Oh good, I'm pregnant. ||H.S.

Capitolo 5.

Guardo Harry allibita. Solamente un cazzo di scusami. Solo quello sà dire. Prendo le mie cose, indosso la canotta e vado da lui. Lo giro di scatto tirandolo per la spalla.
«Io torno a casa.»
Gli dico acida e mi incammino verso casa. Apro la porta di casa e lascio la borsa all'entrata. Salgo al piano di sopra, prendo l'intimo, una mia canotta e un pantaloncino e vado in bagno. Apro la doccia e la metto sul tiepido, fa troppo caldo per fare una doccia calda e l'acqua fredda potrebbe far del male ai bambini. Entro e mi sposto sotto il getto. Lascio che l'acqua mi accarezzi il corpo e mi rilasso. Prendo del sapone e massaggio la nuca pensando a quello che è successo in piscina. Sciacquo i miei capelli ed esco dalla doccia. Metto un'asciugamano attorno ai capelli e con un'altra mi asciugo. Indosso gli abiti che avevo preso prima e mi appoggio alla ringhiera del balcone della camera da letto. Guardo Harry aprire la porta di casa e mi stendo sulla piccola sedia sdraio che abbiamo fuori. Lascio che il poco vento caldo mi asciughi i capelli e mi lascio trasportare da quel momento di serenità chiudendo gli occhi.

POV'S HARRY

Resto sullo stipite della porta a guardare quella meraviglia della mia ragazza e mi avvicino senza fare rumore. Mi inginocchio vicino ari e bacio la mano.
«Scusami.»
Mormoro tra un bacio e l'altro sempre sulla mano. La guardo con la coda dell'occhio. Sembra impassibile.
«Non posso perdonarti con un semplice 'scusami'.»
Si alza e rientra andando fuori dalla camera, subito sento il phon acceso e capisco che è in bagno. Sospiro e scendo in cucina. Prendo il cellulare e chiamo Louis.
«Ha detto che non vuole perdonarmi.»
«Inventati qualcosa, non lo so... Potresti tipo prenotare una camera d'albergo da soli...»
«Penserebbe che sono un malato di sesso!»
«Portala a comprare qualcosa...»
«Ho avuto un'idea! Grazie per i tuoi consigli che non servono a un cazzo!»
«Prego eh!»
Lo sento sbuffare prima che attacchi il telefono. Sono un genio. Come ho fatto a non pensarci prima?! La sento scendere le scale e corro in bagno, faccio una doccia velocissima e indosso qualcosa preso a caso. Scendo di sotto e le bacio la guancia.
«Torno tra un po', se vuoi vai a dormire!»
Esco di casa correndo, tra due giorni sarebbe stato anche il suo compleanno. Mi avvio al negozio per bambini più vicino e prendo delle cose, una volta tornato nascondo tutto nel bagagliaio.

*

POV'S SCARLETT

Oggi è il mio compleanno e sono due giorni che non ho nessun contatto con Harry. Mi manca da morire. Sto aspettando che il caffè scenda, metto un cucchiaino di zucchero nella tazzina e spengo la macchinetta. Sento il campanello suonare, sono appena le otto di mattina, chi è a quest'ora che disturba? Apro la porta e guardo perplessa il corriere.
«Lei è la signorina Scarlett Tomlinson?»
Annuisco e mi indica un figlio da firmare. Firmo e lo guardo.
«Ha già pagato tutto il suo ragazzo.»
Va via lasciandomi spaesata con due pacchi enormi da portare in casa. Cerco di spostarli, ma nulla, sono troppo debole. Vado di sopra e sveglio Harry.
«Ci sono due pacchi alla porta... Sono grandi e non riesco a trascinarli... Li porti sopra?»
Sussurro quasi intimidita. Lui mi sorride e li porta con una facilità incredibile al piano di sopra, li mette entrambi in una della camera degli ospiti che abbiamo deciso per la bambina, ora bambini, e mi guarda soddisfatto.
«Io ritorno a dormire.»
Annuisco e fisso i pacchi, ne scarto uno e sorrido vedendo che è una culla, apro anche l'altro e... Wow... Due culle... Corro da Harry e mi siedo sulle sue gambe.
«Sei uno stronzo. Uno stupido. Un cretino. Uno scemo.»
Urlo puntandogli il dito sul petto.
«Ma ti amo. E non ce la faccio più a stare senza di te.»
Mi stendo su di lui e lo bacio con tanta foga. Due giorni senza baciarlo. Non ne potevo più.
«Montiamole per favore!»
Harry ride e mi stampa un altro bacio.
«Va bene.»
Sorride e si mette a sedere. Sorrido guardandolo e lo stritolo.
«Scusami, scusami scusami, scu...»
Al quarto 'scusami' mi blocca stampandomi un altro bacio. Mi prende in braccio e andiamo nella camera dei nostri bambini, mentre gli passo i pezzi della prima culla gli racconto di come è andata la telefonata con la ginecologa e che aveva scambiato la mia cartella con quella di un'altra paziente. Scoppia a ridere sentendo la versione della storia e monta l'ultimo pezzo. Sorride soddisfatto e lo guardo.
«Aiutami Haz!»
Mi prende dalle ascelle e mi mette su.
«Ecco perché hai un pancione che sembra esplodere.»
«Sembro una balena... Vero?»
Mi torna di nuovo il muso lungo e Harry mi abbraccia.
«Sai che ti ho cambiato il tuo nome in rubrica salvandoti con 'Balenottola'? E credo che ti chiamerò per sempre così.»
Mi bacia il naso e poi le labbra.
«È LA COSA PIÙ PATATOSA DEL MONDO!»
Sento una voce urlare da fuori la porta e mi giro di scatto guardando Louis.
«Uno cosa ci fai qui e due come sei entrato.»
«So dove avete le chiavi di riserva e volevo farti una sorpresina!»
Mi stringe teneramente e mi bacia la guancia.
«Questo è per te e questo è per i miei nipotini!»
Mi da due pacchetti e mi bacia la pancia.
«Ma Lou!»
«Zitta e vedi se ti piacciono!»
Apro il pacchetto per i bimbi e noto due completini uguali unisex, mi si illuminano gli occhi e quasi scoppio a piangere.
«LOU SONO BELLISSIMI!»
«Sono come quello di William che ti piaceva tantissimo!»
Annuisco e lo stringo forte.
«Grazie, grazie, grazie, grazie!»
«Apri il tuo, su!»
Apro il mio pacchetto e trovo un braccialetto come quello che avevo da piccola.
«Oh, Lou!»
Lo stringo tantissimo facendo scendere delle lacrime.
«Mi ricordo quando lo perdesti.»
Ridacchio e gli mordo una guancia.
«Grazie di tutto ma ora abbiamo le nostre cose da fare.»
Lo spingo verso le scale e gli indico la porta.
«Ci vediamo stasera.»
Gli bacio la guancia e sorrido aspettando che andasse via, torno da Harry e lo bacio.
«Montiamo l'altra?»
Annuisce e montiamo l'altra culla.
«È la cosa più bella al mondo!»