Cap.13

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PREMESSA: (non ci sará nessuna Messa, tranquilli)
Questo capitolo sará in parte in terza persona. Ho deciso di scriverlo con gli stessi caratteri di quelli in prima persona, (Non corsivetto o maiuscolo o sottolineato) e se ci sará un cambio di persona avviserò con il * ------- pow* appropriato.
Se ci sará un flashback lo scriverò in corsivetto.
Detto ciò, pace amore e sesso gay. Buon capitolo! ♡

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Luca era andato in quella zona isolata del parco sperando di non incontrare nessuno, per stare da solo e riflettere su tutti gli errori commessi.
Il ragazzo, dopo aver riflettuto, arriva alla conclusione di aver sbagliato tutto.
A partire dal diventare amico di Andrea e Mauricio, fino ad arrivare a tutto ciò che ha fatto convinto che fosse giusto, dopo essere stato convinto da loro.
Ora è appoggiato a un albero, distrutto dopo aver visto la ragazza che ama baciare suo cugino.
Ha gli occhiali da sole nuovi addosso e il cappuccio in testa. Vuole nascondersi. Vorrebbe scomparire.
Le ferite procurate da Andrea gli provocano una fitta che gli fa ripensare a cosa è successo qualche giorno prima.

Mauricio, Andrea e Luca stanno camminando per il parco, come al solito. Ma ora Luca guarda per terra, non riesce ad essere "popofiero" come sempre.
Ad un certo punto si imbattono in una delle loro solite vittime di bullismo, un primino.
Mauricio lo afferra subito, bloccandolo.
《Bene bene bene... ci si rivede eh》dice Andrea in un tono che non promette nulla di buono.
《Cercheremo di fare in fretta, non vogliamo essere visti, sai com'è: qua è diverso dai bagni della scuola.》continua spaventando il povero ragazzino.
《Dexter, vuoi avere tu l'onore di cominciare?》ma Luca non risponde. Da le spalle ai tre e tiene la testa bassa.
《No.》risponde, facendo sbarrare gli occhi agli altri.
《Sicuro, Dexter?》domanda ancora Andrea in tono intimidatorio.
《Sì. Non voglio picchiarlo.》dice cercando di sembrare sicuro di sè, ma si sente che è spaventato.
《Oh invece tu vuoi. E lo farai.》dice il più grande afferrandolo dal cappuccio della felpa e tirandolo a sè, rischiando di soffocarlo.
《E sai perchè lo farai?》gli sussurra poi avvicinandosi al suo orecchio.
《Dimmi.》dice il più piccolo.
《Perchè se non lo farai, passerai dall'altra parte.》
Luca non capisce.
《In che senso?》
《Nel senso che se prima picchiavi, ora vieni picchiato.》
《COSA?!》fa in tempo ad esclamare prima di essere buttato a terra da Andrea.
Gli cadono gli occhiali da sole che vengono subito pestati dal suo "amico".
"Cazzo. Mo dove trovo degli attori occhiali così belli?"
Pensa, iniziando a organizzare il funerale per i suoi amati occhiali, compagni di tante avventure.
Guarda il primino che viene picchiato da Mauricio, che dopo un segnale di Andrea gli si è buttato addosso.
Luca sta incassando colpi su colpi, ma riesce a sopportarlo, troppo impegnato a vedere il povero ragazzino giá sanguinante. Se Brazo continuasse ancora per molto, il più piccolo potrebbe uscirne in condizioni molto gravi. Deve aiutarlo.
Inizia a difendersi dai colpi di Camper, e con uno sforzo sovrumano riesce a invertire le posizioni facendogli battere la testa al suolo.
《GIORGIO!》Luca chiama il primino, provando a menare Andrea.
《CERCA DI DIFENDERTI!》
Mauricio è troppo forte però, così Luca decide di mollare Andrea e provare a ostacolare Brazo.
Inizialmente ci riesce, ma poi un colpo sulla schiena di Andrea lo fa collassare su Giorgio.
Mauricio e Andrea ridacchiano strafottenti e se ne vanno soddisfatti.
Dexter è ancora cosciente, come anche Giorgio, e inizia a pensare che è stato proprio stupido a pensare che fossero davvero suoi amici. Loro volevano la popolaritá, volevano essere temuti. Lui era solo una via per avere queste cose. Era stato usato. E solo ora lo capisce.
Quando il dolore si calma un po', Luca si alza spolverandosi un po' i vestiti.
Sente male allo stomaco e alla schiena, mentre gli sembra di avere un coltello infilato nella guancia.
Guarda Giorgio, messo molto male: ha giá dei lividi ovunque, il labbro e il sopracciglio destro spaccati e perde sangue da uno zigomo.
Nonostante tutto il primino riesce a mettersi a metá busto, appoggiato sugli avambracci.
Guarda il maggiore, intimorito.
《G-grazie...》mormora.
《Di nulla. Scusami. Scusami se ti sto facendo passare il tuo primo anno di liceo orribilmente, scusa se ti perseguito, se ti meno...Io non ti picchierò più. Come non picchierò più nessuno. Nè te, nè Pietro, nè tutti gli altri. Scusami Giorgio.》
Gli allunga la mano per aiutarlo ad alzarsi. Il minore alterna lo sguardo tra essa e i suoi occhi. È la prima volta che li vede. Sono scuri, molto scuri. Ora esprimono tristezza, dispiacere e sinceritá. Forse può fidarsi.
Afferra la sua mano e con il suo aiuto si rialza.
《Vieni con me. Ho un kit di pronto soccorso in auto.》dice Luca a Giorgio.
Si avviano alla macchina tutti doloranti e si sorreggono a vicenda. Giorgio zoppica un po'.
Si medicano le ferite a vicenda, ridendo per le reazioni dell'altro al disinfettante che brucia.
Una volta essersi sistemati un po', Luca ripone il kit nel baule e lo chiude.
In questi pochi momenti ha riso e sorriso come non aveva mai fatto con Andrea e Mauricio. È stato bene, dolorante, ma bene.
《Ora ascoltami.》dice al più piccolo.
《Promettimi che se qualcuno ti mena o ti perseguita come facevo io, tu me lo dici. Mi sto rendendo conto di che mostro sono e sono stato, e di quanto male può fare essere vittima di bullismo. Non voglio che capiti più a nessuno. Se qualcuno da fastidio a te o a qualche tuo amico o a chi ti pare, non esitare a chiedermi aiuto ok zi?》gli allunga la mano per battergli il cinque.
Il minore sorride: 《ok zi.》e gli batte il cinque e il pugno.
C'è qualche istante di silenzio, poi Luca stringe a sè Giorgio in un veloce e delicato abbraccio.
《Scusami Giorgio. E grazie.》
《Grazie di cosa?》chiede.
《Di avermi fatto capire che quei due non sono davvero miei amici.》
Detto questo si stacca, lo saluta e va via.
Ha capito cos'è davvero un amico. Ed ha capito che Andrea e Mauricio non sono davvero suoi amici.
《Porca puttana ora sono solo.》dice parlando da solo.

Dopo aver ripercorso tutto, Luca è in lacrime.
Per di più si mette a piovere, e anche se gli piace la pioggia, ora gli fa ricordare di essere completamente solo.
Si alza e corre via, verso casa, a testa bassa.
Una volta arrivato non saluta genitori e zii e si catapulta in camera sua, buttandosi sul letto a piangere. Non aveva mai più pianto, da quando era diventato amico di Camper e Brazo, ma tutto quello che si teneva dentro era diventato troppo, e quindi ora sta buttando tutto fuori.
"Solo" ripete la sua mente.
"Sei da solo. Nessuno ti vuole. Ti odiano tutti." Riesce a pensare solo a questo. Neanche pensare al suo amato Capitano, numero 10 della Roma, Francesco Totti, riesce a risollevarlo. Ed è grave.

Amedeo è appena tornato a casa dopo un bel pomeriggio con la sua nuova ragazza, ha un sorriso che si potrebbe vedere a chilometri e chilometri di distanza.
Saluta i genitori e gli zii e sale al piano superiore per andare in camera.
Passando davanti alla porta della stanza di suo cugino, gli sembra di sentire dei singhiozzi.
Posa l'orecchio sulla porta e ottiene la certezza di non esserseli immaginati.
Bussa leggermente: 《Luca? Tutto bene?》
《Sì. Sto bene. Sto sempre bene.》risponde suo cugino. Ma non sembra stare bene, anzi, sembra stare male, molto male. Sembra disperato.
Amedeo però decide di non insistere perchè sa com'è fatto suo cugino: se gli dice qualcosa, vuole che ci creda. Se gli ordina qualcosa, vuole che obbedisca. E Ame ora non vuole guai.
Raggiunge camera sua e si sdraia sul letto, a messaggiare con gli amici e con Silvia, che finalmente è più di un'amica.

||spazio "autrice"||

HEEEEEEEEEEEEEEEEEEEY! (brotheeeeeeeeer)

Questo capitolo è decisamente triste. Ho deciso di puntare sulla solitudine come principale emozione di Luca. Avrei potuto scegliere il rimorso, il rimpianto, il dispiacere... ma ho scelto la solitudine perchè mi ci vedo in lui. Certe volte mi sento davvero sola.
MA QUA NON SI STA PARLANDO DI ME! GIÁ

La parte in corsivetto, come ho detto all'inizio, è un flashback di Luca.
Questo capitolo ho preferito scriverlo in terza persona così da poter esprimere meglio le emozioni di tutti.

Anche Murry ha fatto la sua entrata. E si è parlato anche di un certo Giampytek.
Ora i ragazzi ci sono tutti.
(Nel caso in cui non sappiate dov'e Spawn: il Giovanni della classe di Matteo e Federico che gli dice che Luca si era fatto altre due tipe, è Spawn.)

Cosa succederá?

Dexter sará sempre solo?

Troverá un amico?

Se vi va, trovate un nome per la ship Silvia+Amedeo.

Noi ci vediamo al prossimo capitolo.

Alla prossima, baci.h

~Silla~

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