-ok, prova con il creare della pioggia- mi consigliò Andrew, ormai erano un po' di giorni che mi allenavo, ma ancora i risultati non erano quello che speravo di ottenere con tutto quel duro allenamento.
Provai, e ci riuscii, ma solo per pochi secondi, l'aria era umida e questo facilitava le cose
-Kiersten, concentrati-
-Lo sto facendo!-
-prova ancora-
-ci sto provando! Non vedi che mi sto sforzando di farcela?!-
La rabbia mi assalì, migliaia di piccole gocce cominciarono ad alzarsi intorno a me e si scagliarono contro Andew, caddi a terra: ero svenuta, ma ero come coscente anche se il mio corpo inerme continuava a giacere sulla strada, sentii Andew gridare il mio nome e la sua mano alzarmi la testa.
-Kiersten?, Kiersten? Svegliati!-
-non provare a dirmi cosa devo fare- gli dissi con la poca voce che mi rimaneva
-da quanto sono a terra?-
-5 minuti-
-oddio!-
Stava piovendo, ero ancora accasciata a terra con Andew seduto affianco
-mi hai fatto spaventare-
-che c'è, ti preoccupavi per me?-
Scherzai mentre mi alzavo, era tutto bagnato, con gli occhiali pieni di goccioline, non capivo come facesse a vedere
-no, io, scherzi! È solo che..... non sapevo cosa dire come scusa se qualcuno ti avesse vista in quelle condizioni, tutto qui-
Gli lanciai quel tipo di occhiata che si fa a chi è certo che sta mentendo ma oltrepassai il discorso, infondo anch'io mi ero un po' affezionata a lui, era il mio mistico aiutante ormai e passavo la maggior parte dei miei pomeriggi stando in sua compagnia, ormai si può dire che eravamo diventati quel tipo di amici che non vogliono ammettere di esserlo.
Ripensai al pomeriggio passato con Oliver, tre giorni prima, da quella volta ci scambiavamo solo fugaci sorrisi durante la ricreazione soprattutto perché con gli allenamenti non avevo trovato il tempo di chiedergli di uscire, sta volta per davvero
-da quanto piove?-
-2 minuti-
-come fai ad essere così bagnato?-
-mi hai scagliato addosso dell'acqua non ricordi?-
-a si come dimenticare-
Rise e io con lui, mi accorsi che aveva un piccolo taglio sulla guancia da cui usciva un rigolo di sangue viscoso
-e quello come te lo sei fatto?- gli chiesi indicando la ferita
-a no non è nulla-
-sono stata io non è vero?-
-già ma non fa male tranquilla-
-mi dispiace, il libro ha ragione, noi streghe siamo cattive sappiamo solo fare del male a coloro a cui vogliamo bene-
-mi vuoi bene? Da quando?-
-mmmmh forse proprio bene no ma...-
-e smettila!-
Risi lui rimase serio, mi fissò per un po' di tempo, ormai era piacevole stare con lui, dopo qualche mese che passa in compagnia di una persona ci fai l'abitudine, e ti ci affezzioni
-forse è meglio tornare o rischi di ammalarti siamo a Novembre sai?-
-già a Novembre? Cavoli, sono passati già tre mesi dall'inizio di tutta questa faccenda, è già-
-già e io non so ancora controllare questi stramaledetti poteri-
-ma perché vuoi così tanto controllarli, insomma, potresti non utilizzarli mai, lasciare tutto questo alla spalle e andare aventi come una ragazza normale-
-non è così facile, e poi hai visto cosa faccio, sono dalla parte dei cattivi e se non so controllarmi posso fare del male-
Gli accarezzai il viso, dove si era tagliato e guarii la sua ferita
-ali nere o bianche per me sarai sempre un angelo-
Detto questo si avvicinò a me e mi baciò, non lo respinsi, al contrario, poi ci staccammo
-ehm scusa mi spiace davvero-
Si alzò
-no, tranquillo, aspetta...-
Era andato via, come era possibile che fossi arrivata a baciarlo? Mi alzai, ero tutta bagnata dalla pioggia, ma con un gesto fugace delle dita mi asciugai: l'unica cosa che avevo imparato a fare in quei tre mesi. Me ne andai e mi accorsi che stavo piangendo, non ne sapevo il motivo, istinto così, non ero riuscita a fermare le lacrime, cominciai a correre a quel punto, diretta verso casa
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Angelo O Strega
FantasyA volte è difficile capire se si è dalla parte dei buoni o da quella dei cattivi