Kinnen e il Cammino del Fuoco

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Ormai riusciva a vederlo: davanti a lui c'era il castello nel quale si sarebbe scritta la storia.
Per Kinnen era impossibile pensare che Alabard e Reinhards potessero essere alleati, ma Castel Magmatico - la residenza dei Reinhards- era nella traiettoria del suo sguardo.
Rudy Alcester gli chiese:-" Tu sai perché non abbiamo mai abbattuto quel forte?"-. La risposta di Kinnen fu:-" Sì, dal Castel Magmatico i Reinhards buttavano lava sui sentieri percorsi dagli Alabard; mio fratello è morto tra questo fumo e quel liquido incandescente."-.
Rudy, Kinnen e la scorta stavano proseguendo per l'ultimo tratto che precedeva il castello .
Il sentiero su cui appoggiavano gli zoccoli i cavalli si chiamava il Cammino del Fuoco ed era rinomato per il suo alto livello di pericolosità.
Ad un certo punto si sentì un rumore, una grande zolla di terra si era sfaldata e aveva rivelato la presenza del magma sotto il Cammino.
Quel grande foro nel terreno aveva inghiottito un soldato insieme al suo cavallo, non lasciando tracce della loro esistenza.
Tutti i soldati iniziarono a preoccuparsi, persino Kinnen era agitato. Nonostante il problema in corso, non faceva che pensare alla sua famiglia: a ogni passo del cavallo corrispondeva un'immagine che rievocava i figli o la moglie. Continuarono la strada senza gli equini: soldati e quadrupedi una volta divisi avrebbero provocato una minor pressione sul suolo.
A un certo punto, ci fu un altro rumore ma più assordante: tutta la terra dietro la comitiva iniziò a sprofondare.
Fu il momento di correre. Kinnen scattava verso la salvezza, mentre i membri del gruppo più lontani erano già stati squagliati.
Ormai erano rimasti in dieci. L'uomo davanti al capofamiglia Alabard era il più veloce, era un amico d'infanzia di
Kinnen. Quest'ultimo vide sprofondare la zolla davanti al vecchio amico che non fece in tempo a rallentare e cadde nella lava.
Riuscirono ad arrivare a Castel Magmatico in sette, compresi Kinnen e Rudy Alcester.
Per la prima volta, il gruppo lo vide da vicino: era Castel Magmatico, con una gigantesca scala a pioli di pietra che portava fino all'entrata del forte vero e proprio.
Il castello era un edificio che si sviluppava in altezza, arrivando fino al cratere del vulcano. Ovviamente non c'era traccia di legno nel prospetto del forte. Kinnen non riusciva a capacitarsi di essere davanti alla tana degli assassini di suo padre e di suo fratello.
I sette sopravvissuti, insieme a due cavalli scappati dalla morte, iniziarono a salire gli scalini che portavano al luogo dove si sarebbe scritto il futuro di Lenen. I Reinhards avrebbero potuto sedere nel governo nel giro di un anno, se avessero accettato di allearsi con Alabard, Nellen e Ossell.
Le guardie all'entrata avevano la tipica armatura rossa dei Reinhards e inoltre erano provviste dell'ascia di 'acciaio del vulcano' - lega di ferro che tendeva ai toni caldi di colore - e dello scudo lungo caratteristico della famiglia Reinhards.
I soldati li lasciarono passare, visto che gli Alabard avevano avvisato i cittadini di Castel Magmatico della visita.
Quando le porte si aprirono, Kinnen vide in lontananza il capofamiglia Torren Reinhards, l'uomo il cui padre aveva devastato la famiglia Alabard. Quest'ultimo era seduto su un trono di pietra. Al suo fianco, sua moglie Mellel, il figlio Mars e il celebre lupo del vulcano, chiamato Moghart.
Il suo acerrimo nemico - il capofamiglia Reinhards - si alzò, a sorpresa gli venne incontro e con un sorriso gli strinse la mano.

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