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È tardi, sono le 8:05 e mi trovo nel bagno a lavarmi i denti.
Oggi è il primo giorno dell'ultimo anno di liceo e dire che sono agitata è dir poco «Victoria muoviti, io devo andare a lavoro» grida mia madre dal piano di sotto, la ignoro e corro a mettermi le scarpe e dopo essermi vista un'ultima volta allo specchio scendo giù.

La porta è aperta, mamma deve essere già uscita. Prendo il telefono, lo zaino e il mazzo di chiavi e dirigendomi verso l'ingresso dò un'occhiata veloce all'orologio, oh no, sono le 8:12: addio alla piccola possibilità di arrivare in anticipo e addio alla mia "buona impressione" con i professori.


Chiudo la porta alle mie spalle e vado verso la vecchia macchina di mia madre che in questo momento sembra un diavolo «Ti sembra il momento di uscire, sono le otto e un quarto,Victoria è il tuo primo giorno» mi rimprovera mentre mette in moto, salgo e chiudo lo sportello poi rispondo «Scusami, è solo che sono un po' agitata» a queste parole lei cede e mi rassicura per tutto il tempo.

Per fortuna la scuola non è tanto lontana da casa mia e in pochi minuti arriviamo. Le dò un bacio sulla guancia e vado verso l'entrata, sblocco il cellulare per vedere l'ora e menomale sono solo le 8:17: cinque minuti di ritardo.

Prima che riesca a mettere il telefono in tasca qualcuno mi viene addosso facendomi cadere all'indietro.Appena alzo lo sguardo due ragazzi che prima ridevano mi fissano. Uno di loro mi porge una mano, ha i capelli neri e un po' di barba sul volto,mentre mi aiuta ad alzarmi dice «Perdonami...»«...Victoria, mi chiamo Victoria» mi presento e lui sorridendo ripete il mio nome «Victoria...io sono Nick e lui è il mio migliore amico» non riesce a finire la frase che l'altro parla «Shawn»«Giusto,allora Victoria in ritardo ?» mi chiede Nick, rispondo frettolosamente mentre mi metto a correre verso la mia aula «Si, ora devo andare, ciao» sorrido, lui scoppia a ridere mentre l'amico mi fissa solo.

Mi giro e torno a camminare. La prima ora è matematica, ieri mi sono messa a studiare gli orari delle lezioni,trovo subito l'aula. Busso e quando sento un 'avanti entro. Il professor Lorence, lo stesso dell'anno scorso,mi guarda e poi dice «Signorina Justice, non è orario di entrare a scuola ma siccome stavamo ancora facendo l'appello non metto nessuna annotazione, si vada a sedere» mi indica con la mano un posto libero e non so se è un caso oppure oggi sono propio fortunata la mia migliore amica Michelle è la mia compagna di banco, annuisco e vado.

Appena mi siedo lei mi sussurra «Ti ho tenuto il posto»,ah ecco, sorrido e dico «Grazie». La lezione passa velocemente perché il prof. ci ha solo spiegato che quest'anno è importante e bla bla bla.

Al suono della campanella della ricreazione mentre metto i libri nello zaino, Michelle mi chiede «Hey, come mai ritardo oggi?»«Agitazione»rispondo subito, mi guarda e poi scoppia a ridere «La solita» dice quando smette rispondo «Già e tu la solita sbadata», lei non capisce e poi le indico il libro a terra «oh» fa e scoppio a ridere anch'io.

Andiamo in mensa, appena entro un profumo di lasagne si insinua nelle mie narici e chiudo gli occhi per annusare ancora ma un odore di vaniglia mi blocca, apro gli occhi e vedo Nick e dietro di lui Shawn «Golosa di lasagne,Victoria?» mi chiede il primo «Vero» rispondo, lui mi sorride e sposta lo sduardo affianco a me «E tu sei Michelle» dice, la mia migliore amica rimane a bocca aperta,le do una gomitata per riprendersi perché in effetti Nick è propio un bel ragazzo «Come fai a sapere il mio nome?Non sei quello nuovo?» risponde dopo un po' «Quindi ho indovinato!» esclama lui e ci invita al suo tavolo, accettiamo e lo seguiamo.

Mentre mangio il mio pasto preferito mi sento osservata, e infatti quando alzo gli occhi Shawn e Nick mi fissano e sinceramente mi fanno paura, per fortuna Michelle ci chiede «Ricevute le lettere per l'università?»«Si, alla New York University» rispondiamo in coro io e i ragazzi, li guardo e poi chiedo «Davvero?»«A quanto pare andremo a scuola insieme» dice Shawn, la mia amica si avvicina a me e mi sussurra «Allora ce l'ha la voce»,annuisco e ineffetti ha ragione visto che fin'ora lui non ha parlato e confermo«Si ce l'ha» e per il resto del pranzo parliamo per conoscerci meglio.

Le successive lezioni sono state abbastanza veloci con la storia e il corso di canto. Dopo scuola piove e io devo tornare a casa a piedi, perfetto. Prima di incamminarmi qualcuno grida «Hey, mora» non sapendo di chi parla mi giro e vedo Nick venirmi incontro, oh allora sono io.

Appena è abbastanza vicino dice «Non è stata una bella idea chiamarti mora, si è girata mezza scuola»,rido e dopo un po' mi segue anche lui: ha propio una bella risata, quando mi riprendo gli faccio cenno di continuare «Ah si, ti volevo chiedere se ti posso accompagnare?», è imbarazzatissimo e io pure ma non posso rifiutare così rispondo «Va' bene» sorrido e lo fa anche lui, lo seguo e mi ritrovo davanti a una posh, sgrano gli occhi, questo quì è ricco sfondato «È...tua?» chiedo balbettando «Giá» risponde lui. Salgo sulla bellissima macchina, sto davanti, affianco a Nick e dietro sale anche Shawn.

Per tutto il tragitto si sente solo il rumore della radio, in poco tempo arrivo a casa e Nick dice «Scommetto che ho indovinato anche la via» sorrido e dico «Comincio a pensare che sei uno stalker» «Forse» risponde lui, rido e scendo. Li saluto con la mano.

Vado verso l'ingresso, tiro fuori le chiavi, apro ed entro.

*SpazioAutrice*

È la prima volta che scrivo una storia quindi se ci sono errori scusatemi

Erika•

Only Conquest-IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora