Angelo O Strega

conflitto interiore

La mia vita era stata letteralmente rovinata dal punto di vista di amicizie: avevo perso molti amici e ora quasi tutti mi odiavano, scolastiche: avevo una bella nota lunga quattro pagine e una specie di sospensione, mertitate dovevo dire, e familiari: mia mamma si era arrabbiata per le rispostacce e per la nota, l'unico aspetto che era rimasto all'incirca invariato era però anche il più importante di tutti: Oliver, al quale, però, non avevo ancora spiegato nulla.
E avevo un enooorme conflitto interiore con me stessa, che bello vero?
Lei, cioè io, mi ripetevo sempre che era l'amore a rendermi debole, ma secondo un'altra parte di me non era affatto vero, forse il vero trucco era essere d'accordo con entrambe le parti di me: cosa alquanto...come dire?.....impossibile?, esatto letteralmente impossibile.
Si, dire che la mia vita era stata rovinata era giustissimo, non potevo azzeccare termini migliori. Se solo ci fosse stato un modo per far tornare tutto com'era.....peccato che il modo non c'era. Forse un rimedio usando la magia si ma io non sapevo usarla, o almeno la parte di me ancora sana di mente non lo sapeva.
-Kiersten! Kiersten!- mi voltai di scatto sentendo una voce familiare che gridava alle mie spalle
-Andrew, c...cosa c'è? Sei corso fino a qui?-
Aveva il fiatone e faceva fatica a parlare
-ho...ho.....ho-
-hai?-
-ho...ho una soluzione!- reggeva in mano il grosso libro rubato dalla biblioteca
-a cosa?-
-a tutto!- sembrava molto felice e sapevo che io avevo assunto un'espressione alquanto confusa
-in che senso a tutto?-
-tu hai combinato un bel casino no? Ecco io ho trovato il modo per risolverlo-
-e...e quale sarebbe?-
-un maleficio, il maleficio di Zelena-
-ne ho abbastanza di malefici, grazie lo stesso-
-no, aspetta, lasciami finire-
-basta okay? Ne ho abbastanza di tutto questo! Io sono una normale ragazza, non una strega, non so usare i miei poteri e...e faccio del male agli altri- le lacrime cominciarono a scendermi dagli occhi
-Kiersten, se funziona tutto tornerà com'era prima di quando hai liberato l'altra-
-Andrew...l'altra sono io-
-si ma tu sei anche questa, il maleficio, può essere utilizzato solo se c'è pace tra le due parti, per una strega di solito tutto ciò è facile, la parte buona viene...."distrutta" da quella cattiva, ma.....ma con te non è così, tu sei....speciale, sei anche buona e la tua parte buona tiene testa a quella cattiva, questo vuol dire che tu sei entrambe, tu puoi scegliere chi essere- mi lasciai cadere tra le sue braccia, era confortante, abbracciarlo, sentire che era dalla mia parte, ma le lacrime continuavano a scendere
-è troppo difficile- gli bisbigliai nell'orecchio con la voce tremante di chi sta piangendo
-ce la puoi fare, sei più forte di quanto credi, ce la possiamo fare- mi disse in risposta, la sua voce era premurosa e calda, come non l'avevo mai sentita, mi diede un po di forza, un po di coraggio.

-c...ciao-
-ciao, hai pensato alla mia proposta?-
-q..quale proposta?-
-quella che tu smetti di amare e ti lasci distruggere da me!-
-non mi hai mai fatto una proposta del genere-
-te la sto offrendo ora allora-
-no-
-forse hai bisogno di pensarci un po su-
-no! Tu ora ascolti me! Noi dobbiamo andare in pace, dobbiamo...-
-rifiuto l'offerta e vado avanti grazie...non mi fonderò mai con te! Solo per quel maleficio vero? Ah che sciocca, mai!-
-avremo dei punti in comune no?-
-no, non penso-
-abbiamo tutte e due le ali-
-si ma questo non significa nulla-
-non puou dire di non aver provato nulla quando Oliver ti ha baciata-
-si ho provato un senso di debolezza e di fragilità, come se i miei poteri mi fossero stati tolti dal corpo-
-hai provato anche piacere e io lo so-
-ti sbagli, l'amore è un emozione orrenda-
-questo è quello che dici tu!-
-io sono te!-
-allora lo ammetti!-
-no io non sono te!-
-ti stai contraddicendo, allora te lo dirò io, io non sono te e tu non sei me, ma noi facciamo parte di un'unica cosa e dobbiamo andare d'accordo-
-mai!-
-non ti sforzi nemmeno-
La toccai era come se sapessi quello che stavo sapendo e sinceramente, non ne avevo la men che minima idea