Cap. 12

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Mano nella mano, arriviamo nel solito parco, ma in una zona che non conoscevo. Non c'è nessuno, a parte una coppia di vecchietti seduta su una panchina.
È una bella zona che in primavera probabilmente è piena di fiori, ma oggi è il 15 di novembre, i prati quasi non hanno l'erba e tutti gli alberi sono spogli.
Ci fermiamo e Amedeo si mette di fronte a me, lasciandomi la mano, visibilmente nervoso.

Gli sorrido per rassicurarlo, mentre lui alterna lo sguardo tra il mio viso e il terreno.
《Allora, che mi devi dire?》cerco di farlo parlare.
《Vedi... allora. È... è un po' difficile... 》fa un grande respiro e riprende:
《Ti ho portata qua, per stare abbastanza isolati dal resto delle persone... E c'è un motivo, se voglio che siamo solo io e te.》
Mi sta salendo l'ansia.
《Ame non... Non capisco.》dico confusa.

《Fra poco capirai. Io e te non ci siamo mai rivolti molto la parola, nei due anni scorsi, ma quest'anno qualcosa è cambiato.
La prof. Ci ha messi insieme per il progetto di scienze, e abbiamo iniziato a stare molto più spesso insieme, da soli in una stanza.
Ci davamo da fare per il progetto, e poi iniziavamo a chiacchierare, facendoci domande sulle nostre vite e conoscendoci sempre di più.
Fin dall'inizio abbiamo avuto molto contatto. Per esempio al parco, eravamo stretti una all'altro quando poi Andrea ci ha interrotti.
Io sono stato benissimo, con te accanto a me.
Ho iniziato a volerti stare sempre più vicino, a volere sempre un contatto fisico con te. Ho iniziato ad innamorarmi.
Vedevo che a te non dispiaceva, quando ti abbracciavo nel letto o quando ti prendevo la mano. Non ti ha dato fastidio quando ti ho baciata sulla guancia, anzi sei arrossita.
Tutto ció lentamente mi confermava che forse i miei sentimenti erano ricambiati.
Ricordi quando ti spiegai cos' era per me l'amore? "Una persona che si vuole sempre accanto, di cui si ha sempre bisogno, che si vuole sempre coccolare e baciare. Più stavo con te e più capivo che sei tu, la persona di cui ho bisogno. Sei tu, la persona che voglio sempre baciare e coccolare.
Quando oggi ti ho chiesto se potevi venire da me perchè dovevo parlarti, ero preoccupatissimo per un possibile rifiuto. Ma quando in classe ti ho preso la mano e tu me l'hai strinta, mi sono rilassato almeno un po'.
Ora te lo chiedo, dopo questo discorsone.》tira fuori una scatolina dalla tasca e la apre porgendomela, mostrando un anello. Non ci credo...
《Silvia, vuoi essere la mia ragazza?》

Le lacrime che cercavo di trattenere durante il discorso iniziano a scendere tutte di un colpo.
Non riesco quasi a parlare.
Lui mi guarda, non capendo se sono lacrime di gioia o di dolore.
Annuisco e gli dico, una volta essermi un po' calmata:
《Sì Ame. Si voglio stare con te.》
Mi mette l'anello e lo stringo a me con tutta la mia forza possibile.
Lui ricambia prendendomi in braccio e facendomi girare.

Quando mi rimette per terra, prende il mio viso tra le mani e si avvicina lentamente.
Socchiudo gli occhi avvicinandomi e alzandomi un po' sulle punte.
Ci avviciniamo fino a quando le nostre labbra si toccano.
Metto le mani sui suoi fianchi.
Inizialmente il bacio è rigido, ma poi si ammorbidisce diventando più passionale.
Picchietta la sua lingua sulle mie labbra, io schiudo la bocca e le nostre lingue iniziano una guerra per la supremazia, una guerra che non sará mai vinta da nessuno.
Mi avvolge i fianchi con le braccia tirandomi di più a sè, senza staccarsi.
In questo bacio si esprimono molti sentimenti: amore, passione, bisogno l'uno dell'altra. Sembriamo fatti per stare attaccati.
《Ti amo》riesco a dire mentre lo bacio.
《Anche io》risponde lui.

Quando ci stacchiamo, esausti, appoggio la testa contro il suo petto e lui la posa sua testa sulla mia; entrambi abbiamo il corpo circondato dalle braccia dell'altra persona.
Sorrido, felice.
Forse non è vero che non ho bisogno dell'amore. Forse ne ho molto più bisogno di quanto pensassi. Ho bisogno di lui, di Ame.
Non mi importa se fuma.
Non mi importa se vive con il ragazzo che per poco non mi ha stuprata.
Non mi importa se quel ragazzo è suo cugino.
Non mi importa di nulla, se non che lo amo.

《Sei riuscito a farmi innamorare... Sei il primo.》dico ridacchiando leggermente.
《Che onore》risponde ridacchiando anche lui.
《Bravi, bravi. Complimenti. Fra un po' avrei dovuto urlarvi di prendervi una stanza.》una voce ci parla da lontano. La riconosco subito, e mi staccò da Amedeo.

Lo vedo. È lì con Lorenzo, entrambi sono fermi a guardarci. 《SASCHA?!》esclamo, felice di vederlo ma spaventata da ciò che potrebbe aver visto.
《È il mio nome, fino a prova contraria.》risponde lui, avvicinandosi insieme a Lore.
《Vedo che poi non avevo tutti i torti eh, signorina "io e Preziosi proprio nulla". Che poi non avresti convinto neanche un'oca rincoglionita.》
《Si, stiamo insieme. Spero non ci siano problemi.》dice Ame, poco convinto della reazione di Sascha.
Quest'ultimo spalanca gli occhi.
《Scherzerai. Io e Silvia siamo solo migliori amici, nulla di più.
Lei ha te, ed io voglio un'altra. Quindi tranquil-》lo interrompo. 《Vuoi un'altra? CHI?》chiedo al limite della curiositá.
《Chiara, classe nostra. È davvero carina e simpatica.》
《E quando pensavi di dirmelo? Zi io posso aiutarti. Awwwww Saschino cotto stracotto.》gli strizza una guancia come farebbe una nonnina.
Lui me la spinge via con uno schiaffetto.
《Ma leva 'sta mano》dice ridendo.

《Comunque... lo possiamo dire agli altri, o volete tenerlo segreto per un po'?》
Io e il mio ragazzo, WOAH CHE BELLO CHIAMARLO COSÌ, ci guardiamo e solleviamo le spalle contemporaneamente.
《Potete dirlo. Ma preferiremmo dirlo noi... sai com'è.》dice poi Ame, prendendomi la mano.
《D'accordo, lo dite voi.》dice Sascha. Lui e Lorenzo poi ci salutano e vanno oltre.

《Sascha e Chiara... Ci puó stare.》penso ad alta voce camminando mano nella mano con Amedeo.
《Ma sì. Lei è una a posto, un po' pazza, ma con la testa a posto. E lui è un pazzoide. Funzionerebbe.》
Ridacchiamo e ci baciamo un'altra volta, per poi riprendere a camminare abbracciati.

Sono felice, davvero felice. Io sono innamorata di lui, e lui di me. Quasi non ci credo. Addosso ho un sorriso vero, che bella la felicitá.

I due innamorati però, non sanno di essere guardati da una persona. Una persona che dopo quel primo bacio, non è più felice. Una persona sola, con dei falsi amici. Una persona odiata. Una persona incompresa. Una persona che ha solo bisogno di un po' d'amore, in una vita fatta di odio.

||spazio "autrice"||

HELLOOOOOOOOOO
Lo so.
Avevo detto che non avrei postato.
Ma indovinate? CE L'HO FATTAAAAA.
Sono fiera di me.

Secondo voi Sascha riuscirá a mettersi con Chiara?
Tra loro funzionerá?

Tra Ame e Silvia, invece, funzionerá?
Li shippate?

Chi è il ragazzo che ha bisogno di amore in una vita piena d'odio?

Lo scoprirete più avanti. Prosciutto.

Io non so più che cazzo dire, quindi prendiamo a calci i picciooni. I piiiiccioooni. I PICCIOOOOOONIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
Scherzo, mi piacciono i piccioni, sono dei Kevin.

Alla prossima, baci.h

~Silla~

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