16 - Inutili

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Nel corso dell'umanità, poeti, filosofi, scienziati, hanno sempre cercato di collocare in qualche modo L'Essere Umano nel mondo che lo circondava. Adesso non credo di dilungarmi troppo su questo concetto dato che a scuola nelle lezioni non se ne parlava più di tanto di questi filosofi e si studiava solo le frasi scritte sui libri scolastici e non il pensiero profondo insito in quelle parole, quindi posso considerarmi un'autodidatta se faccio delle semplici supposizioni?

Ci sono state e tutt'ora esistono una serie di categorie;  sono mutevoli, nate appunto dall'evoluzione di questi studi e di questi pensieri. Nel mondo moderno sono molto volubili, da cui danno vita a molti pensieri, ma io mi volevo soffermare più sui termini per descrivere una data persona. Dopo queste inutili riflessioni, che fin da quando ero piccola ho buttato miseramente al gabinetto, per essere educata, ti confesserò come ho sempre giudicato IO le persone.

Le ho semplicemente divise in due categorie: Utili ed Inutili.

Le perone Utili, come puoi supporre dal nome, sono quelle che ti servono in un modo o nell'altro.

Sono quelle ragazze gentili che ti danno una mano a fare i compiti solamente se le sorridi e le dici che le vuoi tanto bene.

Sono quei ragazzi a cui basta sbattere le ciglia e guardarli in modo malizioso, per far si che cadano ai tuoi piedi e che facciano tutto quello che vuoi, come Luigi, il tizio che mi doveva aggiustare la stampante.

Sono interessanti, gente con cui puoi passere del tempo sia perché sono simpatici sia perché con loro non ti annoi mai.

Le persone Inutili invece, come dice il nome, sono inutili.

Non vale nemmeno la pena descriverli; sono quelle persone stupide da cui non puoi trarre vantaggio, quelle che invece hanno bisogno di aiuto e ti cercano nei momenti meno opportuni. Sono insicuri, non puoi nemmeno farci conversazione senza che ti mettano ansia nell'ascoltarli. Sono noiosi.

So che non è un giudizio carino, ma ti avevo promesso di raccontarti tutto e così sto facendo, per la prima volta dico la verità su me stessa.

Ebbene, nella tabella delle persone inutili, nella mia mente si era fatto avanti un nome, il primo ed insignificante nome di un ragazzino delle elementari che piagnucolava e che mi rompeva sempre i timpani con la sua vocetta stridula. Eravamo vicini di banco ed era molto stupido, tanto da copiare da me ad ogni compito ed io naturalmente alzavo subito la mano per dirlo alla maestra, ma neanche due secondi che mi prendeva il braccio e me lo stritolava e strattonava piangendo dicendo di non fare la spia. Era insopportabile, ed in più aveva una strana ossessione nei miei confronti e per tutti i cinque gli anni l'avevo sempre come vicino di banco, con quella vocetta stridula che diceva sempre, "Melania, Melania, vuoi giocare con me?" Era il primo della lista delle persone più Inutili che avessi mai incontrato, era il TOP, il genere di persona che appena vedevi per strada cambiavi subito direzione per non inciampare in una conversazione inutile e senza senso. Di quel bimbo non ricordo molto, dato che non ci siamo più visti dopo le elementari, o meglio dire che io mi sono dileguata. Ma vorrei specificare che faceva di cognome Colonna. Non ricordo il nome di quel bimbo, ma so che era un Colonna, lo so bene perché lo prendevamo sempre in giro con, "Colonna,Colonna, che piange stringendo le sottane di sua nonna."

Non poteva essere vero, mi dicevo mentre Dario Colonna mi slegava delicatamente da quelle catene dopo che mi aveva liberato dalla minaccia di Mr.Walnut. Non poteva essere lui quel Colonna.

"E quindi... Ti chiami Dario? Bel nome." Gli dissi mentre era chinato e mi aiutava a togliermi quelle catene. Mr. Walnut invece controllava fuori la porta se non ci fossero Vaganti problematici nelle vicinanze.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 11, 2016 ⏰

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