un incontro improvviso

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Il sole mi cuoceva la testa mentre avanzavo in silenzio nella strada verso casa, quel pomeriggio avevo voltuto uscire da sola per riflettere un po' sugli ultimi avvenimenti.
Non facevo che pensare a quello stramaledetto bacio, non ne capivo il perché.
Andrew in quei due giorni che erano passati non mi aveva rivolto parola, mentre, invece ero uscita una volta con Oliver.
Inciampai su una buca che c'era per terra
-che scema!- mi gridai da sola e non pensai che facendolo lo sembravo ancora di più
-tutto a posto?-
Mi chiese una voce dietro di me, era una voce maschile e calda, non mi era molto famigliare però. Una mano mi aiutò ad alzarmi, mi girai, davanti a me c'era un ragazzo con i capelli corti e neri, la pelle chiara e gli occhi nocciola e con delle sfumature sul verde formate dal sole: Gawain, era lì in piedi davanti a me, indossava una maglietta blu con in nome della marca scritto sul davanti in gigante e una felpa verde chiaro aperta, stava sorridendo
-si, tutto bene, grazie, ero distratta-
-a che pensavi, se posso saperlo ovvio-
-varie cose, non ci crederesti se te le dicessi-
Non ci posso credere, stavo davvero parlando con Gaw? Quel Gaw che fino a pochi mesi fa mi continuava a piacere? Parlare con lui però non mi faceva venire quelle elettrizzanti fitte al cuore che avevo quando parlavo con Oliver, parlare con lui era... era sorprendentemente normale ma piacevole
-ah, ok, dove stavi andando?-
-stavo tornando a casa, tu?-
-passavo di qui e ti ho vista ti va di fare un giro?-
-boh si, va bene-
Pensai che fare un giro con Gaw mi avrebbe tolto un po di pensieri dalla testa, così lo seguii, mi accompagnò in un posto dove c'erano un sacco di alberi che costeggiavano un vialetto pieno delle gialle foglie autunnali
-tu piace?-
-cosa?-
-il posto, c'eri mai stata?-
-no, cioè si mi piace ma no non ci sono mai stata. Che fai di solito qui?-
-mmmh... di solito.... penso mi aiuta, magari potrebbe aiutare anche te-
-forse si, sembra un luogo che può dare ottime ispirazioni-
Dissi quell'ultima frase con voce scherzosa, poi risi e Gaw con me, ci sedemmo, l'uno di fronte all'altra.
Respirava profondamente e guardava il cielo azzurro, c'erano poche nuvole
-sai qual'è il segreto di questo posto?-
-quale?-
-l'autunno lo rovina, nasconde sempre cose meravigliose basta guardarlo diversamente-
Mise una mano sotto lo spesso tappeto di foglie e ne tirò su un fiore, una margherita per essere precisi
-ma,... credevo che la stagione dei fiori fosse finita-
-le foglie mantengono vivi i restanti-
Mi porse la margherita che teneva in mano
-grazie-
-prego- sorrise, pensai che il suo sorriso era davvero bello: faceva vedere i denti appena, e mi accorsi che non solo il suo sorriso era bello, ma ormai i sentimenti che provavo per lui li avevo archiviati con si ma con i libri che non si leggono più, si mettono in uno scaffale e da lì non vengono più toccati finché un giorno non si ritirano fuori sorridendo per il ricordo, per poi eliminarli completamente e fare più spazio a quelli nuovi.
-ora penso che dovrei andare-
-ti accompagno se vuoi-
-se vuoi tu-
Mentre avanzavamo verso casa mia parlammo di svariate cose come il fatto che nonostante ci conoscessimo da ben otto anni fossimo usciti da soli solo poche volte, anche se non gli parlavo dalle medie mi ricordai di com'era alle elementari e pensai che non era cambiato molto, oltre l'aspetto, ridemmo un po' assieme
-sai cosa sembra?- gli chiesi
-cosa?-
-come i quei film noiosi dove i due ri ritrovano in una vietta con le foglie secche e umide per terra e si parlano ridendo, come due vecchi amici che non si vedono da tanto tempo poi scoprono di essere innamorati c'è la scena del bacio e poi finisce il film-
-quindi ora cosa toccherebbe-
-ho detto che sembra non che lo è -
Risi
-poi noi siamo veramente solo due amici e poi non ci amiamo- rise con me ma non ne sembrava tanto convinto.
Poi mi si avvicinò, forse troppo, si chinò su di me, mi stava per baciare, lo allontanai, che mi era preso, e che gli era preso?
-scusa- mi disse
-no è solo che, ah! Questa cosa mi fa davvero arrabbiare!-
-cosa?! Il fatto che ti abbia provata a baciare ti fa arrabbiare?-
-non quello è che tu mi piaci, cioè piacevi, tutte le elementari passate a sbavarti dietro, ma con la consapevolezza di non piacerti e ora che finalmente sono riuscita ad andare avanti a dimenticare e sostituire quello che provo per te tu vieni qui e cerchi di baciarmi?!!-
-io, io cosa?!-
-si mi piacevi!-
-e beh vuoi sapere una cosa? Sono 8 anni che mi piaci e ancora adesso continui a piacermi e non so come ti sia venuto in mente che non mi sei mai piaciuta!-
-beh sai che ti dico? Hai perso la tua occasione ora sono riuscita a nascondere le mie emozioni a perderle e non intendo cercarle perché ora che ho la forza di andare avanti non intendo mollare e cadere in basso-
-ok... messaggio ricevuto-
Poi se ne andò con le mani nelle tasche dei pantaloni e mi lasciò li da sola.
Diedi un calcio all'aria e mi misi le mani tra i capelli, cosa stava succedendo in quei giorni?

Angelo O StregaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora