Capitolo 2

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La mattina si svegliò come ogni giorno alle otto in punto, anche se non doveva lavorare nella campagna si svegliava abitualmente a quest'ora. Si stiracchiò e scese dal letto.

«Vuoi la colazione?» Le chiese Niall.

Lei annuì assonnata.

«Sai che sei ancora in boxer e maglietta, vero?» Chiese Niall ridendo leggermente.

Lei sbiancò all'istante, abbassò lo sguardo e diventò rossa nel vedere che aveva ragione.
Scappò di sopra a vestirsi, non aveva altra scelta che rimettersi il vestito anche se scomodo. Scese un'altra volta e si sedette sulla sedia con una mano sotto il mento guardando il vuoto.

«Non sono uno chef ma spero che ti piaccia» Disse Niall un po' dubbioso.

Kendall sussurrò un timido "grazie" e iniziò a mangiare.
Gustò fino all'ultimo boccone quella colazione deliziosa. Mise tutto nel lavabo,a quel punto non seppe cosa fare. Niall era scomparso e lei non conosceva la casa e tantomeno le strade.

«Tra poco vengono alcuni miei amici, se vuoi resta» Disse Niall sperando in una risposta positiva.

Lei scuotè la testa.

«No, non voglio essere di troppo, torno a casa»

«No tranquilla, saranno alcuni miei amici . . . niente di ché, almeno saremmo di più, spero non ti dispiaccia se verrà anche Harry»

Al suono di quel nome una scossa le attraversò la spina dorsale.

«No tranquillo, è casa tua, puoi portare chi vuoi e poi quello che è successo ieri non importa» Disse Kendall cercando di rimanere indifferente.

«Niall, amico mio!» Esclamò un ragazzo moro dando una pacca sulla spalla di Niall. Seguito da altri tre, tra cui Harry.

«Ragazzi, vi voglio presentare una persona.»

Rivolse a tutti un timido sorriso accompagnato da un "ciao".

I ragazzi la salutarono e subito fecero amicizia, invece Harry se ne stava in disparte ad osservarla.
Il suo sguardo sfacciato sul suo corpo la indusse ad arrossire violentemente. Kendall sgusciò fuori dal gruppo,non ne poteva più delle loro domande. Andò a rinfrescarsi in bagno, si sciacquò il viso ma una stretta ferrea sui fianchi la fece sussultare.
Alzò lo sguardo e vide Harry attraverso lo specchio, con il suo solito sguardo indifferente.

«Che fai?» Balbettò Kendall in soggezione.

«Ti ricordi cosa ti ho detto alla festa? Tu sei mia, la mia nuove preda.» Sussurrò al suo orecchio mordendone il lobo.

Ritrasse un gemito e si tolse da lui.

«Lasciami.» Disse indietreggiando.

Kendall in quel momento si sentiva eccitata, come se la pericolosità di Harry la stregasse.
Un ghigno si formò sul viso di Harry, la raggiunse in poco tempo mettendole le mani vicino la testa sul muro freddo.

«Non puoi scapparmi» Sussurrò.

Kendall si sentì mancare a quelle parole.
Quel suo essere misterioso la intrigava e non ne sapeva il motivo. Harry avvicinò le sue labbra a quelle di Kendall, il suo respiro era irregolare, l'aveva travolta come un tornado.
In poco tempo sentì le labbra di Harry sulle sue e sospirò.

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