spiegazioni complicate

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Mi sedetti sulla panchina dove Oliver si era già messo comodo.
-ok, comincia a spiegare- mi incitò
Stavo cominciando improvvisamente a sudare freddo.
Buttai fuori l'aria dai polmoni poi cominciai, dovevo sapere se mi avrebbe amata lo stesso
-allora se non vorrai più stare con me non ti biasimerò ok? Avrai ragione-
-ok- era particolarmente serio
-io sono una strega-
-una cosa?! Non prendermi in giro Kiersten, ti ricordo che ieri mi hai fatto preoccupare un casino-
-si lo so e scusa...ma....non sto scherzando-
-Kiersten veramente....-
-ok ti mostro che sto dicendo la verità- la mia voce aveva una nota di come...sofferenza? E non ne sapevo il motivo
-ok su dai mostrami i tuoi poteri, che ovviamente hai- era normale che fosse un po arrabbiato e non si fidasse di me.
Mi concentrai affondo su quello che intendevo fare, gli avrei mostrato come sapevo far fluttuare un sasso, una magia da nulla che ormai mi usciva abbastanza bene.
Davanti ai suoi occhi però era tutto più difficile, mi scrutava attentamente, con lo sguardo di uno che attende risposte e che si sta scocciando perché chi gliele deve dare cerca di perdere tempo in ogni modo.
Il sasso che prima si trovava appoggiato sull'asfalto davanti ai miei piedi si librò in aria e cominciò a fluttuare, Oliver assunse subito uno sguardo diverso ma non era come quello di Andrew quando gli avevo svelato di essere una strega, il suo era più di uno che fatica a credere ma non trova risposta alternativa.
-wow- si limitò a dire
-mi credi ora?-
-....sì....penso...cioè....tutto ciò è davvero strano-
-lo so....e devi sapere dell'altro-
-riguarda le ferite vero?-
-si.....dentro ogni strega, c'è una parte buona "umana" e una parte che la rende una strega, una parte...malvagia-
-aspetta, aspetta, aspetta, vuoi dire che una specie di te malvagia ti ha quasi uccisa?-
-...in poche parole....emh...si-
Sembrava un po' turbato, forse alle troppe notizie scoperte tutte in una volta, lo capivo, c'ero passata anch'io.
-riguardo al fatto che....se ti lascio ho ragione a farlo....-
A sentire quelle parole il cuore cominciò a battermi forte nel petto, mi preparai psicologicamente a un suo rifiuto, anche se sapevo che ci sarei rimasta male anche con dodici milioni di preparazioni, anche se avessi letto il futuro e sapessi del suo no due mesi prima.
Lui non finì la frase però, si avvicinò a me, mise la sua mano tra i miei capelli e mi baciò, quel momento ero come una cassetta che funzionava male, passavo da me all'altra me in continuazione, proprio come fa una cassetta rotta dove si vede ogni tanto lo schermo nero con dei puntini bianchi e poi il film riprende per riinterrompersi di nuovo, ora però lo sapevo, lui mi accettava anche così anche sapendo che ero la persona più spietata e crudele al mondo e allo stesso tempo una normale ragazza di quattordici anni.
-mi piace questo tipo di risposta- gli dissi sussurrando appena mi staccai da lui, la mia voce era strana, come dolce e spietata allo stesso tempo e dietro alla mia schiena c'erano due splendide ali, differenti da quelle che avevo prima, avevano delle piume bianche qua e là

-che è successo?- le chiesi
-è la mia risposta ma non aspettarti che dica che l'amore è bello- rispose riluttante
-grazissime-

Mi ritrovai sballottata come in altra dimensione e.....

Angelo O StregaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora