Capitolo 1

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Mi ero svegliata mezz'ora prima perchè ero agitada per il trasloco, così decisi di andarmi a fare un doccia.

Presi i vestiti ed entrai in bagno, aprii l'acqua per farla diventare calda, mi tolsi i vestiti e mi misi sotto il getto d'acqua. Mi rilassai molto e pensai che dopo tanto tempo ero riuscita a traslocare, o meglio stavo per traslocare. Questo trasloco aveva esaurito le mie energie e quella doccia me le stava restituendo tutte.

Uscita dalla doccia mi vestii, asciugai i capelli e andai a svegliare mi madre, avvisandola che il camion era arrivato ed iniziammo a caricare gli scatoloni.

Ah...giusto non mi sono ancora presentata io sono Italia, il nome è un po' strano, ma mia madre mi ha detto che è la sua nazione di origine e quindi mi ha chiamato così.
Sono castana tendente in po' al biondo, ho un fisico piuttosto snello e gli occhi verdi.

Ho 18 anni ed ho appena finito il liceo e mi sono trasferita a Villagemoon per un lavoro che mi hanno offerto.

Villagemoon é un piccolo paesino in Canada dove si narrano di storie di licantropi, come un specie di Transilvania, però per i lupi.

Sinceramente io non ci ho mai creduto, anche se in questi tempi si dice che i licantropi siano venuti allo scoperto, anche se io non ne ho mai visto uno.

Sono anche un po' goffa e abbastanza disordinata, ma una cosa che non sopporto é che qualcuno mi metta i piedi in testa.
Non pensate male, non sono super vanitosa con al centro del mondo me, solo voglio sentirmi alla pari con tutti e come io non metto i piedi in testa agli altri, loro non li devono mettere in testa a me.

E poi non soppotro le bugie, anche quelle fatte a fin di bene, perché comunque è mentire e io non sopporto essere presa in giro e chi mi illude.

Intanto avevamo finito di caricare tutto e decisi di salutare mia madre.

<<Allora fai buon viaggio, chiamami appena arrivi e se c'è qualche problema chiamami. Sicura che non vuoi che ti accompagni?>> mi domando con gli occhi lucidi.

<<Si mamma sono sicura non ti preoccupare. Ti chiamo appena arrivo.>> le diedi un bacio sulla fronte, presi il borsone e mi misi in macchina.

Guidai per un ora e avrei dovuto guidare per un altra ora e mezza per arrivare, così decisi di fermarmi per andare in bagno e comprare qualcosa per il viaggio.

*********

Finalmente ero arrivata, ho guidato per due ore e mezza e ora sono stanchissima. Porto solo pochi scatoloni dentro, solo quelli più importanti,.

Appena entrata una ragazza mi si fionda al collo, abbracciandomi.

Eh questa chi é?!?

<<Ah ciao scusa per l'improvviso assalto, io sono Emily la tu conquilina.>> Mi disse staccandosi da me e facendomi un gran sorriso.

Emily era veramente carina: aveva i capelli rossi lisci e gli occhi azzurri e una pelle molto chiara con poche lentigini. Gli occhi erano contornati da un paio di occhiali rossi.

<<Ah ciao io sono...>>
<<Lo so chi sei. Sei Italia, hai 18 anni compiuti il 10 agosto e sei venuta qui per un lavoro.>>

<<Scusa la domanda, ma sei una stalker?>>
<<Non non sono una stalker sono solo una persona che controlla chi si mette in casa.>>
<<Ah si ora ha un senso.>> detto questo scoppiammo a ridere.

Mi prese per un polso e mi portò in camera mia: era molto carina, aveva le pareti beige e un letto a due piazze con le coperte bordoux, una scrivano in legno con sopra una finestra da cui entrava molta luce, un comodino di lato al letto e un armadio a due ante per i me i vestiti.

<<Questa è la tua nuova camera, il c'è il bagno e domani portiamo sopra gli altri scatoloni.>>
<<Ok grazie mille. Io vado a dormire. Buonanotte.>>
<<Notte.>>

Mi andai a fare una doccia e mi rilassani molto. Chiamai mia madre per dirle che stavo bene, mi misi il pigiama e andai a dormire.

Questo è il primo capitolo e se vi interessa almeno un po' continuate a leggere.
Baci.Xiao.

P.S. Villagemoon è un paese inventato, perché non avevo idea di dove farla traslocare. Così ho inventato.

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