Notte senza sonno

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Ryan P.O.V.
Mi rigirai nel letto mille volte, ma non riuscì a prendere sonno, era una cosa straziante, ero stanco ma non riuscivo ad addormentarmi. Dopo molti e inutili tentativi guardai l'ora sul telefono, erano le 4:30, era da un'ora e mezza che tentavo di dormire, quindi decisi di andare a fare un giro per l'hotel. Mi infilai una maglietta, uscì dalla mia stanza e mi diressi nella hall dell'albergo. Appena arrivato notai che era deserta, guardai fuori dalle grandi porte a vetri che davano sull'immenso giardino dell'hotel. Adoravo quel posto, era immerso nella natura e tutto intorno c'era un immenso bosco. Il prato in quel momento era illuminato da alcuni lampioni che si trovavano vicino a delle sedie da giardino. Decisi di uscire e di sedermi su una di quelle sedie illuminate. Aprii una delle porte di vetro dell'albergo dirigendomi verso la luce dei lampioni . Mentre camminavo sul prato leggermente umido mi girai per ammirare il bosco oscuro che circondava il nostro hotel, ad un certo punto notai un sentiero che portava su una collinetta, pensai che sarebbe stato un ottimo posto per rilassarsi e stare un po in intimità. Cambiai direzione dirigendomi verso il sentiero. Era immerso nel bosco. Non avevo paura, ero tranquillo, i versi dei gufi e il fruscio del vento attraverso le foglie mi rilassavano. Arrivai sulla cima della piccola collinetta ( ora che ero arrivato sembrava più una rupe che una collina), mi sedetti su una roccia e cominciai a guardare il cielo. Ad un certo punto sentì dietro di me un rumore, sembravano passi, mi alzai e mi voltai di scatto; scrutai la stradina da dove ero venuto, era buio e non vedevo niente, ma sentivo ancora quel suono, dopo pochi secondi cominciai a intravedere qualcosa, era un uomo, senza dubbio. Aspettai che l'uomo raggiungesse la luce e poi, lo vidi. Era alto poco più di me ( circa 1,80), aveva lungi capelli lisci e neri che raggiungevano le sue spalle coperte da una sorta di mantello scuro, era molto pallido, aveva occhi marroni e un naso molto appuntito. Appena mi vide sorrise, sembrava un sorriso finto, un sorriso malefico, mi disse " Buona sera, anche tu guardi le stelle?" " Si" risposi, non mi veniva niente di più intelligente da dire " Tu e il resto della band alloggiate in quell'hotel, Ryan?" Disse indicando il nostro albergo " Ehm... Si " risposi " Ma... Scusa come fai a sapere il mio nome e come fai a sapere che sono qui con la band?" Chiesi un po confuso " Sei famoso, Ryan, pensi che non sappia nulla di voi?" Disse allargando quel sorrisetto malefico " Ah giusto... Hai ragione" risposi un po imbarazzato " Allora, problemi a dormire?" Mi chiese con un tono malizioso " Si" rispondo " è più di un'ora che cerco di dormire ma, nonostante la stanchezza, non ci sono riuscito; così ho pensato di fare una
' passeggiata' per passare un po il tempo " "Capisco" rispose l'uomo.
" Come ti chiami ?" Gli chiesi " Caleb" mi rispose lui " Ok, io torno al mio hotel, vuoi accompagnarmi?" Gli chiesi " Certo, era quello che volevo!" Rispose Caleb in un tono un po strano, ma non ci feci caso. Ci avviammo.
Durante la strada di ritorno Caleb mi porse una strana domanda " Sta sera c'è la luna piena, non hai paura dei licantropi ? ' perché tutti sono fissati con i licantropi sta sera?'' Mi chiesi
" pff.. " sbuffai " No, non esistono i lupi mannari! Non è possibile che un uomo possa trasformarsi coi raggi lunari!" Caleb rise, era una strana risata, un po inquietante " Si, certo... E, se esistessero, come pensi che sarebbero?"
" Ehm, non lo so, probabilmente avrebbero le zanne, artigli e assomiglierebbero a dei lupi (questo credo sia logico) e poi boh, basta..." Risposi un po' preso alla sprovvista
" Beh, ti ci abituerai al loro aspetto, avrai molto da fare con loro..." Quest'ultima frase mi terrorizzò, cosa intendeva dire con ' avrai molto da fare con loro' ; " Che cosa intendi dire scusa??" Gli chiesi, ci eravamo fermati, io ero appoggiato ad un albero. Lui non disse niente, continuò a guardarmi con il suo falso sorriso, poi , prima che riuscissi a reagire mi afferrò la gola con una sola mano e mi sollevò a pochi centimetri da terra. Lo guardai nei suoi occhi iniettati di sangue, come quelli di un drogato, poi notai che i suoi canini superiori si stavano allungando " Che cazzo vuoi fare!!!" Esclamai terrorizzato, lui mi guardò e disse
" Questa, mio caro Ryan, sarà una notte speciale. Da sta sera passerai metà della tua vita a cacciare e uccidere lupi mannari, che tu creda alla loro esistenza o no! Da sta sera diventerai un Vampiro!" Ora stavo completamente morendo di paura e per mia ' gioia ' vidi che Caleb estraeva un enorme e affilato coltello da una tasca della sua veste. Non volevo diventare un vampiro, ma Dio aveva deciso la mia sorte ed io ero costretto ad accettarla " Prima di trasformarti devo ucciderti, per questo ho il coltello" disse Caleb in tono tranquillo e rilassato e me lo puntò alla gola. Chiusi gli occhi, pregando Dio di non sentire alcun  dolore, poi, all'improvviso, sentì un rumore davanti a me e avvertì uno strano fruscio tra le foglie...

Nota autrice:::
Vi ho lasciato col fiato sospeso eh? 😏 niente paura! Tra un po' uscirà un nuovo capitolo e sarà pieno di colpi di scena .
Un abbraccio • Samy💙⭐️

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