la io che non sono io

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Come progressi negli ultimi giorni ero riuscita a non svenire quando cercavo di leggere nel pensero delle persone e stavo migliorano sul controllo delle ali, maggiori difficoltà avevo nel controllo della rabbia. Andrew mi spronava ad allenarmi, la maggior parte delle volte però, preferivo uscire con Oliver.
-prova ancora- mi ordinò
-domani non possiamo allenarci-
-Kia ne hai assoluto bisogno, non puoi uscire sempre con Oliver o quando ti arrabbi potresti usare involontariamente i tuoi poteri-
-bla bla bla, ammettilo che sto migliorando-
-non posso, io ammetto solo le cose vere-
Riprovai a far diventare l'acqua ghiaccio ma non ci riuscii
-ancora- mi disse
Poi risentimmo delle voci, probabilmente avremmo dovuto cambiare il posto degli allenamenti: erano ancora Max e gli altri e Andrew si allontanò a mio comando
-oh guarda chi abbiamo qui, oggi non sei uscita con Oliver non è vero?-
-mmmh...dimmelo tu-
-è così divertente continuare a baciarlo?-
Poi imitò un pollo anche se non capivo cosa c'entrava
-ah ah molto divertente- dissi sarcastica
Tutti dietro di lui ridevano, anche se era una scemenza ed ero sicura che da persona normale non mi sarei arrabbiata, ero una strega e...con problemi a controllare la rabbia. Qualcosa dentro di me uscì fuori, mossi semplicemente la mano e tutti i ragazzi stavano venendo soffocati da una forza immaginaria, una parte di me era come chiusa in una gabbia e diceva all'altra di smettere
-hai visto Kiersten?, hai visto la forza che puoi  avere? E tu che fai ti poni delle barriere stupide come l'amore: l'emozione più insignificante e inutile del mondo-
-ti sbagli, farmati! Ti supplico! Basta!- le lacrime mi scendevano dagli occhi, mentre sul suo volto c'era un sorrisetto sadico, compiaciuto, poi una forza mi libero dalle sbarre.
-Ferma Kia!- Andrew mi aveva spinta a terra brutalmente facendomi risvegliare e ricatturanto me stessa in me stessa anche se all'apparenza non ha molto senso.
Max e gli altri ricominciarono a respirare tastandosi il collo, stupiti in cerca di una soluzione
-cosa, cosa è stato?- chiese Max
Non sapevo cosa avrebbe potuto inventare Andrew in quella situazione.

-a cosa pensi?- la sua voce era rassicurante, era come se mi scaldasse in una giornata così fredda
-a una cosa successa ieri, nulla di importante-
-ok vuoi una cioccolata?-
-mmmh....sì- gli sorrisi, ma sapevo che i miei sorrisi non erano come i suoi, i suoi erano caldi dolci, quel tipo di sorrisi che ti possono far volare, i miei invece, erano più freddi ma non distaccati, solo un po'....glaciali.
-hai freddo?-
-un po'- anche se non ne avevo affato poteva sembrare strano che una persona con solo un giacca leggera non sentisse freddo con quel clima, e poi, sapevo quello che sarebbe successo.
Oliver mi avvicinò a lui, riuscivo a sentire livevemente il suo respiro caldo,
-ti stai soli rovinando, l'amore ti rende debole Kiersten, molto debole, forse la mia dimostrazione non ti è bastata? Ne vuoi un'altra? Sono gratuite-
-no!- non mi ero accorta di aver gridato non solo nella mia testa, Oliver si staccò
-che succede?- c'era una leggera preoccupazione nei suoi occhi, un leggero terrore che però svanì subito
-è, è che....- non avendo parole per spiegare avvicinai le mie labbra alle sue e lui sembrò ricambiare, non so per quanto rimanemmo lì l'uno accanto all'altra, vicini ma un rumore di un auto che correva accanto al marciapiede mi risvegliò da quell'incantevole sogno. In contatto col suo fiato e l'aria fredda creava piccole nuvolette di condensa, stranamente il mio fiato non faceva lo stesso effetto ma di che stupirsi?? Ero una strega in fondo.
-solo per eliminare i dubbi: io e te stiamo insieme?-
Stavo per rispondergli con qualcosa del tipo: hai dubbi? E poi baciarlo, ma improvvisamente un dubbio mi assalì: poitrei fargli del male, come avevo detto nella mia mente cioè aveva detto l'altra io che però ero io e...
-Kiersten?-
-io....sì ma....- cominciai ha sudare freddo
-aspetta un secondo perfavore-
-ok..- disse poco convinto, mi allontanai un poco e chiamai Andrew
-pronto Kia che succede?-
-allora io sono uscita con Oliver e lui mi ha chiesto di stare con lui ma io ho paura di fargli del male perché io cioè io malvagia dice che l'amore rende deboli e quindi non so che fare ti prego aiutami-
Dissi tutto quello di un sol fiato
-aspetta aspetta aspetta...respira-
-che devo fare?-
-hai due scelte: uno: gli dici di no e lo difendi ma vivi tutta la tua vita con la paura di amare triste e sola con ventidue gatti, o due: gli dici di si stai con lui ma ti alleni più spesso, non scartare subito l'offerta uno-
-ok credo di aver scelto- chiusi il telefono senza sapere quello che aveva di altro da dirmi e tornai da Oliver
-avevi dubbi?- ma poi fu lui a baciarmi.

Angelo O StregaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora