Appena uscita dall'aeroporto sentì una vocina provenire da dietro di me che richiamò la mia attenzione.<<Aliciaaaaaaa>>
Appena mi voltai la vedi con quel sorriso stampato sul volto. I suoi capelli color nocciola sempre curati sono diventati ancora più lunghi dall'ultima volta che l'ho vista, la sua pelle ha preso quel colore dorato, è bellissima. Rimasi immobilizzata, l'unica cosa che riuscii a fare fu osservare mia sorella mentre correva nella mia direzione cercando di trattenere le lacrime che sembrava non volessero stare al suo posto.
Mi è mancata tantissimo, soprattutto i suoi abbracci, dato che erano l'unica cosa che riuscivano a tirarmi su il morale in quei momenti dove tutto non andava per il verso giusto.
Ormai sono già passati tre anni da quando Gracia si è trasferita in America, ricordo ancora quando a soli quattro anni salì su quell'aereo insieme a Colin e la zia Kate ignara di tutto quello che le stava succedendo e del motivo per cui doveva andare a vivere in un paese così tanto lontano da noi.
Volevo proteggerla da tutto quello che avrebbe dovuto passare con la mamma, sarebbe arrivato il momento in cui ognuna di noi le avrebbe dovuto dirle addio, e sono sicura che in futuro ogni volta che avrebbe chiuso gli occhi avrebbe ricordato quelli sofferenti di sua madre, proprio come succede a me ogni notte, e non potevo permettere tutto questo, doveva ricordarla mentre le preparava la colazione, mentre le pettinava i capelli, e non in un letto di ospedale; era troppo piccola.
Ancora non sa il perché si è allontanata da quella città, avrei voluto dirglielo molte volte, ci ho provato, ma non ci sono mai riuscita.
Adesso ha quasi otto anni, è ancora una bambina ma molto matura per poter capire la situazione in cui ero e per questo penso che sia arrivato il momento di farlo, vorrei tanto dirgli che l'ho fatto per il suo bene, ma non ci riesco, c'è sempre qualcosa che mi frena, forse è la paura di vedere quale sarà la sua reazione, riuscirà ancora a guardarmi negli occhi? Mi perdonerà? A volte penso di diventare scema con tutte queste domande.
Un giorno ci riuscirò, ne sono sicura, dovrò solo aspettare il momento giusto, arriverà da solo, come in ogni circostanza.
<<Quanto mi sei mancata.>> le dissi stringendola a me.
<<E' bello vederti, e adesso che sei qui non ti lascerò più andare via.>>
È una bambina molto matura per i suoi otto anni, forse è dovuto al fatto che la sua vita è stata avvolta solo dalla sofferenza, è sempre riuscita a tirarsi su con tutte le sue forze e soprattutto era in grado di dare la forza di andare avanti anche a me dicendo solo ''va tutto bene, siamo insieme.''
Il suo sorriso era talmente rilassato e sereno che non avevo ricordanza di averla mai vista così dalla morte della mamma e penso che tutto questo sia dovuto a Colin, nostro cugino, che in questo momento ci sta osservando con un grande sorriso sul volto.
<<Colin, che bello vederti!>> le dissi mentre mi allontanai dalla stretta di Gracia per abbracciarlo.
<<Finalmente ti sei accorta che ci sono anche io!>> si lamentò con tono scherzoso.
<<Andiamo verso casa, che la mamma è impaziente di vederti>> continuò Colin ridendo.
Mia zia è una persona stupenda, si è offerta di prendersi cura di me e mia sorella e per questo non riuscirò mai a ringraziarla abbastanza.
Assomiglia molto a mia madre, ha il suo stesso bellissimo sorriso e il suo stesso carattere, dolce e premuroso verso chiunque.
Ricordo ancora quando mia madre accarezzava i miei lunghi capelli castani cantandomi canzoni o raccontandomi storie per farmi addormentare; tutto questo lo faceva a causa della mia paura incontrollata per il buio, pensavo che nell'oscurità ci potesse essere qualche mostro o qualche strano essere che mi potesse fare del male e lei riusciva sempre a rassicurarmi dicendomi ''sono qui tesoro, va tutto bene'', proprio come faceva la zia Kate quando veniva a casa nostra mentre la mamma stava male.
Tornai alla realtà e notai che eravamo arrivati, così mi affrettai a prendere le valigie nel retro dell'auto per recarmi il più veloce possibile dalla zia Kate, che, anche se ci eravamo sentite ogni giorno per Gracia, non la vedevo da troppo tempo e devo dire la verità, mi è mancata davvero tanto.
Entrammo e sentì subito un odore talmente buono che ormai aveva preso il sopravvento su tutta la casa facendomi venire l'acquolina in bocca.
Sentì dei passi provenire dalla cucina, e dopo pochi secondi uscì la zia con il suo bellissimo sorriso sul volto.
<<Ben tornata Alicia, è sempre bello vederti!>> disse la zia dolcemente venendo verso di me con le braccia aperte per abbracciarmi.
Dopo un lungo abbraccio ci dirigemmo verso la cucina per sistemarci ai nostri posti per assaggiare le prelibatezze che aveva cucinato per noi.
<<Com'è andato il viaggio tesoro?>> chiese la zia.
<<Molto bene, ho dormito tutto il tragitto >> risposi sorridendo.
<<E' bellissima questa città, qua vicino ci sono molti intrattenimenti e soprattutto la scuola è talmente vicina che non abbiamo nemmeno bisogno di prendere il bus come facevamo a Barcellona.>> spiegò la piccola Gracia cambiando discorso.
<<Ti troverai bene, ne sono sicuro>> mi rassicurò Colin.
<<Io e Colin volevamo farti una proposta, avevamo pensato di iscriverti all'ultimo anno di liceo>> disse la zia Kate.
<<Si, sarà divertente, e dato che seguiremo anche alcune lezioni insieme questo anno riuscirò a passare ogni esame>> esclamò Colin ridendo.
Questa notizia mi lasciò senza parole, non avrei mai pensato che si offrissero di farmi continuare gli studi, l'idea mi piaceva molto, avere la possibilità di conoscere nuove persone e soprattutto di frequentare i corsi insieme a Colin mi rendeva felice.
Colin è un ragazzo molto dolce, ha due anni in più di me, ma dato che la scuola non è mai stata il suo forte è rimasto ancora al secondo anno.
Lui, il ragazzo dagli occhi castano scuro, ha sempre avuto un comportamento arrogante e strafottente con le altre persone e soprattutto con le ragazze ma è sempre stato vicino a me e a mia sorella, ogni giorno.
Quando la solita routine si ripeteva, mi chiamava sempre per sapere ogni dettaglio della giornata e la maggior parte delle volte per tranquillizzarmi.
È sempre stato di grandissimo aiuto per me e per Gracia, e adesso che avevo la possibilità di stare con lui ogni giorno, mi faceva sentire tranquilla, rilassata, perché dato che la mia vita non è mai stata poi così tanto facile, ero sicura che per qualsiasi difficoltà potevo contare su di lui.
<<Sarebbe bellissimo poter frequentare la scuola, ma datemi la possibilità di poter fare qualche lavoretto nell'estate per contribuire alle spese.>>
La zia rimase stupita da questa mia proposta, ma con un sorriso mi rispose; <<Va bene, penso che anche per Colin potrebbe essere un'idea magnifica.>>
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Always || #Wattys2016
Teen Fiction[Non ti prometto che sarà semplice, ma sono qui se vuoi rischiare] Alicia Torres, 18 anni, con un passato difficile alle spalle, decide di raggiungere la sorella e suo cugino a Miami per riuscire a lasciarsi alle spalle tutto quel dolore che racchi...