Capitolo 2

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POV'S ANABEL
"Ti sei divertita?" chiede Charlie quando arrivo davanti casa mia "certo, mai divertita così prima d'ora" cerco di sorridere ma non è facile, voglio dire mi ha appena chiesto se mi sono divertita a sentire la nascita dell'universo. Si avvicina e mi lascia un casto bacio sulle labbra, cerco di approfondirlo ma lui si stacca. È sempre lo stesso l'unico bacio riesce a dare è a stampo... sto cominciando a stufarmi "ci vediamo domani Bel" si volta e se ne va. Grrr che nervi, voglio dire sono la sua ragazza mica il suo cane. Sbuffo e entro in casa "sono tornata" dico con tono scocciato, "com'è andata?" chiede mia madre uscendo dalla cucina "bene" dico con un'alzata di spalle "vado in camera". Entro in camera mia prendo un libro e mi butto sul letto. Ma cosa mi passava per la testa quando mi sono messa con Charlie? Io credevo che era un ragazzo d'oro – non che non lo sia- però sembra un bambino e io non voglio fare la mamma a nessuno. Sospiro frustata prendo il telefono e lo fisso, prima quando mi serviva un consiglio ne parlavo sempre con Kate ma adesso rimasta da sola, tutti mi hanno voltato le spalle per colpa di mio padre, che stronzi. La porta della mia stanza viene aperta bruscamente e un bambino di dieci anni entra e si siede sul mio letto "Bel, ti vuole la mamma" "ok" poso il libro e il telefono sul letto e scendo al piano di sotto. "mamma, Alex mi ha detto che mi cercavi... dimmi" "domani vieni tuo fratello Sean" "ah" Sean era l'unico che non sapeva di mio padre, non volevamo dargli la notizia di papà per telefono"quindi dobbiamo essere noi a dirglielo?" chiedo mentre mi tocco la punta di una ciocca dei miei capelli "credo di si" "ok". Mi volto ma mia madre mi richiama "Bel" "si mamma" "ti voglio bene" detto questo mi abbraccia, "anch'io ti voglio bene e questo lo supereremo insieme" dico mettendo il viso nell'incavo del suo collo... ho voglia di piangere. Sciogliamo lentamente l'abbraccio ci sorridiamo "Bel il tuo telefono" grida mio fratello dal piano di sopra "arrivo" corro di sopra in camera mia e prendo il telefono in mano, numero sconosciuto "Alex vai" lui fa una fa una faccia delusa "vai" lo rimprovero, lui alza gli occhi al cielo e poi esce chiudendosi la porta dietro. Finalmente

"Pronto?"

"ehy Price"

"chi sei?"

"come non mi riconosci?"

"dovrei?"

"certo sono l'affascinante Parker" a quelle parole scoppio a ridere

"ti sei appena definito affascinante?"

"certo e anche, bellissimo, carismatico, simpatico, rubacuori..."

"presuntuoso, donnaiolo, stronzo" aggiungo

"come vuoi ma sei l'unica ragazza che la pensa così... comunque perché mi hai scritto quelle cose?"

"quali cose?"

"che ti piacerebbe molto uscire con me"

"non ti ho mai scritto cose del genere"

"come no? esattamente cinque minuti fa"

"cosa? Ma se io stavo parlando con mia madre... senti Tom se è uno scherzo non è affatto divertente"

"ma non è uno scherzo... io ti ho inviato un messaggio che ti diceva di ricordarti il progetto che domani abbiamo l'interrogazione e poi mi è arrivato un tuo messaggio"

"tu mi hai mandato un messaggio?"

"siii, scusa ma oggi hai problemi di comprensione Price?"

"scusa ma come fai ad avere il mio numero?"

"L'ho chiesto in giro"

"più precisamente?"

Il mio cuore batte a ritmo del tuo nomeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora