Capitolo 2

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Mi svegliai nella mia nuova stanza entusiasta perché oggi avrei fatto il provino per entrare nell'accademia per modelle.

Mi piace fare la modella, ma non pensate male non sono una che si monta la testa, pensate che all'inizio non volevo neanche provarci. Mi ritenevo goffa e con un fisico non orribile ma neanche paragonabile a quello delle modelle.

Fu mia madre a convincermi e le sono davvero grata, perché grazie a questo ho acquisito un po' più di fiducia in me stessa in un periodo in qui la mia autostima si era andata a fare un lungo, lunghissimo viaggio il più possibile lontano da me.

Col passare del tempo però imparai ad aprirmi di fronte alla macchina fotografia così dopo un po' diventò molto naturale per me e mi iniziò anche a piacere.

Preparai il quaderno con gli scatti migliori e poi misi dei pantaloncini a vita alta e un maglietta a giro bianca corta, le vans nere e poi scesi a fare colazione.

<<Buongiorno.>> mi disse Emily con un sorriso.
<<Buongiorno anche a te.>> dissi e ricambia i il sorriso.
<<Oggi è il primo giorno e devi fare il provino?>>
<<Si si e sono molto preoccupata.>>
<<Non ti preoccupare andrà tutto bene e poi ci sarò io con te.>>
<<In che senso.>>
<<Nel senso che lavoro anche io lá.>>
<<Cosa?! Perché non me l'hai detto?>>
<<Ah non te l'ho detto? Va beh.>> le sorriso e andai a truccarsi.

Mi misi solo la matita, il mascara e un rossetto color pesca.

<<Andiamo?>> mi chiese Emily.
<<Si si.>>

*********

Eravamo arrivate e tra un po sarebbe toccato a me.
Emily se ne era dovuta andare perché aveva un servizio fotografico ed ora ero sola ad aspettare il mio turno.

Non era il rimo provino che facevo ma era comunque preoccupata.

<<Signorina White. Enti la signorina Italia White.>>

Ok toccava a me, dovevo stare calma, molto calma.
Ma che sto dicendo il mio ego interiore sta urlando a squarciagola.
E se non mi prendessero? E se non sono all'altezza?
Mamma mia quante domande avevo in testa.
Ma sai che ti dico, ma chissene fraga io farò del mio meglio. O la va o la spacca.
Pensato questo entrai.

La stanza era molto ampia: aveva delle pareti bianche, una passerella nera ed un tavolo dove c'erano i giudici e una poltrona bianca in pelle, dove mi accomodai.

<<Allora signorina White, sappiamo che ha partecipato a un ventina di sfilate e ha fatto una centinai di scatti. Tutti ben riusciti a quanto sappiamo.>> disse una signora sulla cinquantina con dei capelli neri e alcuni bianchi qua e lá. Era vestita in modo molto elegante ed anche la sua postura era impeccabile.

<<Si>> dissi con sicurezza, o almeno tentai.

<<Ci può far vedere la sua camminata?>> disse un signore, molto elegante anche lui e abbastanza affascinate. Aveva dei capelli neri e occhi verdi e poteva avere 38 anni se non di meno.

Annuii con il capo e andai verso la passerella ed iniziai a camminare.

Finito mi risedetti e mi fecero fare foto, video e molte altre domande.

*********

Finalmente era finito, ero uscita ed ad aspettarmi c'era Emily con un grande sorriso in faccia.

<<Allora come è andata?>>
<<Bene. Mi hanno fatto fare un mare di cose. Ma credo che sia andata bene. A te invece?>>
<<Ah niente di speciale, le solite cose. Comunque mi hanno detto che domani verso le 15:00 chiameranno chi e stato preso. Qundi fino ad allora incrociamo le dita.>>

Detto qusto ci avviammo al supermercato per fare un po' di spesa e tornammo a casa.

************
Il giorno seguente alle 15:00

Mamma mia sono in ansia, orami sono le tre eppure non mi hanno ancora chiamto.
Che non mi abbiano preso?

<<Dai ma stai calma che di sicuro ti hanno preso.>>
<<È facile da dire, mi sento tutto lo stomaco arrotolato.>>

<<Ma non far...>> la mia amica si interruppe quando sentiamo squillare il mio cellulare.

Mi fiondai a rispondere.

<<Buongio la signorina White?>>
<<Si sono io.>>
<<La chiamo dall'agenzia per modelle. La volevamo informare che l'abbiamo presa e che inizia mercoledì prossimo.>>

<<Grazie. Grazie infinite. A mercoledì>> detto qusto riattaccai.

Non ci potevo credere ci ero riuscita, ero entrata.
Non so neanche io ciò che provavo ero felice, ma allo stesso tempo preoccupata di non essere all'altezza, però la cosa importante è che mia avevano presa.

Fu Emily a svegliarmi dal mio stato di trans
<<Ehi che hanno detto?>>
<<Da mercoledì inizieremo a lavorare insieme. Mi hanno presa.>> e detto questo mi lanciai su di lei.
<<Che bello, sono così felice per te. Allora qui bisogna festeggiare tutti al centro commerciale a fare shopping!>>

*********
Al centro commerciale.

<<Ti piace questo o e meglio quest'altro. O forse l'altro?>>
<<Calmti li proviamo tutti e tre e poi decidi.>>
<<Ok.>>

Emily prese i vestiti e se li andò a provare. Mentre giravo tra gli scaffali, così un vestito. Mi tolse il fiato.

Era stpendo e perfetto, l'avrei messo in quell'istante.
Era turchese e corto, con uno scollo a cuore e un piccolo fiocco sotto di esso.
Era stupendo.
Non ci pensi due volte lo feci vedere alla mia amica e lo comprai, ci abbinai delle scarpe col tacco argentate.

Uscita dal negozio andi a sbattere contro qualcosa o meglio qualcuno.

<<Oh scusa scusa scusa...Non ti avevo vis...to>>.

Avevo alzato la testa e...oh.
Sono andata a sbattere contro un dio.

Non capii molto di quello che successe dopo, mi ricordo solo di Emily che mi diceva di andare, ma non l'ascoltai perché la sua voce era ovattata, ma sentii solo un cosa provenire dal ragazzo in cui mi ero imbattuta
<<Mia>>.

Ta da ecco il secondo capitolo é un po più lungo dell'altro ma non riuscivo a fermarmi.
Spero vi piaccia e vo chiedo di andare avanti e di non fermarci ai primi capitoli.
Grazie 😁✌.
Baci.Xiao.

P.S. Quello nella foto è il vestito che compra Italia.

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