Capitolo 4

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Dei tichettii la riportarono alla realtà, andò verso la finestra e vide essere colpita da dei sassolini.
L’aprì e guardò fuori.
Spalancò gli occhi nel vedere i ragazzi di quella mattina giù.

«Che state facendo?» Sussurrò quasi urlando.

«Vieni con noi al lago nel bosco» Disse Niall.

«Non posso, sono in punizione» Esclamò Kendall.

Vide Harry ridere piano, non era con i ragazzi ma era seduto su un muretto con le braccia incrociate al petto con lo sguardo rivolto alle stelle.
Avrebbe voluto tirargli uno schiaffo.

«Eddai, metti due cuscini sono le coperte ed esci dalla finestra, ti prendiamo noi al volo»

«Ma siete pazzi?» Disse Kendall quasi urlando istericamente.

Niall sbuffò.

«Lasciala stare Niall, non ha il coraggio di scappare» sogghignò Harry.

Gli rivolse uno sguardo truce.

«E va bene.» Esclamò convinta.

Niall spalancò gli occhi come Harry. Rientrò e mise i cuscini, prese il telefono e le cuffiette, mise tutto nei jeans.
Uscì dalla finestra risultando seduta sul davanzale, si buttò chiudendo gli occhi.
Delle braccia forti l’afferrarono e la misero in piedi.
Si aspettò che fosse stato Niall, invece si ritrovò due gemme fissarla senza vergogna.

«Ora non ti montare la testa perché non ti ho fatto rompere la testa sulla terra» Disse Harry scocciato alzando gli occhi al cielo.

Non gli piaceva che quella “ragazzina” lo fissasse, per niente.

«Grazie» Sussurrò Kendall.

Harry si girò iniziando a camminare facendo finta di non averla sentita. Kendall pensò quanto fosse stata stupida, quel ragazzo sicuramente non conosceva nessuna buona maniera e neanche un “prego” le rivolse.

«Andiamo Kendall» Disse Niall riportandola alla realtà.

Seguì i ragazzi senza proferire parola, era impegnata nel guardare l’andatura di Harry muoversi sicura davanti a sé, le spalle larghe e le braccia tatuate gli davano l’aria da cattivo ragazzo, si era promessa di non guardare mai uno come lui, invece si ritrovò con Harry che non poteva farlo uscire dalla sua testa.

«Odio essere fissato!» Sputò Harry arrogante girandosi di scatto verso Kendall.

Lei rimase impietrita, come aveva potuto vederla, si domandò.

«Non ti stavo fissando» Disse fingendosi sicura di sé.

«E anche le persone che mentono» Disse Harry ad un palmo dal suo viso.

La guardò attentamente cercando di afferrare ogni sua mossa ed emozione.
Kendall iniziò a sudare freddo e deglutì.

«Dai Harry, finiscila.» Niall la salvò da quella situazione abbastanza imbarazzante.

Harry si voltò e proseguì senza proferire una parola.


«Come avete scoperto questo posto?» Sussurrò Kendall ammirando la meraviglia che le si presentava di fronte.

Un lago cristallino giaceva di fronte a lei circondato da erba verde, la luna rispecchiava nell’acqua del lago, una grande roccia giaceva vicino al lago, posto perfetto per sedersi, pensò.

Era tutto perfetto,
la quiete che circondava l’area dava una totale sensazione di relax.

«Per caso, Harry l’ha scoperto.»

Kendall voltò di scatto la testa verso di Harry.
Lui guardava attentamente la luna, non la calcolò minimamente.

«Vorremmo fare un piccolo falò, io, Jerry e Alex andiamo a cercare la legna mentre voi aspettate qui, Harry sii gentile.» Lo raccomandò Niall.

Harry fece un cenno con la testa.
Io annuì e i ragazzi scomparvero in mezzo alla boscaglia.

«Perché sei dovuta venire a quella fottuta festa?» Sbottò Harry all’improvviso irritato.

«Eh?» Disse Kendall facendo una smorfia.

Era confusa e presa allo sprovvisto.

«Sì, perché sei venuta? Non potevi giocare con le bamboline, perché cazzo semplicemente non sei restata a casa?» Sputò ancora.

«Che problemi ti ha creato la mia presenza?» Disse Kendall al limite della sopportazione.

Harry scese dalla roccia e se lo ritrovò, ancora ad un palmo dal viso.

«Che non riesco a eliminarti dalla mia fottuta testa e vederti mi crea ancora più problemi» Kendall perse un battito.

Non riusciva a dimenticarla, era strano sentirselo dire da lui.

«Perché non riesci a eliminarmi dalla tua testa?» Sussurrò Kendall insicura della risposta.

«Ti hanno mai detto che fai troppe domande?» Chiese Harry appoggiando una mano sulla guancia di lei, iniziò ad accarrezzarla ma si fermò di scatto e si allontanò camminando avanti e indietro.

«Oh, fanculo» Esclamò Harry.

Senza poter metabolizzare la cosa si ritrovò con le labbra di Harry sulle sue.

La stava baciando, veramente.

Non sapeva perché ma ricambiava, mando il mondo a fanculo mentalmente e si lasciò trasportare da quel aroma di menta e tabacco.
Il bacio diventò da casto a passionale, a tal punto che Kendall iniziò a tirare delicatamente le ciocche dei capelli di Harry, lui emise un gemito profondo. La sbatté ad un albero e portò una gamba di Kendall su.
Iniziò ad accarezzarle la coscia mentre la baciava, Kendall sentiva una strana sensazione come se andasse a fuoco, come se non le bastasse.
Si sentiva ridicola, sembrava una ragazzina in calore.

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