New hope

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Quella notte fu tormentata come mai prima. Non riuscivo a dormire, mi giravo e rigiravo nel letto in cerca di un piccolo angolo fresco, e, quando finalmente riuscivo a trovare un po di pace, mi svegliavo subito di soprassalto dopo aver vissuto di nuovo quel raccapricciante incubo. E un milione di domande mi affollavano la testa, che mi sembrò più volte sul punto di esplodere. 

Dopo ore ed ore passate a divincolarmi tra le lenzuola decisi di alzarmi presto per dedicare un po di tempo a me stessa. Mi sarei rilassata nella vasca da bagno e avrei distolto i pensieri da questo mondo, varcando i confini di Shelter con la fantasia. 

*

Dopo essermi vestita ed essermi pettinata uscii per fare colazione. Dovevano essere, su per giù, le sei di mattina, quindi se Dorothy era ancora a dormire sarei passata incolume dalla cucina.

Quando arrivai era deserta e buia, quindi andai verso la dispensa -che consisteva in una credenza sulla parete di fronte al forno. Presi della marmellata, dei biscotti, delle fette biscottate, dei waffle già pronti. Poi presi del latte e preparai il tutto. 

Stavo, finalmente, per addentare una fetta biscottata quando..

"Hei! Tu devi essere Jordan..il tuo discorso è stato favoloso.. non che io abbia spiato non fraintendere..ma..ecco..me l'ha raccontato un mio..amico!" A parlare non era stata certamente Dorothy, ma un ragazzo.

La mia fetta biscottata cadde dalla mia mano e finì dritta sul tavolo -dalla parte della marmellata, ovviamente- ed io rimasi interdetta, con la bocca spalancata.

"Scusami, davvero. Non credevo di averti spaventata. Okay, sono un'idiota! Ricominciamo da capo.. Buongiorno, Jordan, sono Kaleb e pulisco la vostra stanza e il vostro castello!.. Oh Dio, l'ho detto veramente?" si passò una mano sulla faccia e sbuffò. Assomigliava ad un bambino.

A quel punto, non riuscendo a trattenermi, scoppiai in una fragorosa risata.

"Ma davvero? Trovi che le mie parole siano divertenti? Beh non sei l'unica! Siete tutti così bravi a parlare! Perché io no? E' davvero incredibile! Oltraggioso, oserei dire!..O wow ho usato la parola 'oltraggioso'..sono migliorato usando questa parola?"

"Ehm..no, direi di no..- poi aggiunsi vedendo il suo broncio crescere- ma, hei!..chi sono io per dirlo? Comunque puoi sempre migliorare con le presentazioni!" 

Aveva capelli rossicci e occhi castani, mi ricordavano tremendamente Ron e i suoi fratelli. Aveva delle lentiggini sparse per il viso che si dilatavano quando sorrideva o parlava velocemente. Mi chiesi che colore aveva il suo lupo..forse rosso, no? Poi mi venne in mente che nemmeno io conoscevo il colore del mio lupo. Avrei -sul serio- dovuto allenarmi.

"Se fossero solo le presentazioni da migliorare! -disse sedendosi vicino a me- Sono un disastro..oh, comunque, se te lo chiede Dorothy, dille che sto pulendo la cucina, va bene?" continuò passando velocemente lo straccio sul tavolo.

"Ma certo!..anche se non credo che si fiderà di me.." dissi togliendo la fetta biscottata dal tavolo.

"Che hai combinato?" E dicendo questo interruppe il suo lavoro e si avvicinò di più a me, interessato, trascinando la sedia.

"Ehm..ecco..lei è convinta, fermamente convinta, che io non debba torturare Kyle per quello che ha..fatto. Sai..no?" 

"Si, lo so..cioè..non mi sono intromesso nei vostri affari..solo.. i-io me l'ha de-" ma lo interruppi.

"Si, lo so te l'ha detto il tuo amico.. comunque non voglio perdonarlo così in fretta! Solo la scorsa mattina ero incatenata ad un muro!"

"Ehm..in realtà.. Non lo dirai a nessuno, quello che sto per dirti..?" disse avvicinandosi e allo stesso tempo sorvegliando le porte.

SHELTER |MAKING my own JUSTICE|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora