Capitolo 23

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Dopo qualche giorno, entra la Dottoressa Manning e dice ciò che  volevo sentirmi dire da una molto tempo: "Oggi ti dimettiamo" incomincia Nat, con tono sempre molto carino e gentile "ci sono al telefono i tuoi. Ora te li passo" conclude la Dottoressa, dandomi un telefono e uscendo dalla stanza.

Come mai i miei telefonano e non me lo dicono in faccia fra qualche minuto, quando verranno a prendermi? È qualcosa di così urgente?
Poi capisco: è la vigilia di Natale e i miei sono andati da mia nonna a Indianapolis, quindi sono sola.

"Ehi tesoro! Come va?" domanda mia mamma, con voce molto rilassata e felice. Non la sento così da molto tempo.

"Bene dai. Come state voi? Bella Indianapolis?" domando io, un po' triste.

"Qui non è niente male! Quando starai meglio potrai andarci con Sean, che la nonna vuole conoscerlo"

Che bello. Stavo così bene, ma lei deve sempre rovinare tutto.

"Certo" dico io, con tono ironico che mia mamma non capisce.

"Ho chiamato la Caserma e la Sergente Platt manderà qualcuno a prenderti e a stare con te" dice con tono molto rassicirato.

"Grazie mamma" ringrazio mia mamma, sentendo sullo sfondo mia sorella che ride come una pazza con papà.

"Ora ti lascio che dobbiamo andare a fare la spesa per il pranzo di domani. Ti ho lasciato il regalo sotto l'albero. Buona giornata" dice mia mamma, chiudendo il telefono.

Che bello. Esco dall'ospedale e la mia famiglia non è qui. Passerò il Natale sola come un cane. Il mio sogno (tutto in tono ironico).

"Ciao Valerie. La Platt mi ha mandato a prenderti" entra Adam con April, che prende il telefono e mi toglie tutti i tubi che sono collegati a me.

"Grazie Adam" dico, alzandomi dal lettino e prendendo i miei vestiti.
Inizio a spogliarmi, ma Adam è ancora fermo lì.

"Scusami" dico, facendo un piccolo colpo di tosse.

"An già. Scusami. Ora esco" dice Adam molto imbarazzato e uscendo dalla stanza, tutto rosso.

Dopo cinque minuti esco dalla stanza con il mio borsone e vado al bancone, ma sento una persona che mi mette la mano sulla spalla, una mano femminile.

"Ehi Val! Antonio mi ha detto che ti è successo. Mi dispiace molto. Come stai ora?" mi domanda Gabby, con un sorriso smagliante.

"Bene, grazie. È stato un brutto periodo e adesso mi sto riprendendo. Come sta Antonio?" domando io, preoccupata che si sia fatto tanto male durante la rissa con Sean.

"Con un occhio nero ma bene" risponde la sorella di Antonio.

"Ora devo andare. A Capodanno organizziamo al Molly's una festa con la mia Caserma, con il MED e con la tua. Ti va di venire?" mi domanda Gabby, ma io non so che cosa rispondere.

"Non lo so. Devo vedere come sto" dico io, mentre Adam viene verso di me.

"Stai tranquilla. Fammelo sapere tramite mio fratello. Ci sentiamo" mi dice lei, andando verso Matt e Herrmann.
Lei e Matt sono una coppia bellissima e molto affiatata. Perché io non posso avere una relazione come la loro?

"Certo" dico io, andando verso il bancone dove c'è Maggie ad aspettarmi.

"Firma questa carta e sei libera. Buon Natale" mi dice, con un bel sorriso e guardandomi in un modo strano, penso ancora per l'altra volta.

"Grazie di tutto. Buon Natale anche a voi" dico, sorridente.

"Agente Hopkins aspetti! Se le va di parlare di quello che le è successo e come lo sta affrontando, mi chiami e fissiamo un appuntamento. Buon Natale" mi dice il DottorCharles, sorridente e da dandomi il suo biglietto da visita.

"Certo. Mi farò sentire dopo le feste" dico io, ricambiando il sorriso.

Vado verso la porta di uscita ed esco dall'ospedale.

Finalmente sono libera.

C'è però una cosa a cui non ho pensato in un primo momento: si ritorna alla realtà è dovrò approntare i miei problemi.

CHICAGO || #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora