Epilogo

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Avevamo deciso che non ci saremo messi in viaggio prima delle 7 e mezza

Tutti noi avevamo bisogno di una sana nottata di riposo, nessuno escluso.

Io e Newt dormivamo in salotto, sul divano letto.

Certo, il materasso non era dei più comodi, ma a noi andava bene.

Meglio quello che il pavimento, insomma... Per quanto la casa fosse pulita, non mi andava molto a genio l'idea di sfasciarmi la schiena contro le assi dure di quel pavimento in legno massiccio.

Erano circa le 3 e mezza del mattino, quando lo schermo del portatile di Huan si illuminò, producendo un suono improvviso che mi fece sobbalzare sul lettino, svegliando persino Newt.

‹‹ Ma che diavolo...? ›› mugugnò con un tono di voce impastato ed assonnato.

Aveva un braccio attorno alle mie spalle, che spostò lentamente quando mi sentì spostarmi per mettermi seduta.

Huan aveva lasciato il computer acceso in modo che l'indomani non dovesse nemmeno perdere tempo per accenderlo prima di andarsene dalla casa, e potersi immediatamente mettere a lavoro.

‹‹ Il caspio di computer ha suonato ›› sussurrai

‹‹ Sì, ho sentito ››

Mi alzai dal lettino, sentendo le molle del materasso scricchiolare in modo inquietante.

‹‹ Liz? ›› mi chiamò Newt, mentre mi avvicinavo verso il pc.

Aveva un tono quasi allarmato, come se temesse che, avvicinandomi a questo, potesse saltare in aria e far esplodere l'intera casa.

Non che la cosa potesse stupirmi in qualche modo, considerando che mentre curiosavamo in giro per la casa avevamo trovato scatole piene zeppe di esplosivi di vario genere e armi di tutti i tipi.

Newt si mise rapidamente seduto sul letto quando notò che ormai ero arrivata davanti al tavolino ‹‹ Liz, per carità, non toccare niente! ››

‹‹ Sto solo controllando cos'è che ha fatto suonare il pc, sta tranquillo ›› brontolai.

Non ero stupida e non avrei toccato niente che potesse danneggiare quell'affare.

C'era una notifica sul desktop, ed era a forma di busta delle lettere ed accanto a questa c'era un piccolo quadratino rosso con scritto "1".

‹‹ Hai visto cosa l'ha fatto suonare? ››

‹‹ C'è una mail ›› dissi corrugando la fronte. Ero tentata di aprirla, ma sapevo che se l'avessi fatto, sicuramente Huan si sarebbe infuriato.

D'altronde non potevo sapere cosa trattasse, se erano fatti privati o se era qualcosa d'importante, magari che riguardava Nathan, o qualcosa di simile.

Newt si alzò dal letto e mi affiancò, guardando anche lui lo schermo.

Storse le labbra e si diede una rapida occhiata attorno. Probabilmente, anche lui si domandava la stessa cosa. Poco dopo, sentii dei passi. Qualcuno stava scendendo le scale. Sbadigliò ed imprecò. Da lì, capii subito che si trattava di Huan.

Lo conoscevo da neanche un giorno ed avevo già capito il suo modo di fare.

Teneva una torcia in mano, probabilmente per non svegliarci con la luce del lampadario, ma quando ci trovò svegli ed in piedi si bloccò sulla soglia della porta e ci guardò con fare incuriosito e sorpreso.

‹‹ Che ci fate svegli? ››

‹‹ Il tuo aggeggio demoniaco ci ha svegliati ›› sbottò Newt, ancora con la voce assonnata ‹‹ tu piuttosto, che ci fai qui? hai un udito fine? ››

Virus MortaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora