Kendall si sfiorò le labbra con le dita ripensando a quando quelle perfette labbra si posarono sulle sue.
Harry se ne andò senza nemmeno lasciarle il tempo di parlare, come se non fosse successo nulla, se ne andò.
«Ti odio» Sussurrò Kendall ripensando a quel momento,nella sua camera, era sola.
Non sarò più senza il coraggio di affrontarlo.
Pensò.Si fece dare l'indirizzo di Harry da Niall e si mise in cammino decisa verso casa sua.
«Stronzo» Disse calpestando furiosa per terra continuando a camminare.
«Coglione» Esclamò colpendo un sasso.
«Ti strangolo con le tue stesse mani» Disse come se lui potesse sentirla.
Arrivò davanti all'abitazione, controllò il foglietto con l'indirizzo per essere sicura e suonò.
Harry aprì, era sorpreso.
«Che ci fai qui?» Chiese lui arrabbiato.
Ha anche il coraggio di arrabbiarsi. Pensò.
.on fece altro che aumentare la rabbia di Kendall.
«Hai anche il coraggio di arrabbiarti?» Sbraitò lei.
«Cosa ho fatto?» Chiese Harry confuso.
«Tu mi hai baciata, fatto complimenti e poi te ne sei andato come se non fosse successo nulla!» Continuò lei inviperita.
«Cosa volevi che facessi? Che ti mettessi la coroncina e ti dicessi "ti amo"» Iniziò anche lui a gridare.
Anche se quel "ti amo" non era stato detto veramente lei ebbe lo stesso un sussulto al cuore.
«No, avrei voluto semplicemente che tu mi dicessi il perché del bacio, deficiente» Gridò lei spingendolo con una mano.
«Quindi così?» Esclamò Harry.
La prese di scatto e iniziò a baciarla. Kendall non poteva spostarsi, perché Harry le teneva con la mano premuta contro la sua.
Lasciarsi andare o lottare contro i propri sentimenti?
Si chiedeva Kendall.
Non voleva ricascarci e sicuramente lui domani sarebbe tornato come prima.
Arrogante e stronzo.
Harry la trascinò in casa chiudendo la porta con un piede, Kendall non sapeva cosa avesse in mente Harry. Sapeva solo che la voleva usare,non era amore.«Ti odio» Sussurrò lei sulle sue labbra.
«E io ti amo, che bel casino eh»
Le sembrò di sentire ma si convinse che era lei che si faceva filmini. Quando Harry si staccò d'impulso Kendall gli diede uno schiaffo.
Harry si portò una mano sulla guancia guardandola sconvolto.«Porca troia, sei impazzita?» Ringhiò Harry.
Kendall si maledì mentalmente sapendo che se l'era cercata.
«Harry» Sussurrò lei.
Lui non aveva per niente un espressione rassicurante, dopo vari minuti la prese per i polsi e l'attaccò al muro.
La stretta nei polsi era rigida e Kendall sentì che quasi si era bloccata la circolazione del sangue alle mani.«Tu non ti devi neanche permettere di toccarmi, che pensavi che io ti amassi? Beh non ti amo e non ti amerò mai, mi fai schifo, non amerò mai una persona come te, rassegnati quindi smettila di fare la dura che non ti si addice! Sei solo una mocciosa che crede di poter fare l'adulta!» Sbraitò contro di lei.
Kendall sentì le lacrime scenderle sul volto incontrollabili, non poteva reagire, gridare, urlare o almeno parlare perché Harry era stato troppo duro e meschino, non riusciva neanche a parlare perché fu come se delle lame l'abbiano colpita.
Fuggì via da quella casa lasciandosi dietro Harry e tutti i suoi problemi.«Kendall!» Esclamò Rosalind al telefono con entusiasmo.
«Non sai cosa mi è successo, Niall mi - ma tu piangi?» Chiese Rosalind fermandosi dal raccontarle.
«No» Sussurrò ma la sia voce la tradì perché si incrinò e uscì solo un piccolo lamento.
«Tra cinque minuti sono da te!» Esclamò Rosalind riattaccando.
«Cos'è successo?» Le chiese Rosalind nel vederla piangere.
Kendall le raccontò tutto,non poteva ancora credere alle parole di Harry.
«Come si è permesso, ora vado io e gliene dico quattro!» Esclamò Rosalind infuriata.
Fece per alzarsi ma Kendall la fermò.
«No, non voglio altri problemi, lascia perdere» Disse Kendall cercando di calmarla.
Ma non fece altro che aumentare la sua rabbia, come niente fosse andò a casa di Harry trascinandosi Kendall con lei.
Suonò alla porta e Harry aprì,appena vide Rosalind sbuffò ma quando vide le condizioni di Kendall il suo viso si addolcì, era forse dispiaciuto, neanche lui ancora sapeva spiegarselo il motivo.«Brutto zoticone guarda come l'hai ridotta ma ti sembrano cose da dire? Il moccioso sei tu, devi ancora crescere e imparare a comportarti civilmente come un adulto!» Ringhiò Rosalind indicando Kendall con un dito.
«Non è colpa mia, la signorina qui presente mi ha tirato uno schiaffo e pensava anche che io l'amassi, cosa dovevo fare giurarle amore eterno?» Esclamò Harry irritato.
Era una mezza verità perché Harry qualcosa iniziava a provarla per lei ma non riusciva ancora a capire se era odio o amore.
«Dovevi semplicemente parlarle e dirle il motivo del bacio allora!» Gridò Rosalind.
«Non avevo nessun motivo, mi andava di farlo e l'ho fatto!» Gridò a sua volta Harry.
Rosalind gli tirò uno schiaffo, forte a tal punto che gli fece girare il viso.
«Questo è da parte sua» Disse Rosalind sprezzante.
«Andiamo.» Sussurrò Kendall.

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Vieni con me
ChickLitUna protagonista con il carattere gentile e segnata dal destino della vita, la ammirano per il suo carattere forte ma è veramente così forte come sembra? Riuscirà a mantenere sangue freddo quando il passato di Harry tornerà? Il libro è coperto dal...