Capitolo 49

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Stavo camminando da ore nella foresta e presto avrei raggiunto la mia meta. La schiena mi iniziava a dolere e lo zaino pesava, ma non potevo fermarmi, avevo poco tempo prima di incontrarlo. Per fortuna grazie alla "nuova" me ero in grado di fare molti chilometri a piedi e avevo una resistenza maggiore di prima.
Sapevo perfettamente cosa fare e dovevo farlo al più presto, ma prima dovevo andare da lei.

Mi ritrovai davanti alla mia meta, non ci pensai due volte ed entrai. Era buio, ma ora potevo vedere e capire dove stessi andando, sia fisicamente sia mentalmente; avevo un obbiettivo e l'avrei portato a termine a costo di perdere tutto.
Anche questa volta l'indecisione si fece spazio in me e chiusi gli occhi per calmarmi. Presi un grande respiro, poi riaprii gli occhi ed iniziai a guardarmi intorno; questa volta ero sicura di cosa mi spettasse e di cosa volessi, pensai a Victor e non ebbi più dubbi.

Percorsi la mia strada senza fermarmi e evitando di pensare, non avevo voglia di lasciarla entrare nella mia mente, di nuovo. Non sapevo come si sarebbe comportata e se mi avrebbe dato il suo aiuto, ma dovevo almeno provare, era l'unica a cui mi potevo rivolgermi.

Arrivai alla fine della galleria ed una luce mi bruciò gli occhi, facendomi vedere nero per alcuni secondi. Quando riacquistai la capacità di vedere, vidi dell'erba tutt'intorno a me e al centro della stanza un'enorme collina, anch'essa verde. Sulla cima della collina si vedeva un l'ombra di figura, grazie alla luca che entrava da un buco sulla sommità della grotta.
Ma questa aveva proprio una fissa con le grotte bucate!!!

<<La porta bianca, questa vola. Interessante>> disse e si poggiò una mano sotto il mento.
<<Cheiili hai cambiato di nuovo casa>>
<<Già, Lisbona mia aveva annoiato e poi il mare non mi faceva dormire>>
<<Già immagino>> sussurrai.

<<Questa volta ti trovi nelle maestose grotte di Son Doong, Vietnam>>
<<Posto incantevole, Cheiili, ma non sono venuta qui per una tazza di caffè>>
<<Lo so, quindi cos'è che vuoi?>>
<<Ho bisogno di una mano>>
<<Questo lo so, altrimenti non saresti qui, ma la cosa che mi sfugge è il perché non mi hai ancora pagato?>>
<<Non sono qui per una tua profezia o per un tuo incantesimo, ma perché ho bisogno di un favore "umano", per così dire>> dissi e fece segno di avvicinarmi verso di lei sull'altura.

Mentre mi avvicinavo, potei effettivamente gustarmi la bellezza di quel porto e tutte le sfumature di verde. Arrivata in cima Cheiili mi prese la mano sinistra tra le sue. Le sue dita sottili erano fredde e pallide, ricordavano il ghiaccio che si sta per trasformare in neve.
<<In che senso un favore "umano"?>> disse e mi tirò a se.
Infilai la mano destra nella giacca e ne tirai fuori due lettere, entrambe per Victor.

<<Dovresti consegnare queste lettere a Victor>> dissi
<<Cosa ti fa credere che lo farei senza un pagamento?>>
<<Niente, infatti ho un'alta cosa da offrirti>> dissi e tirai fuori la giacca un libro e glielo diedi.
<<Che cos'è?>>

<<Victor, una volta, mi disse che le volve non possono avere sentimenti umani, per questo chiedono qualcosa quando devono fare un lavoro>>

<<Già la conosco la mia situazione, non ho bisogno anche di te che me lo ricordi>>
<<Lo so, per questo ho fatto questo. In questo libro sono racchiuse delle storie che illustrano i sentimenti umani, sono come i ricordi che tu prendi per provare qualcosa. In questo modo ogni volta che ti senti sola o hai voglia di un sentimento ti basta leggere una di queste storie>>
<<Le hai scritte tu?>>
<<Si, alcune sono prese dai miei di ricordi, altre sono un po' inventate, ma spero che possano renderti meno sola>> dissi e, non durò molto, ma potei intravedere i suoi occhi lucidi.

<<Cos'è che vuoi che consegni?>> chiesi e le allungai le due lettere
<<La prima gliela dovrai dare sette giorni prima della prossima luna di sangue>> dissi e gliela consegnai.
<<La seconda?>> chiese e fui un attimo titubante
<<La seconda gliela dovrai consegnare se qualcosa andrà storto. La luna di sangue sarà per davvero di sangue e se mi succedesse qualcosa vorrei che consegnassi questa a Victor, altrimenti la darai a me>> dissi e le diedi anche quest'ultima lettere.
Feci per andarmene, ma Cheiili mi tirò a se
<<Vedrai che questa lettera sarà inutile, o almeno spero>> disse e mi lasciò andare.
<<Grazie, Cheiili>> dissi e la salutai.

Non so perché mi avesse detto quelle cose, forse per confortarmi a modo suo, ma speravo solo che fossero vere. Forse aveva avuto una visione o una delle sue cose, potevo solo sperare.


Pov's Victor

Avevo appena finito di parlare con Luke delle ricerche di Mirko. Era passato un giorno da quando era scappato e da allora non mi ero mosso da questa dannata scrivania, tentando di sistemare tutto. Italia non si era presentata neanche una volta ed era strano. Di solito, anche se litigavamo, tornava sempre da me.Sapevo di essermi comportato come un bastardo e non avevo scuse. Sapevo, anche, che prima o poi avrei dovuto parlarle ed era anche per questo che avevo preferito restare qui, invece di andare da lei. Non avrei saputo cosa dirle.

Decisi, però, che quel silenzio doveva finire ed ora. Mi alzai dalla sedia e mi diressi verso la nostra camera, molto probabilmente era stata tutto il tempo là. Mi dispiaceva averle detto che non faceva parte della mia famiglia e tutte quelle alte cazzate, ma volevo proteggere il branco e lei. Di sicuro non mi avrebbe perdonato dall'oggi al domani, ma dovevo almeno tentare.
Conoscerla era stata la gioia più grande della mia vita e senza di lei io non sono niente.

Arrivato fuori alla porta, decido di bussare, so che non mi avrebbe risposto, ma averebbe saputo che stavo entrando. Aprendo la porta non trovai nessuno nella stanza, così mi diressi verso la porta del bagno, la aprii ma era vuota anch'essa.
Mi diressi fuori dal bagno e mi passai una mano sulla testa, quando vidi un foglio sul letto. Lo presi e riconobbi la scrittura di Italia.
<<Dio mio!?>> dissi, sperando che non le fosse successo niente.




Ciao a tutti, così si conclude questo capitolo. La lettera di Italia la pubblicherò domani in un capitolo da sola, così che possiate godervela al massimo (o almeno spero).
Spero che il capitolo vi piaccia.

Baci. Xiao.

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