La testa è pesante, come se avessi dormito troppo tempo e poi ti fossi svegliato bruscamente.
L'esigenza di aprire gli occhi è vitale in questo momento, ma il dolore ti impone di restare -dove, poi?- coricato ancora un po'.
Passa del tempo -secondi, minuti, ore?-, quanto non lo sai.
Ora senti un vuoto sordo nella testa, e i tuoi respiri sono come vento passante per una grotta, e producono un suono cavernoso e cupo.
Sei sicuro di volerti svegliare?
È tutto così pacifico nella tua mente, ti basta non pensare a niente, concentrandoti sul tuo respiro, sul tuo petto che si alza e si abbassa.
Ti basta ignorare il peso sullo sterno, e forzare i polmoni ad inspirare ed espirare. Inspirare ed espirare.
Ma non dura a lungo, perché lo sai, che le memorie sono una pianta spinosa, si aggrappa come un parassita ai tuoi pensieri e ti stringe perforandoti la psiche con spine di una vita passata che non sarà mai davvero passata.
Una pianta...?
Apri gli occhi di scatto.
Non può essere ancora vivo.
Ti alzi e giri su te stesso, incanalando informazioni del mondo intorno a te.
Sai dove ti trovi.
Ma è impossibile!
Gli occhi sgranati, le gambe tremanti, il respiro affannato, corri come hai già fatto un milione di volte in precedenza, illudendoti che in qualche modo questa volta andrà diversamente solo perché...
Stai correndo e i tuoi passi non producono alcun rumore.
Stai correndo ma sembra che niente si stia muovendo intorno a te.
Stai correndo, ma è come se in realtà stessi fermo.
Hai il respiro affannato ma quando il fiato esce fuori dalla tua bocca non si sente niente. Chiudi gli occhi, abbandonandoti al suolo.
Hai sempre odiato lo statico silenzio che si rifiutava di abbandonare quel luogo.
Solo un altro secondo...
Ti rialzi. Devi capire com'è stato possibile che questo sia accaduto.
Te lo ricordi, anche lui se lo ricorda.
E senti la sua sorpresa eccheggiare fra le pareti della sua mente.
Lui è morto.
Quando aveva preso quella decisione, ne eri stato sollevato e terrificato allo stesso tempo.
Avrebbe significato sia la fine di quel mostro senz'anima, sia la tua, e questa volta definitivamente.
Ma era sempre meglio che "vivere" in quel modo.
Ma Flowey invece era tornato.
E tu con lui.
La tua pena non è ancora finita.E fu allora che iniziò il vero inferno per te.
Non ti staresti mai stancato di quel copione.
Flowey andava da lui, cercando aiuto.
Diceva di essere te, e in parte era vero. Non trovando sollievo, andava nelle rovine dove lei si era rinchiusa, sperando che riuscisse a salvarlo.
Lo sentivi che questo fiore in cui sei rinchiuso cominciava a scocciarsi.
Ma a te bastava rivedere il volto dei tuoi genitori.
Oh dolce Asriel, però non avresti voluto vedere il loro viso mentre morivano, non è vero?
Le prime volte hai urlato, ma nessun suono è permesso in quel luogo.
Hai cercato delle pareti inesistenti su cui battere i pugni, non puoi nemmeno combattere.
Hai corso verso una salvezza che non ti è concessa, hai cercato di girarti per non guardare quella scena, ma tu puoi vedere solo quello che vede Flowey, e lui stava ridendo mentre una vita si spegneva. Avresti tanto voluto poter raggiungere anche tu la morte, ma il destino non è stato così clemente con te. E così hai chiuso gli occhi, stringendoti la testa fra le mani, coprendoti le orecchie e riempiendoti i pensieri urlando.
Ma tanto lo sapevi che avresti rivisto tutto negli incubi che avevi anche da sveglio.
Oh, mio piccolo Asriel, come avresti potuto comprendere? Eri solo un bambino.Ha ucciso tutti coloro che amavi e che conoscevi tante di quelle volte.
Le lacrime sono finite da un pezzo.
La tua speranza è andata perduta, forse per sempre.
I sogni hanno ceduto il posto agli incubi, e il sonno è ormai un temuto nemico.
Non hai un'anima, non hai un corpo.
Che cosa sono ora?
Un misero muccchieto di ricordi ed emozioni.Flowey ha usato di nuovo il suo potere, ed è tornato al punto di partenza.
Li ucciderà questa volta?
Te lo chiedi sempre.
Ma per ora non sembra interessato alla morte e vaga di luogo in luogo.
Fra lo spazio vuoto di un'anima che non possiede non senti rieccheggiare nessun pensiero, e questo ti preoccupa.
Sembra che ora sia arrivato a destinazione.
È piuttosto buio, capisci che sta piovendo dall'eco del ticchettio fuori dalla tua gabbia.
Ti è sempre piaciuta la pioggia.
Davanti a te, davanti a voi, si erge una grande e grigia statua.
"Chi sei tu?" Dici ad alta voce.
Ma nessun suono è permesso in quella trappola senza pareti.
Rimanete a guardare le gocce di pioggia scivolare sul busto della misteriosa statua finché non ti addormenti.
E per la prima volta da tempo, nei tuoi incubi ti fa visita una persona che hai amato così tanto da dare la vita per lei.E poi la vedi per davvero.
I suoi vestiti sono diversi ma deve essere lei...!
"...Chara?" Non sai neanche perché continui a sperare di sentire la tua voce nuovo.
Dopo tanto tempo dall'ultima volta, provi qualcosa che non sia rassegnazione, e un flebile sorriso si impossessa delle tue labbra.
Ma non dura molto.
Flowey...
Ti senti gelare.
Che cosa vuole farle?
Non puoi sapere con certezza che cosa si dicono: i suoni arrivano distorti alle tue orecchie.
Ma senti la malvagità che si impossessa della sua mente.
E hai di nuovo paura.
Hai paura per lei.
Asriel, ti prego, resisti ancora un po'.
Tu non lo sai, ma è lei la salvezza che hai sempre cercato di raggiungere.Non preoccuparti per me.
Gli avevi detto, dopo tutto, qualcuno deve prendersi cura di questi fiori.
Semplicemente non posso tornare.
Io l'ho visto troppe volte...
Mamma, papà e tutte le persone che un tempo conoscevi. Flowey ha inferto loro così tanto dolore...
Loro non ne hanno alcuna memoria, ma tu si.
Ti ricordi perfettamente ogni singola volta che gli ha uccisi.
Osservavi in prima persona Flowey uccidere con un corpo che non ti apparteneva e non potevi fare altro che guardare, intrappolato dalle pareti incosistenti della sua coscienza.
Non vuoi che succeda di nuovo.
Mai più.
Frisk, perché lei non è Chara, e tu in realtà lo sapevi, si avvicina a te, cercando di posarti una mano sulla spalla.
La scansi. Sai che basterebbe un niente per farti crollare.
Ti prego, vai Frisk, e ricordami come sono adesso.
Io e Flowey non siamo la stessa persona.
Ti ricordi che ora le tue parole si sentono davvero, e lo dici anche ad alta voce.
Lei ha un espressione affranta e tu le sorridi per incoraggiarla.
Smile, Asriel.
Esita un momento, poi si protende verso di te e ti scocca un tenero bacio sul naso.
Si gira prima che tu possa vedere le lacrime sul suo volto.
È ormai a metà strada dalla porta.
Frisk...
Angelo mio, stai facendo la cosa giusta.
Sono contento di essere stato tuo amico, anche se solo per un po'.
Non pensare che se ne sta andando per sempre.
Non pensare che lei sta uscendo dalla tua vita, e tu dalla sua.
Ti prego, non dimenticarmi.
Ormai se ne è andata.
Lacrime lasciano scie umide sul tuo viso.
Aspettami! Non lasciarmi qui!
Fai un passo per correrle dietro.
Inciampi.
È troppo tardi. Le tue zampe sono ormai radicate al terreno.
Ti stai già trasformando in un fiore.
È troppo tardi ormai.I'm the one I couldn't save.
I can't go back, it's too late.Eccoti di nuovo qui.
O forse sei in un posto diverso.
Guardi davanti a te.
È tutto luminoso e vuoto tranne per...
"Chara?" Sussurri.
Ora capisci.
Amico mio, ti ho aspettato per così tanto.Smile, my sweet little Asriel.
I can't go back, it's too late.
Autrice
Avete mai pensato se Asriel fosse stato cosciente mentre era trasformato in Flowey? Chiunque avrebbe preferito la morte.
Grazie alla canzone "Couldn't save" di Tryhardninja, che parla proprio di Asriel, mi è stata fornita l'infarinatura per questa storia.
Asriel è un personaggio per cui provo molto affetto, e credo proprio che questa non sarà l'unico racconto su di lui.
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Smile. || Undertale
Fanfiction*Scegliere di sorridere o no spetta a te ora. *Prima è meglio che raccogli i tuoi pezzi. *I pezzi del puzzle, quello della tua vita. *Speri solo che ne venga fuori un sorriso *...in ogni caso, i tasselli stiamo cercando di raccoglierli tutti. *Sem...