Freya's POV:
Erano passati 3 giorni dalla festa e avevo deciso di parlare con Damon che continuava a non farsi sentire.
Arrivai fuori casa Salvatore verso le 8 del pomeriggio e bussai con forza.
"Damon cazzo apri, so che sei dietro questa maledetta porta." dissi arrabbiata per il suo comportamento.
"Finalmente." dissi quando dopo poco aprì la porta.
"Cosa sei venuta a fare?" mi chiese guardandomi ma con uno sguardo assente, non lo riconoscevo più.
"A parlarti. Non riesco più a sopportare questa situazione." dissi spingendolo per entrare.
"Ma io non voglio parlare, puoi anche andare." disse senza un minimo di umanità nella sua voce.
"Non fare lo stronzo, sai che ci tengo troppo a te per lasciarti ancora in questo stato." dissi cercando di essere il più calma possibile.
"Non mi serve assolutamente la tua pietà, non ho bisogno di essere salvato da te." disse acido più che mai.
"Io non voglio salvare nessuno e tantomeno darti la mia pietà." dissi allo stesso tono.
"Ma se tu vivi per sentirti la 'salvatrice'...nessuno ha bisogno di te, e sai perché? Perché dovresti essere salvata prima tu, ma non lo ammetterai mai, come non riesci ad ammettere che è per colpa tua se tutti siamo in questa fottuta situazione." disse avvicinandosi beuscamente a me.
"Spero tu stia scherzando Damon.." dissi fissandolo negli occhi.
"Assolutamente no. È colpa tua se sto così, è colpa tua se Leah ha lasciato mio fratello, è colpa tua se loro sono qui, ed è colpa tua se Tyler è morto." disse sputando queste parole con rabbia.
"Damon.." cercai di dire con le lacrime agli occhi.
"Niente Freya, e non sei così brava come vuoi mostrare a tutti, sei forse la peggiore di tutti. Vorrei solo non averti mai conosciuta." disse spingendomi con forza verso il muto tanto che caddi.
"Damon ti prego non dire questo..ragiona." dissi rialzandomi ormai piangendo.
Non mi aspettavo quelle parole, tantomeno da lui, dalla persona che credevo mi amasse di più di tutto, dalla persona che mi avrebbe sempre protetta e aiutata, ma mi sbagliavo, riuscivo solo a farmi odiare.
"È quello che penso, non fingerti innocente, io ricordo tutte le cose terribili che hai fatto, e che le tue amiche attuali, ma ancora per poco, non immaginano nemmeno. Quindi smettila di indossare la maschera da santarellina che non sei. Ti amavo, Dio solo sa quanto ti amavo, e forse ti amo ancora, ma non mi meriti. Quindi adesso vattene e non tornare più." disse prima di aprire la porta.
"Non sono, e non ho mai cercato di sembrare quella che non sono, non sapranno tutto, ma tutti hanno i propri scheletri nell'armadio. Sono sempre stata sincera con te, dal primo giorno in cui ci siamo incontrati, e non rimpiango niente, assolutamente niente, se per un rifiuto ti comporti così, non so davvero dov'è finito il Damon che ho amato, il Damon che è diventato come un fratello per me. Se non vedermi è quello che vuoi lo farò, sarà come se non ci fossi in questa città, ma ricorda che sei importante per me. Ritorna in te, mi manchi." dissi prima di correre fuori piangendo.
Non capivo davvero perché.. era già capitato che Damon 'impazzisse' ma ero sempre riuscita a risolvere, ma quella volta era come se non ci fosse niente da fare.
Corsi nel bosco e mi sedetti a pensare, mentre non riuscivo a fermare le lacrime.
Mi sembrava che la vita che, dopo tante difficoltà, ero riuscita a crearmi stava man mano cadendo a rotoli.
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Blood..[One-Direction]
أدب الهواةUna città...Bloodhill. Una storia...quella di 5 ragazze. Sangue, tanto sangue, ma anche tanto amore. Vampiri, licantropi e streghe esistono, e possono essere davvero spietati, ma mai quanto gli Originali. ------------------ Ci sono nomi e riferiment...