era ovvio che Frank era decisamente andato per rendersi conto di ciò che aveva appena detto. E poi Mikey si disse che di certo non era colpa di Frank nè di nessun altro se ora Alicia era incinta e tutto il resto. Quindi non gli restava che sentirsi di nuovo uno schifo.
Seguì Alex in silenzio nella sua camera. Sul letto c'erano un mucchio di fogli scritti, e accanto al comodino la sua chitarra.
Mikey li guardò e provò ad afferrarne uno, ma Alex ci si fiondò sopra e li accartocciò tutti insieme prima che riuscisse anche solo a decifrare qualche parola.
«Oh, per carità, non leggere!» disse arrossendo, mentre formava una palla di carta con tutti quei fogli. Si avvicinò alla sua scrivania e li gettò nel cestino sotto di essa.
«Perché?» domandò Mikey curioso.
Alex scrollò le spalle «Ehm, sono... ho provato a scrivere qualcosa, sai, qualche testo, qualche nota da suonare con Ian ed Ann... ma ovviamente non sono brava come voi, e quella roba era davvero pessima. Suppongo che lascerò il compito di comporre a quei due...» spiegò con un sorriso imbarazzato sulle labbra.
Mikey sorrise anche lui, e sentì il bisogno di abbracciarla a sé.
Alex si lasciò stringere, poi ancora tra le sue braccia sollevò la testa per guardarlo negli occhi «Mi sei mancato davvero tantissimo...» sussurrò sollevandosi sulla punta dei piedi per arrivare a baciarlo.
Mikey sentì il cuore andargli in fiamme. Se faceva male a lui, non voleva nemmeno immaginare quanto male avrebbe fatto ad Alex. Eppure doveva dirglielo. Aveva imparato com'erano le conseguenze di segreti e bugie, e non gli erano piaciuti per niente.
E poi, come gli aveva detto Gerard quel giorno durante il tragitto verso casa di Alex, non era colpa di Mikey. Ok, era stato uno stupido, era stato davvero, davvero stupido, ad aver tradito Alex quella volta. Ma sul serio non poteva farci nulla se era così sfigato da essere proprio lui il caso dell'1% di possibilità di rottura di un preservativo. E non era nemmeno tanto allenato al riguardo da accorgersene in quel momento stesso. E poi Alex in fatto di sfortuna ne sapeva qualcosa, quindi sperava nella sua comprensione e nella sua clemenza.
Dio, no, se fosse stato al suo posto non avrebbe mai potuto essere comprensivo e clemente. Si trattava di una gravidanza. Di un bambino. Di un'altra donna. Di una storia che l'aveva fatta già star male abbastanza.
Si, sei proprio un coglione, si disse detestandosi.
Alex però aveva ripreso a baciarlo, e senza nemmeno rendersene conto si era ritrovato sopra di lei sul letto, con le mani sotto la sua maglietta, e subito la sua mente fu di nuovo libera da ogni preoccupazione. Quello non era proprio il momento giusto per pensarci. E le loro lingue si accarezzavano mentre i battiti del cuore accelleravano il ritmo, ed i respiri si facevano più affannati. Via la maglietta, via i pantaloni.
Mikey aveva la mente libera, ora.

The Ghost Of You - Le Confusioni Più Grandi Le Procura Il CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora