"Perchè è la persona che sono... È la cosa che sono"
Cosa?
Aspetta, che cos'è lui?"Che cosa sei?" Domando di nuovo
Non risponde, mi rivolge solo uno sguardo freddo allora urlo "che cosa diavolo sei ?"Poi in un secondo mi ritrovo attaccata al muro con una mano intorno al mio collo a lottare contro la sua presa.
"Non osare alzare mai più la voce con me, umana! Se lo farai ancora ti ucciderò proprio come ho fatto con quei ragazzi la!!" Ringhia indicando i ragazzi mentre io chiudo gli occhi per la paura, sperando che questo sia solo un sogno. Ma che diamine è quest uomo ?Sogghigna "Sai per essere un umana, sei veramente patetica"
Ouch
"Mi è già stato detto" mormoro
"Cosa?" Domanda
"Niente" provo a cambiare argomento.Si avvicina al mio orecchio e con voce rauca dice "te la metto giù in questo modo. Le persone mi chiamano il piccolo aiutante di Satana oppure Satana stesso. Porto via le persone dal loro mondo. Sono sempre in agguato nell'oscuritá bisognoso di cibo. È delizioso. Rosso, caldo , solitamente viene fuori da qui -"
Posa due dita su un punto preciso del mio collo provocandomi dei brividi."Il miglior modo per averlo. Avere occhi e denti differenti. Ora.. Dimmi te che cosa sono"
Satana.
Cibo rosso e caldo.
Nell'oscurità.
Occhi e denti diversi.
Resto senza fiato.. O mio dio
"Un vampiro" sussurro
Sogghigna "brillante la ragazza"
I miei occhi si allargano e inizio a respirare incontrollabilmente.
"N-no non può e-essere vero. I v-vampiri non esistono""Beh è vero. Che tu ci creda oppure no"
"Senti i-io dovrei tornare a casa da mio padre, quindi s-se vuoi scusarmi" dico nervosamente
Mi sposto dalla parete e inizio a camminare verso la porta. Sento il suo freddo rimanere dietro di me. Apro la porta e cammino lungo il corridoio fino a scendere le scale. (Foto all'inizio del capitolo)
Guardo indietro per essere sicura che non mi stia seguendo e fortunatamente non lo sta facendo. Vedo di fronte a me la porta cosí corro verso di essa e la apro.
Ma poi una grande mano mi blocca e la richiude. I miei occhi si allargano per lo shock e per paura non appena sento un caldo respiro contro il mio collo.
Dei brividi percorrono la mia spina dorsale, ancora.Lo sento avvicinarsi al mio orecchio e sussurrare "tu non vai da nessuna parte" il panico inizia a crescere e ricomincio a respirare velocemente.
Mi giro verso di lui e noto che i suoi occhi sono rossi. Indietreggio fin quando la mia schiena sbatte contro la porta. Lui mi si avvicina e dice "il tuo cuore sta battendo incessantemente e posso sentire il tuo sangue scorrere nelle tue vene"
Sgrano gli occhi e lui ride maleficamente. Si abbassa verso il mio orecchio e ringhia "sei spaventata?"
Diamine si che lo sono.
Cerco di non far trasparire la mia paura e dico "n-no"
Ride animatamente "oh veramente?"
Annuisco continuando a tremare per la paura.Ho paura di quello che possa farmi. Non sono mai stata cosí spanventata in vita mia. Preferirei essere bullizzata da Charles piuttosto che essere qui ora.
Mi ucciderà. La morte di mia mamma, mio papà che è un tossico/ubriacone e le persone a scuola che sono delle teste di cazzo. È dio che mi dice che è l'ora della mia fine.
Il suo respiro soffia sul mio collo. Piagnucolo per la paura e lui ghigna "hai un buonissimo odore"
Porta le mani sulla mia vita e la stringe con forza.
Lecca il mio collo e la cosa mi disgusta. "Non uccidermi" piagniucolo.
Lui mi ignora e continua a leccare quel particolare punto del collo ringhiando.
"Non vedo l'ora di assaggiarti"Sento un leggero dolore ad esso.
Grido per la paura non appena mi accorgo del sangue che cola sul mio collo e di lui che lo sta succhiando.
Lo posso sentire ingoiare e la sua presa sulla mia vita si fa sempre più stretta. Inizio a vedere tanti puntini neri e prima di rendermene conto cado nell'oscurità più totale.ECCO UN ALTRO CAPITOLOO! Vi prego scrivete se avete qualche critica da fare!!!!
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Predator (harry styles) TRADUZIONE
FanficCaro diario, sono intrappolata qui da mesi. Soffrendo il dolore e le torture. Non c'è via d'uscita. Passo le giornate a fare sempre le stesse cose. Non ho libertà. Mi viene detto cosa devo fare. Devo pulire o devo cucinare. Non dimentichiamoci delle...