Cap.5

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Cerco di urlare dimenandomi, ma un'altra mano mi tappa la bocca e anche parte del naso, non facendomi arrivare abbastanza aria.
Qualcosa di metallo affilato tocca la mia gola: un coltello.
《Prometti che stai zitta e levo la mano. Se fai il minimo rumore, il coltello è pronto. Prometti?》mi chiede una voce simile a quella di Grassi.
Annuisco freneticamente e la mano che era sul mio viso si sposta.
Prendo grandi boccate d'aria mentre cerco di capire cosa stia succedendo.

《Io...ti avevo avvertita..》questa voce la riconoscerei tra mille. È Denaro. Sono nei guai.
Si avvicina lentamente a me.
《Ti ho detto più volte che ti avrei scopata, in un modo o nell'altro...ho provato con le buone, ma tu ti sei sempre rifiutata...》
È praticamente attaccato a me, e mentre parla mi tocca i fianchi.
《Oggi ti ho vista senza tuo fratello e tuo cugino, ho capito che c'era qualcosa che non andava...》le sue mani si spostano sul mio sedere 《ho capito che eri indifesa...ora spiegami: cos'è successo?》
Non rispondo. Voglio fargli vedere che non ho paura, anche se sono terrorizzata.
《Okay, forse non hai capito.》dice allontanandosi un po'. 《Se non parli, c'è il coltello.》
《Ho litigato con Matteo.》
《Capito》torna vicino a me. 《Ha fatto una pessima mossa a starti lontano.》detto questo le sue labbra si posano sulle mie, cerco di respingerlo invano.
La campanella suona, ma loro non ci fanno caso.

Vieira mi molla e Denaro mi spinge con violenza contro il muro, bloccandomi i polsi sopra la testa con una mano.
Mi tocca ovunque. La sua mano libera si infila sotto la mia maglietta e mi tocca il seno. Cerco di trattenere le lacrime.

Mi tocca sedere e seno, alternandoli, per un tempo che mi pare interminabile.
Inizia a giocherellare col bottone dei miei jeans, fino a quando non si stacca dalle mie labbra e si abbassa per slacciarmeli.
《Perchè mi vuoi cosí tanto?》chiedo a voce un po' alta. Lui mi stacca dal muro per poi risbattermici contro.
《Abbassa la voce, troia. Ti voglio perchè non ti ho ancora avuta.》
《Perchè vuoi avere tutte?》chiedo, a voce ancora più alta.
Di tutta risposta mi risbatte contro al muro facendomi battere la testa.
《Ti ho detto di abbassare la voce! Se ho tutte vuol dire che ho il potere. Punto.》
《Sei proprio stronzo...》 commento.
Mi tira uno schiaffo che mi fa girare il viso e imprecare sotto voce.

Sento i jeans più larghi: li ha slacciati.
Mi ribacia e inizia a toccarmi da sopra gli slip; provo a urlare, ma ne approfitta per infilarmi la lingua in bocca.
Sento la sua erezione premere contro di me...che schifo.
La sua mano, all'improvviso, si infila negli slip e mi tocca. Scoppio a piangere: non voglio perdere la verginitá così, non voglio perderla con lui.
Quando si accorge delle mie lacrime si ferma un attimo, poi scuote la testa e riprende tutto. Che strano.

*Sascha's pow.*

Silvia non è in classe. Mi sto preoccupando. E a quanto pare non sono l'unico.
《Sascha sai dov'è Silla?》mi chiede Sofia. Scuoto la testa.
《Ragazzi sapete dove è Valente?》domanda la professoressa.
Devo inventarmi qualcosa. 《Ehm...sì prof. ...si è sentita male ed è in infermeria...posso andare a controllare come sta?》
La prof. annuisce, e prima di uscire dico velocemente a Sofia: 《Trova una scusa per uscire.》

La aspetto e finalmente esce.
《Che succede?》
《Sono preoccupato per Silvia. Dobbiamo andare a recuperare Matteo e Federico. Sai in che classe sono?》
《Sì, vieni.》
Muovendoci arriviamo di fronte alla porta della 4D.
《Lascia fare a me.》dico.
Busso, e quando sento "AVAAAANTIIII" entro.
《Buongiorno prof., la professoressa Suntinelli chiede se Valente e Betti possono venire un momento.》
《Non c'è problema. Voi due, andate.》
Federico e Matteo si guardano straniti ed escono.
Prima che dicano qualsiasi cosa li fermo: 《Ragazzi, Silvia è sparita. Dobbiamo cercarla.》
《Se le è successo qualcosa io scateno una guerra.》dice suo fratello.
Ci dividiamo e iniziamo a cercare.
Guardo ovunque, alla ricerca di indizi.
Passo davanti ai bagni e poi allo sgabuzzino dei bidelli. Mi sembra di sentire un gemito, ma forse me lo sono immaginato.
Ne sento un altro.
E un altro ancora.
Provengono dallo sgabuzzino.
Mando un messaggio agli altri dicendo di venire.
Arriviamo amica mia.

*Silvia's pow*

Sono senza maglietta. Me l'hanno tolta.
Denaro sta provando a infilare le sue dita in me, e anche se con fatica, ci sta riuscendo.
Grassi ride, vedendomi in quello stato.
Sento un colpo, proveniente da fuori.
Forse me lo sono immaginato, ma i tre sembrano preoccupati.
Ne sento un altro.
E un altro.
Con un colpo più forte degli altri, la porta viene buttata giù.
Denaro si stacca da me, che cado per terra.
Quattro persone entrano nella stanza, una delle quali si avvicina a me.
Mi rannicchio, ho paura.
《Silla, Silla sono io. Non avere paura, sono Zof...》
Sento urli e tonfi.
《DEVI LASCIARE STARE MIA SORELLA OKAY?!?》un tonfo. È la voce di Matteo...ma non era incazzato con me?
《BRUTTO COGLIONE NON SI TOCCA MIA CUGINA!!》un altro tonfo. Questo è Federico.
《MA VAI AFFANCULO SACCO DI MERDA. SE LE HAI FATTO QUALCOSA TI UCCIDO!!》è...Sascha?

《Silvia...Silvia ci sei?》
《Z-Zof...》
Dico,
Poi il buio.

||spazio "autrice"||

Ciao gente. È stato strano per me scrivere questo capitolo...ma ce l'ho fatta.

Ditelo che per un po' avete odiato Camper, Brazo e Dexter. Ammettetelo.

E ora che succederá? Lo scoprirete presto. Haha io lo so giá. Rido.

Spero vi piaccia, se sì fatemelo sapere palpando la stellina qua sotto. Vi ano.

Alla prossima, baci.h

~Silla~

||In Love With My Enemy?|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora