Capitolo 45

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Erano passate due settimane dall'arrivo della lettera di mio "padre" Tom e la notiza datami da Mirko. Lui era ancora lì sotto, non avevo idea di come stesse e neanche mi interessava. Lui non era mio fratello e mai lo sarebbe stato, come Tom non sarebbe mai stato mio padre.
Chi sa perché tutti i maschi della mia famiglia avevano voglia di uccidermi??

Ora mi troavo nello studio di Victor con Luke, Jack e Dick.
Da quando Victor aveva saputo che Tom e gli Hunters mi stavano cercando non si era dato un attimo di tregua. Aveva raddoppiato i turni, i miei allenamenti in modo di essere pronta in caso di necessità e tentò di riallacciare i rapporti con i Darkfire.
Infatti proprio oggi ci sarebbe stato il primo inconto nel nostro territorio e speravo che andasse bene.

<<Allora vere capito tutto?>> chiese Victor quando aveva finito di dare le ultime indicazioni ai beta.
<<Certo Alpha, a dopo>> disse Jack e poi tutti e tre uscirono, lasciandoci da soli.
<<Che ore sono?>> mi chiese
<<Mancano ancora tre ore prima dell'arrivo di Alex, non ti preoccupare>> dissi per poi abbracciarlo.
<<Stai facendo un ottimo lavoro, grazie>> dissi e gli diedi un bacio sulla guancia.
<<Se non ci fossi tu piccola>>.
Resrammo ancora un po' in quella posizione e poi ci dividemmo.
Io andai a dare indicazioni a Didi per il pranzo con Alex e poi andai a sitemare le ultime cose, prima di prepararmi.
Victor sistemò gli ultimi documenti del branco e dell'azienda per poi raggiungermi.

Dopo aver deciso cosa mettere, aiutai Victor ad abbottonarsi la camica nera che gli stava da dio.
<<Allora com'è sto?>> mi chiese.
Indoassava la camicia nera da sopra dei jeans neri strappati sulle ginocchia
<<Né troppo sportivo né troppo elegante, perfetto>> dissi per poi lasciargli un bacio a fior di labbra.

<<Mi preparo e ti raggiungo dopo>> dissi
<<Si piccola, ma muoviti che tra mezz'ora staranno qua>>
<<Come mezz'ora e le altre due ore e mezza che fine hanno fatto!!>>
<<Sono volate>> disse per poi uscire dalla nosta camera.

Mi feci una doccia veloce, per poi infilarmi il tubino nero che avevo scelto. Era nero, ricoperto di pizzo, con le braccia lunghe anch'esse di pizzo e con uno scollo a cuore non molto profondo.
Mi infilati i tacchi neri e poi raggiunto Victor, ma non lo trovai in soggiorno.

<<Sono già arrivati, sono fuori>> mi sussurò Didi all'orecchio ed io la ringraziai per poi raggiungere quel deficente del mio fidanzato. Bene ora sarei sembrata una ritardataria.

Beh in fondo lo sei.

No, sono loro che sono arrivati troppo presto.

Mi diressi fuori e li trovai fuori la porta.
<<Guarda chi si rivede, la piccola Italia, che poi così piccola non lo è più>> disse per poi osservarmi un po' di più.
<<Piacere di rivederti alpha Alex>> dissi, trattenendo il mio istinto omicida.

《Mantieni la calma. É lui ad avere il coltello dalla parte del manico...》mi disse mentalmente Victor
《E lui lo sa》completai io.

Alex sapeva che avevamo bisogno di lui, altrimenti lui ora non sarebbe qui, visto l'odio tra i due branchi.
Il punto é che non sapeva perché e questa era la nostra unica carta da giocare.

<<Accomodiamoci nel mio ufficio>> disse Victor ed io mi affiancai a lui, infondo ero la sua Luna, gli affari del branco erano anche i miei.

Victor si sedette dietro la scrivania ed io ed Alex difronte a lui.
<<Come mai sono stato convocato nel territorio dei Moonblood, dal mio lontano parente>> disse ironicamente Alex
<<Ho avuto delle notizie molto importanti, che dovresti ascoltare>> iniziò Victor deciso
<<Sono venuto a conoscenza di un raduno di Hunters. Questo raduno ha come scopo quello di distruggere qualsiasi branco di licantropi presenti sulla faccia della terra>>
<<Beh il mio é uno dei branchi più forti, sono capace di respingere un attacco di Hunters. Quindi non capisco ancora cosa ci faccia qui>> disse.

Ma allora è proprio stupido?!?

A quanto pare si.

<<Alex asoltami, questo non sarà un semplice raduno. Verranno Hunters da ogni angolo del mondo Tom White ha intenzione di partire da qua per poi uccidere tutta la nostra razza. È una cosa più grande di due semlici Hunters, alrimenti non saresti qui.
Gli Hunters hanno intenzione di fare un genocidio della nostra intera razza; se ci dividiamo firmiamo la nostra morte ed estinzione>>
<<Capisco, quindi cosa avevi i menti?>>
<<Un'alleanza. Un'alleanza tra tutti i branchi confinanti...>>
<<Ma il mio territorio non confine solo con il tuo>> affermò Alex
<<Appunti, l'alleanza sarà estesa a tutti i branchi confinanti, non solo con il mio territorio, ma anche con tutti gli altri>>
<<Come funzionerebbe quest'alleanza?>>.

Bene, Alex sembrava interesssato.

<<Ogni volta che un branco verrà attaccato tutti gli altri correranno in aiuto di quest'ultimo>>
<<Come faccio a sapere che poi qualcuno non si tirerà indietro nel momento del bisogno>>

<<Nessun licantropo verrà lasciato da solo, saranno tempi duri per la nostra gente e tutti avranno bisogno di fiducia. Bisognerà fidarsi incodizionatamente degli alti branchi. Saremo come un unico grande branco.
Avremo qualcosa che gli Hunters non potranno mai avere o creare: un famiglia>> dissi io.
<<Per questo motivo l'alleanza si chiamerà "Alleanza familiare". I licantropi combatteranno e moriranno fianco a fianco. Non ci saranno più branchi diversi o faide interne, combattendo tutti per una giusta ed unica causa: la nostra vita. La vita della nosta gente e la salvezza della nostra terra>> conclusi.
<<Bene allora potete contare sul mio branco. Ma se glia altri non dovessero accettare? >>
<<Per quato parlerò con ogni alpha dei branchi vicini e a loro volta parleranno con i loro e così via, fino ad avere un unico grande confine, contenente tutti i branchi>> disse Victor.

Alex si alzò in piedi ed allungò una mando
<<Bene allora le guerre sono momentaneamente sospese, cugino>> disse e Victor strinse la mano di Alex.

Bene primo branco acquisito!!
Ora dobbiamo solo parlare con gli altri.

Passammo del tempo a rivedere i punti principali dell'Alleanza Familiare, che poi sarebbero stati rivisti a fine di tutte le unioni.
Dopo un po' Didi entrò dicendo che il pranzo era a tavola.
A tavola parlammo del più e del meno. Venni a conoscenza che Alex aveva conosciuto la sua mate e che ora lei era incinta. A quella affermazione Victor mi guardò e mi strinse un mano.
Sapevo che voleva dei figli, ma ora non era il momento adatto a causa delle milioni di cose che stavano succedendo.

Fattesi le tre Alex partì, con la promessa di ritornare presto per il primo consiglio dell'AF e di farci conoscere la sua mate e il bambino.
Rientrati a casa ed io e Victor adammo in camera a cambiarci.
<<Il più difficile è fatto>> disse Victor abbracciandomi da dietro.
<<Ero convinta ci avrebbe riso in faccia e se ne sarebbe andato>>
<<Forse prima lo avrebbe fatto, ma ora con la mate e il bimbo ci ha pensato due volte. Vuole proteggere la sua famiglia ed è normale. Scenderebbe anche a parti col diavolo>>
<<Allora menomale che siamo arrivati pima del diavolo>> dissi ed appoggiò il suo mento sulla mia spalla.

<<Oggi eri davvero belle con questo vestito>> disse accarezzandomi un fianco
<<Grazie, speravo ti piacesse>> dissi girandomi tra le sue braccia.
<<Beh allora hai fatto centro>> disse regalandomi un bellissimo e casto bacio sulle labbra.

<<Volglio un tuo abbraccio>> dissi facendogli gli occhi dolci
<<Vieni qui piccola peste>> disse per poi abbracciarmi.
Un giorno o l'altro sarei sprofondata nelle sue braccia.
Non mi sarei più mossa e avrei così potuto sentire per sempre il suo odore su di me.
Per sempre.


Fine scuola. Fine impegni. Fine noia. Inizio estate. 😎
Le gioie della vita, a meno che non dobbiate fare l'esame di maturità 😢😢, mi dispiace.

Primo capitolo dell'estate. Spero sia di vostro gradimento.
Baci. Xiao.

I need my AlphaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora