Capitolo 9

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«Kendall!»

Il suono della voce di sua madre che urlava il suo nome la fece svegliare all'improvviso, sapendo che sua madre veniva ogni mattina a controllare che tutto fosse a posto, come ai bambini di cinque anni ma per Kendall ora era importante nascondere Harry.

Cercò di alzarsi ma un braccio che la teneva saldamente glielo impedì. Si maledì mentalmente per essersi fidata di lui e anche lui che aveva mentito dicendo di dormire per terra.

«Harry!» Quasi gridò in preda al panico.

Nessun segno di vita anzi la presa si rafforzò ancora di più.

«Harry!» Lo richiamò ancora ma niente, ottenne solo un suo gemito.

«Oh Kendall, continua» Harry mormorò gemendo.

Kendall diventò rossa per l'imbarazzo volendo gridare.
Lo spinse con una tale forza da farlo cadere per terra, era diventata sicuramente un pomodoro.
Non voleva neanche immaginarsi cosa stesse sognando.

«Ma sei pazza?» Tuonò Harry massaggiandosi la nuca.

«Non ti svegliavi e adesso stavi gemendo il mio nome con tanto di frase!» Disse quasi isterica.

Lui spalancò gli occhi, probabilmente per la sorpresa che Kendall lo avesse sentito.

«Ora muoviti e nasconditi che tra poco arriva mia madre!» Disse isterica.

Se avrebbe potuto avrebbe sicuramente gridato per l'ansia, certe volte anche le sue ansie hanno l'ansia. Harry sbuffò infastidito e si alzò.

«Nasconditi in bagno e non uscire per nessun motivo se non vuoi ritrovarti senza palle!» Disse minacciosa spingendolo nel bagno.

Appena chiuse la porta tirò un sospiro di sollievo e filò subito nel letto, fece finta di dormire giusto in tempo per sentire sua madre entrare.

«Kendall, alzati! Devi prepararti per la scuola» Disse sua madre.

Kendall fece finta di essere assonnata e fece un cenno col capo.
Sua madre uscì e anche Harry uscì dal bagno.

«Io vado» Disse andando verso la finestra.

«Non vorrai mica scavalcare dalla finestra!» Disse Kendall.

«Hai altre idee?» Chiese ironico Harry.

«Ti faccio uscire dalla porta di servizio ma fa silenzio!» Sgusciò fuori dal letto e prese Harry per mano.

«Quasi quasi rimango» Sentì Harry sussurrare.

Non capì perché quella sua affermazione ma vide dove era puntato lo sguardo di Harry, sul suo sedere.
Gli diede uno schiaffetto e lo fece uscire dalla sua camera.

«Ora dobbiamo stare attenti perché. . . » Non fece in tempo a finire che sentì dei passi lungo il corridoio.

Spinse Harry nella sua camera e chiuse la porta.

«Hei papà» Disse nervosa sorridendo, quasi gridò nel parlare.

Suo padre la guardò confuso.

«Che fai alla porta?» Le chiese sorridendo.

«Sono andata in bagno» Disse indicando il bagno degli ospiti.

«Ma tu hai un bagno personale» Disse suo padre scettico.

Kendall si sentì avampare.

«Ah sì, me ne ero scordata, sai con la scuola che mi devo preparare e quindi non faccio più caso in quale bagno vado» Disse ridendo nervosa.

«Stai bene, Kendall?» Le chiese suo padre, era ovvio che aveva dei sospetti.

«Sì, papà» Suo padre la guardò ancora un minuto per vedere se stava mentendo.

«Vieni a fare colazione dopo che ti sei vestita» Disse guardando le sue ciabatte di Spongebob.

Kendall arrossì e annuì.
Suo padre finalmente se ne andò, lei entrò nella sua camera trovando Harry sul letto trattenere una risata.

«Puoi ridere» Disse seccata.

A quel punto lui scoppiò a ridere, più guardava le sue ciabatte più rideva.

«Hai finito?» Chiese Kendall con un pizzico di ironia.

Harry cercò di calmarsi e annuì ma appena il suo sguardo incontrò ancora le ciabatte scoppiò di nuovo a ridere girandosi nel letto.
Kendall ne aveva le tasche piene e andò da lui.

«Vediamo se con questo ridi» Mormorò dandogli un calcio nelle palle.

Harry smise di ridere e un gemito di dolore scappò dalle sue labbra. Kendall lo guardò diabolica.

Mai mettersi contro Kendall Mendles.
Pensò.

«Se non vuoi che te le taglio direttamente seguimi senza fiatare» Disse autoritaria.

Harry la seguì borbottando qualcosa di incomprensibile.
Lo fece uscire e chiuse la porta. Finalmente poteva stare in pace. Andò in cucina e si sedette a tavola.

«Kendall, ma sei ancora in pigiama?» Chiese sua madre frustrata.

«Mamma in pochi minuti mi vesto tanto» Disse sbuffando.

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