Capitolo 7.

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"Il parto non è ancora finito." Quelle parole mi rimbombano nella testa. Avremo tre bambini. Chiudo gli occhi e poi li riapro pensando che sia solo un sogno, invece no. Tutto reale. Guardo Harry e mi bacia la fronte.
«Ce la faremo, amore.»
Mi stringe la mano e me la bacia dolcemente. Annuisco alle sue parole. E riporto lo sguardo sull'ostetrica e la dottoressa. Non ho più contrazioni, non riesco a capire. L'ostetrica mi dice di spingere ma nulla, il bambino non collabora. Mi faccio prendere dall'ansia e comincio a piangere. È mio figlio devo farlo nascere. Continuo a spingere con tutte le mie forze. Nasce ma non piange. Ho paura. Un paura tremenda che non ce la possa fare. Dopo pochi minuti eccolo lì che piange. Il mio ometto. Me lo poggiano tra le braccia e noto le vene attorno agli occhietti, gli bacio la fronte e gli poggio una mano sulla piccola schiena. Harry gli prede la manina e mi bacia la fronte. Lo portano via e guardo la dottoressa che mi sorride.
«Sei stata bravissima, complimenti! Sono tutti bellissimi, auguri!»
Va via e viene l'ostetrica, che mi aiuta a salire su un altro lettino per portarmi in una stanza. Sono sola, fortunatamente, almeno non avrò persone che si lamentano al mio fianco. Harry si siede vicino a me e poggia la testa su una mia mano baciandola ripetutamente.
«Hai il cellulare?»
Annuisce e sfila il cellulare dalla tasca del jeans posteriore e me lo passa.
«Chiamo Lou, quando viene perché non andate a comprare un'altra culla?»
«Perché non mettiamo le bimbe insieme in una culla e l'ometto nell'altra?»
«Mi piace come idea.»
Gli sorrido e gli passo il telefono.
«Lo chiami tu? Ho bisogno di riposare, sono davvero stanca.»
«C'è bisogno di chiederlo?»
«Mi abbassi il letto?»
«Sì.»
Fa come gli ho detto e mi rilasso tenendo la sua mano che mi accarezza lentamente il palmo. Lo sento alzarsi ma le mie palpebre sono diventate troppo pesanti e non riesco ad aprirle.

*

Sento il pianto di un bambino e mi sveglio di scatto. Mi ritrovo Harry alle prese con il bimbo e sorrido alla scena.
«Buongiorno.»
«Mi sa che ha fame, si sta succhiando tutto il mio dito!»
Rido e allungo le mani per prenderlo. Mi poggia il piccolo sul petto e poi mi alza un po' il lettino.
«C'ho le tette che mi esplodo!»
Harry scoppia a ridere e mi bacia la fronte.
«Se vuoi le sgonfio io.»
«Cretino! Prendimi un bavetto invece di ridere.»
Mi passa un bavetto rosa dalla valigia che abbiamo preparato insieme e sorride.
«Non abbiamo messo solo quelli rosa, scemo!»
«Me ne ero dimenticato.»
«Dai fai veloce.»
Mi da uno dei bavetti arancioni e glielo faccio mettere. Appena caccio il seno mi capisce subito e si attacca completamente poggiandoci una manina su.
«Louis?»
«Ha detto che veniva con El tra una mezz'oretta.»
«Ma quanto ho dormito?»
«Neanche un'ora.»
Annuisco e alzo il piccolo per fargli fare il ruttino.
«I nomi quelli che abbiamo scelto per le bimbe?»
«Wynne e Muriel.»
«Va bene. Per il nostro ometto?»
«Ryan?»
«Non mi piace, che dici se lo chiamassimo...»
«Evan.»
Annuisce sorridendo.
«Ciao piccolo Evan!»
Gli passa una mano sulla testolina sorridendo.
«Lo posi tu?»
Annuisce e lo prende tenendolo stretto e lo poggia delicatamente nella culla.
«Porta i miei bimbi qui!»
Mette le tre culle vicino al mio letto e guardo i miei bambini sorridendo. Harry si siede vicino a me e mi ruba un bacio. Gli metto la mano sulla guancia approfondendo il bacio e poi la porto tra i suoi capelli.
«Ti amo tanto, Scarlett.»
«Anche io, Haz.»
«Dove sono le mie nipotine?»
Urla correndo vicino al mio letto.
«Lou non urlare!»
«Lui chi è?»
Indica il bimbo e poi mi guarda.
«Ciao El! Ciao piccolo Will!»
«Ciao tesoro!»
El mi bacia la guancia, prende  una sedia e si siede.
«Cagami Scarl.»
«Cosa Lou?»
«Perché sono tre?»
«Perché era nascosto e la dottoressa se ne è accorta durante il parto.»
Sorride e lo guarda.
«Gli hai messo il mio nome vero?»
«No Lou, mi spiace.»
Gli bacio la guancia e gli passo un mano tra i capelli spettinandoli.
«Papà voglio vedere bimbe!»
William allunga le manine verso il padre per essere preso in braccio.
«Sali qui Will.»
Gli indico il letto e sale, si siede in fondo al letto timidamente.
«El sfilagli le scarpe.»
«Ma no, glieli faccio vedere io.»
«Lou, El lasciateci un po' soli con Will.»
Guardo Harry e sussurro un 'Spingili fuori'. Fa come gli ho detto e si rimette a sedere vicino a me.
«Will togli le scarpe che ti faccio vedere i bimbi.»
Gli si illuminano gli occhi appena pronuncio quelle parole e si toglie le scarpe velocemente e gattona sul letto fino al mio fianco. Avvicino un po' le culle per far vedere i bimbi a Will che rimane incantato.
«Me ne dai uno, zia.»
«Will non si gioca! Sono bimbi veri come te.»
Scoppio a ridere insieme ad Harry e gli accarezzo i capelli.
«No per giocare! Come fratellino!»
Mette il broncio e noto la tanta somiglianza a Louis. E penso che anche i nostri figli assomiglieranno tanti ad Harry.
«Will! Lo vuoi un fratellino?»
«Zia ci da un bimbo?»
«No Will!»
Lou ed El cominciano a ridere e Will mette di nuovo il broncio.
«Perché ridete?»
Si lamenta e non posso far altro che ridere anche io per il labbruccio che ha messo.
«Will vieni da zio Harry che sono tutti cattivi qui!»
Harry apre le braccia e Will si butta su di lui.
«Allora?»
Guardo Lou ed El che sorridono.
«Maialini avrete un altro bimbo!»
«Seh guarda chi parla! Quella che ha avuto tre gemelli!»
«È stata una fatica partorire tre gemelli!»
«Zia ci sono ancora i bimbi nella pancia?»
Sale sul letto e tocca con un ditino la pancia.
«No Will, ora sono nella culla. Ma lo sai che mamma ha un bimbo nella pancia anche lei?»
«Siete cattive voi femmine!»
«Perché?»
«Perché mangiate i bimbi!»
«È tutto suo padre!»
Sospiro ridendo.
«Perché?!»
Domandano Harry ed El insieme.
«No Scarl, non farlo!»
«Mamma ha sempre detto che quando era incinta e lo disse a Lou, gli fece la stessa domanda che ha fatto ora Will.»
Ridono e fanno svegliare i bimbi. Mi metto seduta sul letto e prendo una delle due bimbe. Guardo Lou e gli indico la porta con lo sguardo. Mi guarda perplesso ed escono tutti fuori. Caccio il seno e la piccola comincia a ciucciare. Guardo Harry che gioca con gli altri due per non farli piangere. La piccola si sposta e le faccio fare il ruttino. La passa ad Harry che la posa e mi dà l'altra. Cambio seno e si attacca subito.
«Mi sa che il piccolo Evan ha fatto la cacchetta.»
«Dici?»
Annuisco e, dopo aver fatto fare il ruttino alla bambina, la passo ad Harry che la posa.
«Prendi Evan e odora il culetto.»
Ridacchio sistemando il seno, alzo lo sguardo e noto Harry che fa una faccia strana.
«Ha fatto cacca.»
«Portalo nel nido, con la culla.»
Fa come gli ho detto e dopo dieci minuti ritornano.
«Questo bimbo è tutto profumato.»
Ridacchia e lo mette vicino alle bimbe.
«Mi aiuti? Devo fare pipì.»
Arrossisco e abbasso lo sguardo.
«Viene qui.»
Mi da una mano ad andare in bagno e quando torniamo c'è Lou con Will che giocano con i bimbi.
«Lou hai fumato?»
«Sì, perché?»
«Non toccare i miei bimbi se puzzi di fumo!»
Lo allontano e odoro i bimbi per vedere se puzzano.
«Scusami, Scarl.»
Mi bacia la fronte e mi abbraccia, lo stringo e gli bacio la guancia.
«Hai sentito la mamma?»
«Ha detto che viene tra due giorni.»
Sorrido e guardo Harry.
«Perché non fai venire anche tua madre?»
Lo vedo maneggiare con il cellulare sorridendo.
«Sta venendo insieme a Gemma e Zayn.»
«Sta volta vengono o hanno da fare?»
Rispondo innervosita.
«Vengono.»
Mi bacia la fronte e mi abbraccia.
William si addormenta sul bordo del letto e Lou lo prende.
«Meglio che andiamo.»
Mi bacia la fronte e vanno via.

Spazio meeee:
Ci manco da un po' di giorni lo so, se fa schifo è perché l'ho scritto stanotte. Amatemi.

Xoxo Mary.

Oh good, I'm pregnant. ||H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora