Capitolo 22

93 7 3
                                    

Sto seduta sul letto a fissare il vuoto, mentre Alis è seduta sulla sedia davanti alla scrivania. Non ho più lacrime da versare, le ho finite.

Ad un certo punto esclama << Bel cos'è quel libro? >>
<< Quale libro? >> Indica qualcosa sotto il mio letto, mi accascio per prenderlo, ma quando vedo il libro che mi ha dato Tom con sopra il braccialetto rimango impietrita. Cosa ci fanno qui? Li avevo buttati! Sorrido, sarà stata di sicuro mamma. Mi rimetto seduta, apro il libro e mi scende una lacrima, poi due, tre fino a scoppiare di nuovo a piangere. La mia amica si alza e mi abbraccia.


Sono passati tre giorni e non ho avuto più notizie di Tom, lo amo però non posso riavvicinarmi a lui, lo farei soffrire, non siamo fatti per stare insieme, lui è più "libertino" e io sono più seria, sto già soffrendo abbastanza e se poi mi illudo di nuovo quando finirà sarà peggio di adesso, e sicuramente dopo quello che gli ho fatto probabilmente non mi rivorrà con sé.

Questa sera ci sarà il ballo di fine anno ma io rimarrò a casa, non ho nessuno con cui andarci, e la mia voglia di mettere piede fuori casa è sotto zero. Tra poco Sean uscirà per andare a prendere Alis e nel frattempo guardiamo un po' di tv insieme, non gli ho detto niente riguardo la mia vita sentimentale ma sono sicura che Alis abbia parlato, e poi basta guardarmi per vedere che sto male.
Suona il campanello e sembra che nessuno sia in grado di alzare il suo sedere per andare ad aprire, visto che mamma è troppo impegnata a fare qualcosa che il suo computer e Sean è abbastanza concentrato sul documentario dei delfini. Mi alzo sbuffando quando il campanello suona una seconda volta. << Si può sapere chi è che a quest'ora, di sabato sera deve rompere? >> Dico mentre poso il mio yogurt alla fragola sul tavolino da caffè davanti al divano.

<< Di sicuro è Alis >> Dice mio fratello.

<< Scusa ma non dovevi andarla a prendere tu? >>

<< In teoria sì, ma ha detto che sarebbe passata lei perchè aveva una grande urgenza di parlati di persona. >> Il campanello suona una terza volta, lascio stare Sean e corro ad aprire.

<< Era ora, pensavo di passare tutta la sera qui fuori! >>

<< Ciao anche te, sì anche io sono contenta di vederti, oh sì sto benissimo non preoccuparti >> Dico ironica.
<< Ah ah, ma quanto sei simpatica, dai fammi entrare che dobbiamo parlare. >> Mi faccio da parte per farla entrare, saluta velocemente mia madre e Sean e poi mi trascina in camera.
<< Allora, che succede? >> Chiedo una volta che chiude la porta.

<< Tu devi venire al ballo. >>
<< Ne abbiamo già parlato, non ho intenzione di venire a uno stupido ballo scolastico >>
<< Ma non è un ballo, è il ballo, non puoi non venire, ti capita una sola volta nella vita, dai su preparati. >>
<< No Alis non ho voglia. >>

<< Senti per una volta fregatene di tutti, di Charlie, di Kate, di tutti, non lasciarli vincere così facilmente >>
<< Ma... >> Tento di dire, ma è inutile, mi interrompe anche stavolta

<< Bel guardami. Lo so che stai soffrendo per Tom, lo so, ma questa distanza con voi non ha niente a che vedere, vi amate, e molto, state solo soffrendo inutilmente.

Lo sai che io abito vicino a Tom no? Be' questa mattina l'ho incontrato e ci ho parlato, penso che siete due sciocchi, io no voglio intromettermi però dovete risolvere perchè non è così difficile, siete troppo duri con voi stessi... Ora però ti alzi, ti prepari e vieni al ballo! >>
<< Uffa e va bene! >>

Il mio cuore batte a ritmo del tuo nomeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora