Erano passati tre giorni dall'ultima chiamata con Ben.Stanno lavorando duramente e ci stanno mettendo anima e cuore per questo cd; proprio per questo motivo,dovranno stare tutta la settimana a Milano,rinchiusi in quella stanza a provare e registrare tutto il tempo.
Il chè vuol dire che non lo vedrò per una settimana,anche se si sta impegnando duramente per almeno mandarmi qualche messaggio ogni tanto,e il che non mi dispiace,lo sento più vicino a me così,solo al pensiero che lui mi pensi sempre,arrossisco.
Mentre varco il cancello della scuola per entrare nell'edificio (si beh,anche se l'estate è già iniziata da un pezzo,devo sostenere l'esame di maturità e quindi sono obbligata ad andare a scuola anche in estate),mi scontro con un ragazzo. (Essendo la solita somara a tenere sempre lo sguardo basso,questi sono i risultati)
<Oh scusami,non ti ho visto> Dico raccogliendogli i libri che,maldestramente,gli avevo fatto cadere.
Alzo lo sguardo e lo vedo.
Li,in piedi,immobile,che mi fissava.Presuppongo che anche lui,essendo stato bocciato,dovrà sostenere per la seconda volta la maturità.
Questa volta non aveva più il suo solito sorrisino stampato in volto,al contrario,sembrava mogio e pieno di colpe (già,ne ha anche troppe)
Gli allungo i libri con un braccio e mi volto per andarmene senza nemmeno rivolgergli la parola.
Dopo quello che è successo merita solo uno sputo in faccia,ma non mi abbasso ai suoi livelli.<Aspetta.> Dice lui afferrandomi il braccio.
Eh no,questa volta no,carino. Col cazzo che mi fai rifinire in ospedale!Strattono il mio braccio e riesco a mollare la presa. Questa volta non pone resistenza.
<Volevo chiederti scusa> Mi dice lui mentre mi allontano.
Scusa?! Seriamente?! Dopo che mi hai fatto finire in ospedale e che mi hai rovinato il mio primo appuntamento con la persona più importante di questo pianeta?! No no,non ci siamo. Se vuoi il mio perdono,devi guadagnartelo. Non pensava davvero di cavarsela così?!
Continuo per la mia strada senza dargli ascolto.
Entro in classe e mi siedo al mio solito banco difianco a Jen.
<Hey Any,tutto bene? Ti vedo strana...> mi domanda Jen preoccupata.
<Poco fa mi sono scontrata con Taylor e lui mi ha chiesto scusa. Patetico! Crede davvero che basti una semplice parola per rimediare a quello che ha fatto?!> Dico rivolgendo il mio sguardo alla mia migliore amica.
<Cosa? Quel bastardo? Con quale coraggio... Non ascoltarlo,Any,è solo una delle sue solite trappole!> Mi avverte Jen.
Io annuisco e mi fiondo tra i quaderni per iniziare a prendere appunti.
Finita la lezione,apro lo zaino per ricacciare dentro i libri e l'astuccio,quando,tra i vari raccoglitori,scorgo una stoffa color arancione con strisce nere.
La tiro fuori ed è una bandana.
E questa come ci è finita qui?
Oh no.
Apro delicatamente la bandana per vedere cosa c'è dentro e trovo un bigliettino: "Ore 14:30,al parco,ti aspetto."Ma cosa vuole ancora questo,vuole farmi fuori del tutto?
No carino,col cazzo che mi presento.
Tra l'altro,Ben non è nemmeno in città,e nessuno questa volta,se avrò bisogno,sarà li a difendermi.Ricaccio dentro lo zaino la bandana e mi dirigo fuori dall'edificio per la ricreazione.
Ripenso a quel bigliettino,e delle domande si fanno spazio nella mia mente: " E se non ti presenti? Cosa ti farà? Verrà fin sotto casa tua minacciandoti? Non puoi permetterglielo! "
Queste domande mi affliggono a tal punto da prendere una decisione.
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Whatsapp||Benjamin Mascolo
Fiksi Penggemar"Una storia iniziata per uno sbaglio e finita per un errore."