Capitolo 7

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AVVISO IMPORTANTE:
Questo capitolo contiene situazioni che potrebbero frustrare l'animo di tutti coloro che shippano Natsu e Lucy, perciò, se non volete finire dallo psicologo per eventuali traumi, NON leggete il capitolo.
Uomo avvisato, mezzo salvato.
Ve l'ho detto io eh! Per tutti i coraggiosi che avranno il coraggio di leggere, a fine capitolo fate finta che vi stia applaudendo.
Buona lettura!

★★★

Appena Natsu aprì la porta, il pensiero di Lucy fu confermato e il ragazzo rimase immobile, come se la sua carne rosea fosse mutata in marmo bianco.
Lì davanti c'era Lisana, esatto, la ex di Natsu, che aveva un'espressione desolata. Teneva il capo basso guardandosi le punte dei piedi, finché non alzò i suoi occhioni blu verso Natsu come per chiedere il permesso.
Lucy rimase lì ferma, mentre Lisana, che si era accorta di lei, le gettò uno sguardo tagliente.
Finalmente quella tensione fu rotta dalla voce di Natsu, alquanto calma:"-Cosa ci fai qui?".
"-Devo parlarti, però dobbiamo essere... da soli" disse girandosi verso Lucy come per chiederle di andarsene.
"-No" rispose seccamente Natsu, poi sbatté la porta in faccia a Lisana, che cominciò ad urlare innervosendosi.
"-Natsu! Apri! È importante!" urlò Lisana da fuori la porta sbattendo i pugni su di essa.
"-Io non voglio più avere niente a che fare con una persona come te!" disse Natsu. Stranamente, questa volta le lacrime non facevano irruzione tra la sua ira.
"-Sarai costretto ancora ad avere a che fare con me! Almeno se hai un cuore!" disse in tutta risposta Lisana, tra il fracasso dei pugni che sbattendo, facevano vibrare la porta.
"-Tu! Sei solo un'immatura! Una bambina!" strillò furioso Natsu verso la porta, quasi stesse litigando con essa.
"-È proprio di bambini che voglio parlarti!" disse Lisana.
Natsu non rispose, Lucy restò in silenzio, compresa Lisana, che aveva smesso di bussare violentemente contro la porta.
Natsu aprì lentamente la porta e Lisana finalmente entrò.
"-Natsu" disse Lisana, quasi in un sussurro.
Il ragazzo non rispose, aveva già capito, non poteva essere e non voleva sentirselo dire.
"-Sono incinta" disse lentamente la voce di Lisana, ormai intenerita dopo aver raggiunto l'argomento.
Natsu spalancò gli occhi e aprì la bocca. Lucy fu avvolta da una sensazione di agonia e delusione.
"-Sì, tesoro" sussurrò Lisana all'orecchio del ragazzo, poggiandogli una mano sul petto.
Lui la scostò velocemente "-Questo non cambierà nulla! Vuoi soldi? Te li posso dare anche adesso!" urlò Natsu.
"-Io non voglio soldi... voglio te" rispose Lisana.
"-Natsu, è tuo figlio, ritorna con lei" interruppe il litigio una flebile voce dal fondo della stanza, era Lucy, che probabilmente conosceva il vecchio detto "tra moglie e marito non mettere un dito", ma si era giustificata dicendosi che Natsu e Lisana non erano più sposati, e così aveva osato.
Lisana la guardò, questa volta più dolcemente come per ringraziarla, ma Lucy non si addolcì nei suoi confronti, sapeva cosa aveva fatto a quel povero ragazzo e come l'aveva fatto soffrire. Lo stava facendo solo per Natsu e perchè di mezzo c'era la vita di una creatura, che aveva il diritto di avere una madre quanto un padre, perciò si mise da parte.
"-Adesso vado" disse Lucy dirigendosi verso la porta con il capo basso.
"-È stato un piacere conoscerti" gli disse gentilmente prima di uscire definitivamente dalla porta.
La ragazza entrò in macchina, con la sensazione di aver fatto la cosa giusta. Tornò a casa e appena entrò ebbe la sensazione che provava tutte le volte che una relazione finiva. Le pareti diventavano grigie e ogni ticchettio delle lancette dell'orologio segnava un secondo in più sprecato seduta su un divano, sola e senza amore.

E Natsu?
Natsu perdonò Lisana.
Non chiamò né messaggiò più Lucy. Era così felice di essere diventato papà e di riavere accanto la sua Lisana.

♥♥♥

"-Ecco! Lo sapevo!" disse Lucy piangendo, accasciata sul suo divano, con i capelli scompigliati e le mani che entravano e uscivano da un pacco di biscotti.
"-Adesso ha anche un figlio! E poi quella donna... è così perfida! Non sono portata ad avere un ragazzo..." disse calmandosi e controllando il cellulare.
Trovò una chiamata persa.
"-Forse è lui..." pensò, ma fu altrettanto felice quando lesse il nome che non era quello di Natsu, ma della sua amica Levy, o meglio dire della sua ex amica.
La richiamò subito aspettando che rispondesse.
"-Hey Lucy!" disse una voce alquanto vivace.
"-Levy... perchè mi hai chiamata?" chiese Lucy, facendo la finta dura come era solita a fare in questo tipo di situazioni, in realtà aspettava che l'amica l'addolcisse.
"-Senti... mi dispiace per quello che ti ho detto l'altro giorno! Sei uscita con Natsu allora? Com'è andata?" chiese curiosa Levy, non badando al precedente litigio.
"-Emmm..." disse a bassa voce Lucy.
"-Ohhh Lucy! Cos'è successo?" chiese sospettosa Levy ironicamente.
"-Lui adesso ha un figlio" rispose lentamente la voce della ragazza, seguita dal silenzio di Levy che aveva cessato subito di parlare.
"-C-cosa? Racconta... tutto" disse l'amica.
"-Si era dimenticato dell'appuntamento, così mi ha fatta entrare in casa sua. È corso al piano di sopra a cambiarsi velocemente e nel mentre ho cominciato a guardarmi intorno... c'erano dappertutto foto di una bellissima donna, e poi ho visto la foto di una coppia durante il giorno del matrimonio: erano Natsu e quella donna. Sembravano così felici insieme... poi lui è sceso e ho chiesto spiegazioni. Mi sono arrabbiata ed ero intenta ad andarmene quando... hanno suonato al campanello. Era lei, la ex di Natsu, che gli ha annunciato di essere incinta. Insomma, ho deciso di farmi da parte, me ne sono andata" finì di raccontare Lucy.
"-Oh... mio... Dio... ma che scempio è questo..." disse Levy non migliorando molto la situazione.
"-Ora vado... non ho voglia di parlare..." annunciò Lucy tristemente.
"-Se vuoi vengo a casa tua..." si offrì Levy, preoccupata per l'amica.
"-No, no. Non preoccuparti" sospirò la bionda.
"-Ora vado... ciao..." disse.
"-Ciao..." rispose Levy chiudendo la chiamata.

APPLAUSO PER TUTTI QUELLI CHE HANNO LETTO!

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