Cap. 6

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Apro lentamente gli occhi, ma li richiudo subito per la troppa luce. Cerco di abituarmi e li apro del tutto.
Vedo quattro teste chinate su di me, due delle quali in camice da dottore.
《Si è svegliata!》esclama uno dei due dottori.
Sento dei sospiri di sollievo. Che sta succedendo?
《Ragazzi, andate fuori un attimo, dobbiamo fare qualche controllo. Dopo avrete tutto il tempo che volete.》sento dei passi e la porta che si chiude.
《Allora, Silvia.》mi dice una dottoressa molto gentile 《dimmi. Quanti anni hai?》
《Ne faccio 16 a novembre.》
《Hai dei fratelli o sorelle?》
《Un fratello. Matteo.》
《Il tuo colore preferito?》
《Nero.》
Non capisco perchè mi stia facendo tutte queste domande.
《In che sezione sei?》
《3A》
《Come si chiama il tuo vicino di banco?》
《Sascha.》
《La tua migliore amica?》
《Che è? Un'intervista? Sofia.》
《Perfetto. Le cose principali te le ricordi. Ora, cosa ricordi prima del tuo svenimento?》
《Ricordo tutto fin troppo bene. Le mani che mi tirano dentro, il coltello puntato alla gola, lui che mi tocca, le sue labbra sulle mie...》ho gli occhi lucidi e non riesco neanche a pronunciare il suo nome.
《D'accordo, è abbastanza. Ora controlliamo qualche valore e poi facciamo entrare i tuoi amici.》
I seguenti minuti li passo ad ascoltare i bip delle macchine, quando finalmente: 《Ecco fatto!》la dottoressa apre la porta. 《Entrate.》
Quando vedo la gente entrare, mi metto seduta. Ho solo un po' di mal di testa, per fortuna.
Vedo Sofia e le sorrido. 《Oddio...》mi si scaraventa addosso e mi stringe fortissimo, scoppiando a piangere: 《Oddio oddio oddio stai bene? Ero preoccupatissima cazzo. Siamo arrivati in tempo. Oddio sei viva》dice tra i singhiozzi.
《Zof, anch'io sono felice di essere viva e di vederti, ma non piangere che poi piango anch'io.》
Mi stringe un'ultima volta poi si stacca, sorridente.

Un ragazzo viene verso di me. È...Amedeo?
《Ame...che ci fai qui?》
《Dovevo assicurarmi che stessi bene, non posso mica fare il progetto da solo》scherza 《no, a parte gli scherzi, ero preoccupato.》
Mi abbraccia forte e mi da un bacio sulla guancia...che dolce.

《SILVIAAAAAAAAAA!!!》un ragazzo mi si butta addosso.
《Ma che caz-》capisco chi è e spalanco gli occhi: 《SASCHAAAAAAAAAA!!!》lo abbraccio fortissimo.
《Per fortuna stai bene...quando non ti ho vista in classe sono diventato l'ansia in persona. Giuro.》
Rido.
《Sembravi più il classico ragazzo calmissimo in ogni situazione.》
《Ehm, no. Per niente.》
Si sposta.

Stefano viene verso di- aspetta, Stefano?
《Stefanino cosa ci fai qui?》
《Sascha mi ha contagiato con l'ansia. Quindi eccomi. Sono felice che tu stia bene.》
《Grazie per essere venuto.》
Mi abbraccia velocemente: con lui ho poca confidenza.

Quando si toglie e vedo la persona dietro di lui, un sorrisone compare sul mio viso.
《F-Fede...》ha gli occhi lucidi, velocemente si avvicina e mi abbraccia.
《Cugina, porca troia ho avuto cosí tanta paura di quello che ti sarebbe potuto succedere...》
《Anche io ho avuto paura, grazie Fede grazie mille.》
《Farei di tutto per te.》
CHE DOLCEZZA.

Manca solo mio fratello, che è in piedi di fianco al letto e mi guarda.
Mi alzo e gli vado di fronte, fissandolo.
Dopo poco non resisto e mi butto fra le sue braccia, scoppiando a piangere.
《Matte scusami sono stata una cogliona a non ascoltarti. Tu avevi ragione e io torto, ti prego non ti allontanare più da me. Restami sempre accanto ti prego. Scusami. Lui aveva capito che avevamo litigato e ha colto l'occasione...e cazzo scusami!》
《Stai calma, calmati.》mi accarezza i capelli cercando di tranquillizzarmi.
《È passato, ora ci sono io qui con te. Non ti lasceró mai più sola. Ci sarò sempre. Promesso.》
《Grazie bro, grazie davvero.》

Dopo esserci tutti calmati, mi chiedono di raccontare ciò che è successo e io dico tutto, per filo e per segno, senza tralasciare nulla.
Per tutto il racconto non riesco a dire neanche il suo cognome.
Alla fine ho di nuovo gli occhi lucidi.
Chiedo poi a loro di spiegarmi com'è andata e Sascha mi dice tutto.
《..quando Matteo ha sentito i tuoi gemiti si è arrabbiato tantissimo, quando ti ha sentita piangere è andato su tutte le furie e ha buttato giù la porta. Abbiamo inziato a combattere, ma non avevamo messo in conto che Grassi aveva un coltello. Subito ha cominciato a usarlo, ma poi-》Ame lo interrompe: 《poi sono arrivato io che stavo andando in bagno. Sono entrato nello stanzino e, usando qualche mossa imparata sui giochi al computer, ho tolto il coltello dalle mani di Grassi lanciandolo fuori.》
《Alla fine》riprende Sascha 《gli svenuti eravate tu, Denaro e Federico.》
Guardo mio cugino e mi accorgo solo ora che ha una benda sull'avambraccio destro: 《che ti sei fatto??》
《Sascha l'ha detto: Grassi ha usato il coltello.》ahia.
《E..lui come sta?》
《Nel giro di un giorno si è svegliato, mentre tu è da quattro giorni che sei qua.》
《Cos- QUATTRO GIORNI??? Accipicchia che bel numero...comunque, come sono stati puniti?》
I miei amici si rabbuiano.
《Vedi...》dice Stefano 《anche il preside ha paura di Denaro, così ha solo dato un mese di sospensione a tutti e tre, ma ripeteranno l'anno.》
《Un attimo. In che classe sono loro?》
《Vieira e Grassi in 5B, Denaro in 4A.》
《Nonononononononono. Se lui verrá bocciato, lo avrò in classe. Aiuto.》
《Se osa toccarti, ci sono io. Tranquilla.》dice Sascha.
《E anche io.》fa Amedeo.
《E pure io.》continua Stefano.
《Non sei sola, Silla.》conclude Sofia.
Sorrido ai miei amici, sono fortunata ad averli.

Sono tornata a casa, i medici hanno detto che potevo.
Appena entro abbraccio mia madre
《MAMMA! Oddio!》lei mi stringe fortissimo.
《Tesoro! Ho avuto tanta paura...per fortuna stai bene.》
Ceniamo con una pizza, poi io e Matte andiamo nelle nostre stanze. Ma prima di dividerci lui mi dice: 《Se qualcosa non va, io sono qua di fianco.》
Annuisco e gli dò la buonanotte.

Chatto un po' con Sofia e Ame, e con lui ci mettiamo d'accordo per vederci il giorno dopo da lui alle 15:00.
Dopo un po' chiudo gli occhi e provo a dormire.
Inizialmente va bene, ma poi mi vengono in mente tutte le immagini di quello che è successo nello sgabuzzino.
Cerco di pensare ad altro, ma alla fine ci ritorno sempre sopra.

Decido di andare da Matteo.
Entro nella sua stanza.
《Chi è?》dice con la voce soffocata dal cuscino.
《Sono io bro.》
Si mette seduto sul letto: 《dimmi.》
Mi siedo accanto a lui.
《Vedi...quando chiudo gli occhi per dormire mi ritornano in mente quelle immagini...non ci riesco, ho paura che ritorni a completare la sua opera.》
Riflette un po', poi mi dice:
《Vuoi dormire con me?》
Annuisco e ci sdraiamo.
Io su un fianco, lui mi abbraccia da dietro.
《Ci sono io a difenderti ora.》
《Grazie Matte, buonanotte.》gli bacio il braccio.
《Notte.》mi bacia la nuca.
Non penso più a lui e allo sgabuzzino, penso solo a me e Matteo che giochiamo insieme, come dei bambini, e mi addormento con il sorriso.

||spazio "autrice"||

Salve gente!
Una scena in ospedale non poteva mancare.
In questo capitolo i ragazzi sono tanto pucciosi e dolci. Aw.

Vi spoilero una cosa minima:
Nel prossimo capitolo, scoprirete una parentela che non vi sareste aspettati. Hehehe.

Spero vi piaccia il capitolo, se sì palpate la stellina lì sotto.

Alla prossima, baci.h

~Silla~

||In Love With My Enemy?|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora