Cronache di un mondo diviso

Nizeel

Sentiva parole, suoni, profumi mentre mangiava nella grande sala da pranzo con tutti i nobili di Castel Elmo, ma gli occhi di Nizeel Alabard erano fissi sul suo promesso sposo, Mars Reinhards che la ricambiava con le due ametiste del suo sguardo.
Il ragazzo le era stato portato da suo padre Kinnen due mesi prima da Castel Magmatico e Nizeel lo adorava già.
Era bello e atletico ma non troppo robusto e infine i suoi capelli rossi le ricordavano sua madre Helen, la quale era partita per una missione segreta di cui erano stati informati solo il marito, i figli e Tacqua Nellen
A tavola c'era anche il padre di Nizeel che mal sopportava Mars e affermava di non fidarsi del ragazzo dai capelli rossi poiché era fin troppo perfetto e inoltre era un Reinhards.
La ragazza era preoccupata per l'uomo: Kinnen non aveva preso bene la notizia della partenza di Helen, non vedeva la moglie da molti mesi.
Il lord andava spesso sullo Sguardo - la torre più alta di Castel Elmo -, il luogo dove Helen, quando era appena arrivata nella capitale dalla precedente residenza dei Richmor, amava stare.
A tavola c'erano anche suo fratello Felde, la sempre taciturna Lady Nellen, Fresia e Farrell Ossell, arrivati la settimana prima in seguito a un difficile viaggio.
Finita la cena, Nizeel andò a girovagare per il castello con Fresia.
La donna, sebbene fosse arrivata solo da una settimana, era già nelle grazie della figlia di Kinnen.
Nizeel all'inizio odiava quella donna diciannovenne: la ragazza si era illusa che Fresia, chiamata anche il 'Fiore del Deserto', fosse una nuova amica con cui filare e imparare le buone maniere come una vera Lady.
Invece, era una donna diretta, con un carattere testardo, che al contrario di Nizeel si divertiva allenandosi con archi, lance, coltelli e certe volte anche spade.
Fresia aveva cercato di allenare Nizeel all'uso delle armi, sostenendo che una lama è sempre più utile di un ago per filare. Ma la figlia di Lord Alabard non andava d'accordo con il ferro e la sola idea di tagliarsi le faceva venire i brividi.
Quel giorno, passeggiando per il castello dopo la cena, Fresia trovò per la prima volta un argomento che affascinò Nizeel: la vita a Oasi del Deserto, capoluogo della provincia Ossell.
La diciannovenne descrisse immense distese di sabbia punteggiate di piccole e grandi oasi su cui Nizeel fantasticò.
Inoltre, Fresia le raccontò che anche una femmina  - se primogenita - poteva stare al governo di Castel Elmo sul seggio degli Ossell, come nel caso della diciannovenne.
Nizeel fu infastidita dalla notizia: era lei la primogenita degli Alabard, ma non poteva essere l'erede poiché femmina.
Magari fosse nata Ossell.
Ad un certo punto, Mars emerse dal nulla e si avvicinò a Nizeel. La ragazza arrossendo fece un gesto per congedare Fresia, ma quest'ultima, comprendendo il desiderio dell'amica di volere restare da sola con Mars, se ne era già andata. Il Reinhards le chiese porgendole la mano:-" Alla mia futura lady piacerebbe andare sullo Sguardo ad ammirare il paesaggio con me?"-.
La ragazza, compiaciuta dell'offerta, strinse la sua mano a quella di Mars e accettò la proposta.
I due salirono le scale della torre.
Nizeel provava fatica nel salire a causa dell'ingombro del vestito, ma il ragazzo la aiutò dolcemente.
L'abito di Nizeel aveva una parte inferiore pomposa, nera con due file di smeraldi che le salivano fino a quella superiore grigia, un colore che le rischiarava i profondi occhi di una tonalità tra l'arancione e il mattone. La ragazza aveva scelto l'abito per deliziare il suo promesso sposo, compito che era affidato anche alla tiara di smeraldi che Nizeel aveva sul capo.
Arrivati in cima, una luna piena immerse i giovani in un aura magica.
Mars indossava un abito rosso di pelle e un grosso anello di rubino.
Il ragazzo ammirava il paesaggio appena visibile mentre lei lo guardava, più attratta dal giovane che dalla solita vista. Mars si girò e ammise:-" Mia lady , ti ho portato in un posto magico, rendiamo il momento ancora più fantastico!"-.
Il suo promesso sposo allora le posò una mano sulla nuca, il suo rubino le sfiorò la pelle e la baciò con le sue labbra calde, surriscaldate dalla gioventù trascorsa a Castel Magmatico, circondato dalla rovente lava.