Capitolo 6

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«Grazie per avermi accompagnata» Disse Kendall timida.

Harry fece un cenno con il capo.
Si girò e fece per andarsene anche Kendall stava per entrare in casa ma Harry all’improvviso la richiamò.
Si girò di scatto speranzosa.

«Domani sera c’è una festa, i ragazzi hanno detto se volevi venirci con noi»

Si vedeva che ad Harry non andasse a genio che venisse con loro ma ci passò sopra.
Kendall annuì ed entrò in casa.

Kendall chiamò Katrine perché era l’unica di cui poteva fidarsi, aveva bisogno di consigli per come vestirsi per la festa visto che non sapeva proprio da dove partire.
Sentì un leggero bussare alla porta e disse che era aperto.
Katrine era più emozionata di lei perché per lei era la prima volta che Kendall andava ad una festa, Kendall si era scordata di quel piccolo particolare: di dirle che era già andata ad una festa anche se se n’era andata nemmeno il tempo di entrare.

«Di chi è la festa?» Chiese sorridendo Katrine.

«Non lo so, dei miei amici mi hanno invitata» Disse dubbiosa Kendall.

Katrine sorrise maliziosamente.

«Oh, non è quello che pensi!» Disse quasi urlando Kendall isterica.

Katrine rise.

«E questi amici come sono?»

Kendall si era preparata per l’interrogatorio di Katrine ma sinceramente sperava che non le avesse chiesto nulla.

«Simpatici, tutti tranne uno: Harry, lo odio, se ne sta sempre in disparte ed è uno stronzo»

«Come abito cosa vuoi indossare?»

«Qualcosa di adeguato, non da suora certamente»

Katrine guardò nel suo guardaroba, trovò un vestito troppo lungo con dei fiori alla fine.

«Con qualche modifica sarà bellissimo» Mormorò Katrine più a se stessa che a Kendall.

Iniziò a tagliare il pezzo di stoffa in eccesso e le maniche anche, formando un corpetto a cuore, era di un blu notte, il colore preferito di Kendall.

Arrivò davanti ad una grande villa con accanto i ragazzi.
C’era un via vai che non finiva più, entrò e una puzza di alcool le fece chiudere il naso, sul suo viso si formò una smorfia disgustata.

«Andiamo a sederci lì!» Gridò Niall per sovvrastare la musica che rimbombava nelle orecchie di Kendall, a tal punto che le entrò anche nel cuore sembrava sentire ormai anche il battito del suo cuore.

Si sedettero su dei divanetti che al centro richiudeva un tavolino.

«Volete da bere?» Chiese Jerry.

«Una vodka.» Disse Harry.

Gli altri anche loro presero lo stesso.

«Tu Kendall?»

«Non saprei.»

Era indecisa se prendere un alcolico, non voleva ridursi ad essere come una pazza che ride ogni minuto.

«Sicuramente prenderà acqua» Disse sghignazzando Harry.

«Anch’io lo stesso» Disse convinta, per una volta non voleva darla vinta ad Harry.

«Kendall, Harry è ubriaco marcio, lo puoi portare tu a casa?» Le chiese Alex.

I ragazzi erano magicamente scomparsi era rimasto solo lui.

«Ma non so dove abita!» Disse ovvia sperando di uscirne, non voleva avere a che fare con Harry specialmente se era ubriaco.

Kendall si rassegnò e andò in cerca di Harry.
Finalmente lo trovò e anche non solo. Era in compagnia di una bionda finta che gli divorava il viso.
Kendall alzò gli occhi al cielo e strattonò il braccio di Harry in modo che si staccasse.
Harry si staccò e quando la vide le rivolse un sorriso malizioso.

«Ti presento Kendall, la stronza che mi ha rubato il cuore» Disse ridendo Harry.

Kendall si sentì mancare ma rimase impassibile.

«Harry andiamo, dobbiamo tornare a casa» Disse ormai al limite della sopportazione.

«Uh a casa, scusa tesoro ma abbiamo da fare.» Disse sorridendo maliziosamente alla bionda e prese Kendall per mano trascinandola via.

«Letto o divano?» Chiese Harry all’improvviso sorridendo fuori.

«Pugno o calcio?» Ricambiò Kendall arrabbiata.

«Mi piace quando fai l’aggressiva» Disse avvicinandosi a lei.

«Non pensarci nemmeno!» Le diede un bacio a stampo e rise.

Kendall rimase pietrificata.
Non poteva rendersi conto cosa stava facendo essendo ubriaco ma qualcosa con quel bacio si scatenò in lei.

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