Coming Out

capitolo 7.

Il ristorante scelto da Camila non è di certo a cinque stelle ma è molto calmo, cosa che adoro quando sto con lei, ci è capitato che alle nostre uscite abbiamo dovuto chiamare le ragazze per i fan o per i paparazzi.
Hanno bloccato l'ingresso per la terrazza panoramica per noi, per questo sicuramente ha dovuto pagare molto.
"Ti piace?" mi chiede la mia ragazza, seduta davanti a me: "È fantastico Camz" rispondo sinceramente e mi guardo per l'ennesima volta intorno.
Sopra il muretto che serve per appoggiarsi ci sono delle candele di tutti i colori, seguono per terra dei vasi di rose rosse.

Mi alzo e le prendo una mano: "Vieni" sussurro e si alza anche lei.
La porto al limite della terrazza per poi abbracciarla da dietro, i nostri occhi guardano la nostra città, Miami, piena di luci e colori.
"Sono felice di tutto questo" la sento dire: "Anche io, guarda dove siamo arrivate" si gira tra le mie braccia e la stringo a me, è un abbraccio pieno di amore: "Ti amo così tanto" lo dice con voce così bassa che per ho capito per fortuna: "Scusate, non vorrei disturbare il momento ma devo prendere le ordinazioni" sentiamo la voce di un ragazzo distante a noi e andiamo a risederci.
Camila ha ordinato solo un piatto di spaghetti al sugo, mentre io ho preso una porzione di lasagne.
"Di solito ordini metà menù" le faccio notare e scoppia a ridere: "Dai, non mangio così tanto" fa una pausa e mi guarda con un'espressione stranissima che mi fa ridere: "Okay, okay, mangio tantissimo, però ora non ho tanta fame" confessa e scoppiamo a ridere, non passavamo una serata così da molto tempo.

Abbiamo appena finito l'ultimo boccone di ciò che abbiamo ordinato, sono pienissima, non mangio molto in questi giorni, quindi mi riempio subito.
Paghiamo e usciamo dal ristorante senza attirare troppa attenzione.

La macchina si ferma e scendiamo, la sabbia si inoltra nelle mie scarpe aperte: "Io me le tolgo, non intendo andare in spiaggia con questi trampoli!" esclamo e butto le scarpe in macchina, poco dopo lo fa anche lei.

"Immagina un nostro bacio sul palco" stiamo parlando di noi due da quasi un'ora: "È il mio sogno, amarti anche davanti alle telecamere, amarti ogni minuto, ogni secondo" rispondo e poggio una mano sul suo ginocchio: "Sai cosa Lolo, quando abbiamo questi momenti per noi non dobbiamo sprecarli" la sua voce si è abbassata, la vedo alzarsi in piedi per mettersi a cavalcioni su di me, sorridiamo entrambe: "Non sprechiamo il nostro tempo" dico e allaccio le mie labbra con le sue.
Ogni bacio con Camila è sempre un balzo in paradiso, le sue labbra sono sempre morbide e sanno di vaniglia.
Metto la mano dietro al suo collo per spingerla più vicina a me, le nostre lingue si incontrano e il suo bacino spinge su di me.
"Andiamo a casa?" chiedo appena ci stacchiamo per riprendere fiato: "Muoviti Jauregui, ti voglio come mai prima d'ora" si alza e mi tira su con una forza mai vista.
Saliamo in macchina: "Portaci a casa" dice velocemente Camila e si siede su di me per baciarmi ancora.
Metto le mani sotto il suo vestito per accarezzarle le cosce lisce, esce un gemito dalla sua bocca e sentiamo la musica provenire dallo stereo, l'uomo alla guida non sembra gradire ciò che stiamo facendo, ma siamo troppo prese dalla passione per fermarci.

"Siamo arrivati" appena la macchina si ferma del tutto, salutiamo l'autista e corriamo dentro casa nostra.
Chiudo la porta con il piede e prendo Camila in braccio facendo scontrare la sua sua schiena contro la parete: "Ti prego Lauren, andiamo di sopra" la sua voce fatica a venire fuori per quanto i suoi respiri sono pesanti, afferro la sua maglietta e la tiro su per le scale.

Entrate in camera iniziamo a spogliarci con quasi ferocia, ne abbiamo bisogno, abbiamo bisogno di finire la serata così.
Mi butta sul letto, la guardo in piedi davanti a me, tutte e due abbiamo i respiri pesanti, i suoi capelli le vanno davanti alla faccia coprendola in parte.
Accende la bajour sul comodino e si inginocchia leccandosi le labbra.
Mi siedo sul letto, sono poche le volte in cui comanda a letto, ma quando lo fa, lo fa alla perfezione.
"Avanti" dico tirandole lentamente i capelli indietro per guardarla negli occhi: "Mi vuoi?" mi chiede iniziando a graffiarmi leggermente le gambe: "Sì Camz, ti voglio dentro di me" rispondo subito divaricando le gambe.
Appena la sua lingua tocca la mia intimità gemo e butto la schiena sul letto, inizia a leccare piano tutta la lunghezza e sento tremila brividi percorrermi il corpo.
"Dai Lauren, rilassati" inizia a mordicchiare e baciare il clitoride afferrando con la mano un mio seno, mentre sento le dita dell'altra entrare dentro di me.

Pov Camila.

Lauren geme, inizio ad aumentare la velocità delle dita e la vedo impazzire mentre sta per arrivare all'orgasmo, di solito non ci mette tantissimo, adoro farla godere, tutti vedono la Lauren sicura di se stessa, mentre solo io posso vederla perdere il controllo.
Aggiungo un terzo dito in lei e quando sta per venire scambio le dita con la bocca, è una cosa che fa eccitare entrambe.
La sento urlare il mio nome con la sua voce graffiata e profonda per l'orgasmo che sta avendo.

Mi alzo in piedi e lei cambia subito le posizioni: "Vuoi fare l'amore o essere fottuta?" inizia a leccarmi il collo: "Fottimi Lauren, fottimi come mai fatto prima" rispondo seria e sento subito le sue dita dentro di me.

Spazio autrice.

Mi sa che non è venuto bene questo capitolo un po' smut ahahha

Ragazze/i (anche se non so se ci sono ragazzi che leggono la storia) mi scuso per l'immenso ritardo degli aggiornamenti! È un periodo "faticoso" diciamo.

Spero che vi sia piaciuto e come al solito vi invito a colorare la stellina e di dirmi se vi sta piacendo, al prossimo capitolo allora!

P.s. il prossimo capitolo che posterò non sarà di questa storia, eheh