Capitolo 2.

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Sento qualcosa che mi lecca la guancia, porto la testa sotto al cuscino e dò uno schiaffo a qualcosa, o qualcuno.
«Lasciami dormire.»
Mormoro ancora assonnata.
«Dai amore, alzati.»
Sorrido sentendo la sua voce, ma rimango nella stessa posizione.
«Va bene, non vuoi dei muffin al cioccolato vero?»
«Li voglio.»
«Allora alzati.»
«Portameli qui.»
«Li ho qui.»
Mi siedo al centro del letto e lo guardo.
«Dove sono i nostri muffin?»
«Chi ha detto che ho i muffin?»
Sbuffo e mi alzo andando in cucina.
«HARRY VOGLIO I MUFFIN.»
«Devo andarli a comprare?»
«Sì, ma nella panetteria tua. Anzi no andiamo insieme.»
Corro di sopra e indosso un vestitino a fiori, metto le converse e prendo una felpa di Harry, metto il cellulare nella tasca della felpa e scendo di sotto.
«Andiamooo.»
Lo spingo da dietro.
«Dai cammina.»
«Aspetta le chiavi della macchina.»
«Niente chiavi, andiamo a piedi.»
Prendo le chiavi di casa e il portafoglio.
«Posa questo coso.»
Mi strappa letteralmente il portafoglio dalle mani e mi prende per mano. Gliela stringo sorridendo e  gli bacio la guancia alzandomi sulle punte.
«Nanetta.»
«Sei tu troppo alto, gigante.»
Arriviamo alla panetteria e salutiamo tutti. C'è anche quella troia di Sophia che appena vede il MIO Harry fa un sorriso malizioso.
«Harry, tesoro!»
Urla abbracciandolo.
«Sophia.»
Risponde freddo e sono contenta di questo suo atteggiamento.
«Vedo che diventerai presto padre, o è solamente ingrassata?»
Mi lancia un'occhiataccia. Stringo la mano ad Harry arrabbiandomi.
«Io ed Harry abbiamo fatto l'amore e presto diventeremo genitori. Esatto.»
Lascio la mano di Harry avvicinandomi pericolosamente a Sophia.
«Fermati Scarl, fa male al bambino.»
Guardo Harry e mi tiro indietro.
«Cos'è non hai le palle per darmi uno schiaffo? Come farai la madre?»
«Harry andiamo.»
Mi stavo innervosendo, e troppo.
«I muffin...»
«Mi è passata la voglia.»
Esco frettolosamente dal negozio e mi scontro con Anne.
«Oddio scusami Anne, non ti avevo vista.»
«Ciao Scarlett.»
Mi bacia entrambe le guance.
«Come va con la gravidanza?»
«Bene, grazie.»
«Harry?»
«Sta prendendo dei muffin al cioccolato, vuoi venire a pranzo da noi?»
«In verità ho anche Gemma e Zayn a casa.»
«Fai venire anche loro, non ci sono problemi.»
Le sorrido e vedo Harry uscire dal negozio.
«Ciao mamma!»
La abbraccia e le bacia la guancia.
«Di cosa parlavate?»
«Di te che sei uno stupido e tua madre mi ha dato ragione.»
Scoppiamo a ridere io ed Anne ed Harry mette il broncio.
«Non sono stupido.»
«Va bene, piccolino.»
Mi alzo sulle punte passando una mano trai suoi ricci.
«Vado a comprare qualcosa per dopo.»
«No, Anne, non preoccuparti, ho tutto.»
«Allora prendo da bere.»
Sospiro rassegnata.
«Va bene, va bene. A dopo, allora.»
Ci baciamo le guance e Harry abbraccia nuovamente sua madre.
«Dopo quando?»
«Vengono lei, Gemma e Zayn per pranzo.»
Lo abbraccio e torniamo a casa.

*

Il pranzo con Anne va più che bene, Gemma e Zayn non sono riusciti a venire. Mi stendo sul divano facendo zapping tra i canali della tv. Harry è sotto la doccia ed io sto per addormentarmi.
«Scarl puoi venire un attimo in camera?»
Sento Harry urlare e vado da lui.
«Che succede?»
Sbadiglio e mi siedo sul letto.
«Posso portarti a cena?»
Si inginocchia alla mia altezza e mi prende le mani baciandole.
«Ora?»
Annuisce e vedo i suoi occhi illuminarsi.
«D'accordo.»
Sorrido e lo bacio dolcemente.
«Ma non ho nulla da mettere.»
Mi rattristo e mi stendo sul letto con le gambe a penzoloni.
«Ci ho pensato già.»
Mi mostra un vestito che arriva al ginocchio verde acqua con una fascia sotto al seno nero che, credo, metta in risalto la mia pancia.
«È quello che abbiamo visto la settimana scorsa!»
Mi alzo e lo abbraccio.
«Non dovevi Harry!»
Ride e mi prende in braccio.
«Lo vuoi mettere?»
Annuisco contenta e gli bacio diverse volte la guancia.
«Facciamo il bagno insieme?»
Mi domanda sedendosi sul letto e slacciando la felpa che indosso.
«Tutto questo tempo che hai fatto?»
Gli sbottono la camicia e gliela sfilo.
«Ho prenotato il tavolo per dopo e ho sistemato il bagno  solo per noi tre.»
Ridacchia e mi alza con un braccio sotto al sedere e mi sfila i pantaloni della tuta con la mano libera.
«Ho capito.»
Porto le mie mani fredde sul suo petto e inizio a baciargli il collo. Lo sento gemere al mio tocco e cerca di sbottonare il reggiseno.
«Non ci riesci ancora eh?»
Ridacchio e lo aiuto, riprendo il mio lavoro sul suo collo scendendo al suo ombelico, lo faccio stendere sotto di me e gli sfilo il jeans e i boxer. Risalgo alle sue labbra e lo bacio con passione passando le mani su tutto il suo corpo. Sento la sua erezione crescere sotto di me e le sue mani esplorare il mio corpo soffermandosi sulla pancia per sentire la bambina scalciare. Scendo a baciargli la mascella, il collo, il petto, poi risalgo e ripeto ancora e ancora. Mi sfila le mutandine e mi sposta sotto di lui.
«Fermati.»
Sussurro prendendogli le mani. Mi guarda perplesso.
«Andiamo nella vasca.»
Mi aggrappo a lui come un koala e andiamo nella vasca, mi fa sedere sul suo addome e mi fa stendere sul suo petto.
«Facciamolo dopo.»
Annuisco e lo stringo a me. Prendo del bagnoschiuma e lo passo sul suo petto. Fa la stessa cosa con me e mi bacia la guancia.

POV'S HARRY.

Era da troppo che non facevamo un bagno insieme. La faccio appoggiare di nuovo sul mio petto e le accarezzo la schiena facendola rilassare. Mi alzo delicatamente stando attento a non farle del male, le dò una mano ad alzarsi e le metto un'asciugamano attorno al suo piccolo corpo, ne metto un'altra più piccola attorno alla mia vita e la prendo in braccio portandola sul letto.
«Ci voleva un bel bagno dopo oggi.»
Annuisce e comincio a baciarle il collo, togliendole l'asciugamano e buttandola in un angolo della stanza, mi sfila quella che avevo e la lascia cadere sul pavimento.
«Dimmi se ti faccio male okay?»
Le prendo le mani e lei mi bacia, segno di approvazione. Entro in lei delicatamente è la sento gemere sotto di me. Le accarezzo il viso con una mano muovendomi piano in lei.
«Oh Harry.»
Porta le mani dietro la mia schiena graffiandola.
«Mi sei mancata tanto, piccola mia.»
Le mormoro all'orecchio, mordicchio il suo lobo e aumento la velocità delle spinte.
«A-anche tu Harry.»
Mi dice gemendo. Mi graffia un po' in più la schiena, segno che sta per venire. Aumento ancora la velocità e viene gridando il mio nome, vengo in lei subito dopo e la bacio dolcemente.

POV'S SCARLETT

Mi era mancato tantissimo, si stende vicino a me e mi giro verso di lui abbracciandolo. Subito mi addormento dimenticandomi completamente della cena.

Oh good, I'm pregnant. ||H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora