Secret admirer // ammiratore segreto~{JAMIE CAMPBELL BOWER}~

4

Come ogni mattina la sveglia suonò alle 7.00AM in punto. Dakota si alzò svogliatamente dal letto, si guardò allo specchio e le occhiaie le arrivavano quasi fino al naso. Scese mezza addormentata in cucina e si preparò una doppia tazza di caffè puro senza latte o zucchero. Aveva dormito solo tre ore, trascorse la notte a rigirarsi nel letto senza mai smettere di ripensare all'ultimo biglietto trovato. Oltre al fatto che quelle frasi scritte da J.C.B. la toccavano sempre nel profondo, nell'ultimo messaggio l'aveva messa davanti ad un bivio, ad una decisione. Stava a lei adesso decidere se portare avanti quello scambio di messaggi o metterla finita e tornare alla sua normale e quotidiana vita. Dakota era molto spaventata da questa persona ma allo stesso tempo curiosa di vedere come andavano avanti i messaggi. Nessuno le aveva mai detto cose così belle, le frasi che J.C.B. le scriveva erano così intime e toccanti. L'unica cosa che Dakota sapeva di questa persona misteriosa era il suo sesso: si era firmato come "tuo".
Finita la doppia tazza di caffè la posò nel lavandino senza riempirla d'acqua e corse in camera scegliendo nell'armadio un paio di jeans chiari e un maglione con dei fiori, come quelli che il suo ammiratore segreto voleva piantare nella sua vita. A Dakota piacevano i fiori, ma non era capace di occuparsene, le uniche piante in casa sua erano dei fiori finti sul davanzale della finestra in cucina con su due strati di polvere. Si lavò velocemente i denti e si mese le all star bianche, indossò l'impermeabile e prese un ombrello dallo sgabuzzino. Si caricò lo zaino pesante in spalla ed uscì di casa. Rimase lì, con i piedi sullo zerbino per qualche minuto. Per la testa le frullavano mille idee, paure ed emozioni che mai aveva pensato di provare. Finalmente trovò la forza e corse dentro casa, strappò un altro foglietto dal quaderno di biologia e con la biro rossa scrisse :"Chi sei poeta misterioso?" . Corse in giardino con il foglietto piegato in mano lo mese nella cassetta della posta, tirò la levetta rossa per avvisarlo che c'era posta per lui. Salì in macchina e si diresse come ogni giorno verso scuola. Ma questa volta era diverso, Dakota sfoggiò un sorriso che mai nessuno le aveva visto ed era felice e impaziente di tornare a casa e scoprire il vero nome di questo misterioso J.C.B.