Rhyme #Papyrus

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La notte cala ed arriva la tempesta.

Un'innaturale nevicata colpisce la foresta.

Tutti tremano nei loro letti
Sperando che l'umano li ignori e a sparire si affretti.

Dalla superficie ella è giunta,
Nella mano il coltello dall'affilata punta.

Ella procede animata dalla pazzia.

Facendo vittime con la sua disumana apatia.

Ma questa bambina non è un semplice umano.

La sua ferocia ha qualcosa di strano.

Il suo ampio sorriso non è fanciullesco e gioviale
Ma è scosso da furia animale.

I suoi occhi non son verdi, marroni o di un azzurro profondo.

Ma son infervorati da morto rosso.

Il coltello l'aria sferza.

Sperando che la vittima soffra.

Perché l'umana ad uccidere si diverte e sorride.

Osservando la preda con le scarlatte iridi omicide.

La senti uccidere e ridere.

La sua risata i mostri fa tremare, tutti da lei volevano scappare.

-

Ma la storia dell'umana non è del tutto intera,
Dobbiamo introdurre un personaggio:
Papyrus lo scheletro, e questa è la sua storia vera.

Nel villaggio viveva uno scheletro dallo spirito focoso
Con un fratello pigro e spiritoso.

I due vivevano allegri, in pace e armonia.

Ma un giorno uno straniero la loro gioia portò via.

Lo straniero era l'umano già citato
Amava gli spaghetti, e Papyrus ne rimase molto affezionato.

Le sue parole ingannarono tutti, mostri e cani.

Morirono in tanti, pugnalati dal coltello fra le sue mani.

Il fratello più grande pregò di scappare
Ma Papyrus era testardo, e non si fece spaventare.

L'umano fra la neve affrontò, le ossa tremanti dal terrore.

La mente pervasa da immagini di orrore.

"Anche la peggiore persona può cambiare
Le basta solo provare."

In questo voleva credere.

In questo le sue speranze voleva racchiudere.

-

Mio Caro Lettore, lascerò scegliere a te la fine di questa filastrocca.
Se non vuoi vedere morire un innocente, ti consiglio di saltare questo pezzo finché non vedrai questi segni --.
Se non credi nelle storie a lieto fine, allora ti invito a continuare a leggere.


-

La battaglia in mezzo al biancore ebbe inzio.

Papyrus era troppo fiducioso, ecco qual'era il suo vizio.

Nella realtà, per le fantasie non c'era spazio.

Per quello che di lì a poco sarebbe successo non ci sarebbe stato riparo.

Nella realtà, Sans avrebbe perso il fratello tanto caro.

Le ossa dal terreno spuntarono.

Di pure e cruda magia luccicarono.

Scattarono veloci come tuoni.

Contro l'umano si schiantarono con grandi fragori.

Ma ella era di livello troppo elevato:
Tutti gli HP recuperò dopo che un dolce ebbe mangiato.

Presto memorizzò il suo schema d'attacco.

Le bastò schivarlo con un misero salto.

Il coltello l'aria fendeva e le ossa tagliava.

La stanchezza dello scheletro aumentava.

Era arrivato il momento per il suo attacco speciale
Di più non poteva aspettare.

"Nyeheheh umano ti ho nel sacco!
Ora sei blu
Questo è il mio attacco."

Con quel colpo avrebbe di sicuro vinto.

Ma allora cosa lo spinse
A fare quell'attacco speciale finto?

Il dolce Papyrus fu mosso dalla pietà.

Non voleva uccidere l'umano, non voleva commettere questa atrocità.

L'umana lo derise e dall'offensiva facilmente si difese.

La verità era chiara: la sua determinazione era troppo alta da affrontare.

...E la testa di Papyrus Chara vide rotolare.

Bastò un fendente ed una risata
Per porre fine alla vita di una persona tanto amata.

Papyrus lo scheletro in polvere si tramutò.

Ucciso da quella persona che almeno un pochino aveva amata.

Ucciso dagli ideali a cui la sua vita aveva affidata.


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La neve turbinava attorno agli sfidanti.

L'umana indossava un espressione titubante.

Qualcosa si era mosso nell'animo di pietra?

O era solo un'altra maschera, una verità di vetro?

Lo scheletro spalancò le braccia.

Fu come se avesse scagliato una frecca
Che si conficcò nel petto dell'umana, aprendo una dolorosa breccia.

Disse, con voce bruciante quanto un braciere: "Io credo in te."

L'umana, confusa, si chiese il perché.

Papyrus, sorridendo, si offrì di interrompere la lotta.

"Diventiamo amici!", pose l'audace proposta.

Il coltello, piano, dalla mano scivolò.

Inerme, nella candida neve si conficcò.

Frisk, piangendo si tuffò nel suo abbraccio.

Che cosa aveva fatto? Quante vite aveva preso in quel regno di ghiaccio?

Papyrus sorrise, "Tutti possono cambiare."
"Insieme tutto questo possiamo sistemare."

"Qualcosa posso fare." Si disse Frisk.

"Non c'è altro modo, la soluzione è resettare."

...la soluzione dei codardi che le conseguenze non vogliono affrontare.

Papyrus, ci rivedremo in un altro universo.
Te lo prometto, tornerò come una persona diversa, se mi è concesso.

Smile. || UndertaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora