Capitolo 28

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"Buona sera signor Hopkins" dice Antonio, il sorriso più luminoso che abbia mai visto.

Lui non mi nota subito, perché sono nascosta in un angolo, visto che sono in accappatoio e non mi va che mi veda così.

Corro in camera alla ricerca di un vestito non stupendo, ma quantomeno presentabile e che non mi faccia sembrare una delle protagoniste di Casalinghe Disperate!

Mi viene all'occhio un vestito giallo pastello con le maniche lunghe con il pizzo e in vita un nastro bianco.
Non mi entusiasma molto ma è solo una cena no? Che cosa potrà mai essere se no?

Mi metto un paio di ballerine bianche e mi dirigo come un razzo verso il bagno. Finalmente mia sorella è uscita dalla doccia. Sento la sua voce fino a qui!

Entro e vedo di rendermi presentabile anche di viso.
Metto un po' di eueliner e mascara e sto decisamente meglio.

Mi dirigo verso il salotto e tutti mi stanno fissando, come se avessero visto un angelo.

Sento un "Wow" sussurrato da Antonio e mi dirigo verso di lui.

"Stai benissimo" mi dice, facendomi fare un giro su me stessa e dandomi un tenero bacio sulle labbra.

Ogni volta che mi da un bacio, vedo I fuochi d'artificio, vedo le stelle.

"Anche tu noi sei niente male" dico, avvicinandomi a lui ma, accorgendomi che tutta la mia famiglia ci sta letteralmente fissando e mio padre ha una faccia non molto felice.

Ci sediamo e mia sorella incomincia a mettermi in imbarazzo, sedendosi sulle gambe di Antonio.

"Mi racconti come vi siete conosciuti?" domanda Annabeth, con un sorriso veramente grande, il più grande che abbia mai fatto.

"Certo. Io e Val ci siamo conosciuti un pub, il Molly's, che è gestito da mia sorella Gabriela, la sera della consegna dei distintivi. Mi ha colpito subito dai sui occhi, ma anche dal suo fare molto timido, si vedeva che non si sentiva a proprio agio in quel posto.
L'ho accompagnata a casa e le ho chiesto di venire a prendere un caffè" dice, guardandomi con quegli occhi con cui si guardano i miei genitori, uno sguardo innamorato.

"Ma che belli che siete! Non mi piaceva per niente il biondo che è venuto a cena settimane fa!" dice, abbracciando Antonio con tutte le sue forze.

Lui fa un bel sorriso, ma in realtà si sente un po' in imbarazzo.

Ma come che cosa dice! Si mette a parlare di Sean proprio quando c'è Antonio!?

Le lancio un'occhiataccia che lei capisce immediatamente.

"Ragazzi è pronto! Andate a tavola!" urla mia mamma dalla cucina.

"Vuole una mano signora Hopkins?" domanda Antonio, andando verso la cucina.

"Non ti preoccupare. Ora viene Val ad aiutarmi. Tu sei mio ospite" dice mia mamma, mentre io mi avvio verso la cucina.

"Perché mi guardi così?" dico a mia mamma, turbata dal suo sguardo che, sinceramente, non riesco a capire.

"Mi ricordate tanto me e tuo padre quando è venuto a casa mia, tutto qua" risponde mia madre, facendo un piccolo sorriso e dandomi i piatti da portare in tavola.

Appena metto piede in salotto, vedo mio padre e Antonio che parlano e sembrano amici da una vita. La cosa mi preoccupa.

"Di che parlate?" domando io, curiosa.

"Nulla. Di un vecchio caso di quando ero alla Narcotici" dice mio padre, riprendendo il discorso con Antonio.

Ci sediamo anche io e mia mamma e iniziamo a mangiare.

CHICAGO || #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora